Ricordi

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Flashback (2 settembre 2016).

Sono sola a casa ed il telefono non smette di squillare. Mi alzo e rispondo non sapendo che dopo quella chiamata il mio mondo si sarebbe sgretolato in mille pezzi.

"Casa Lamberti?"

"Si, chi parla?"

"Sono Alessandro."

"Alessandro come mai mi hai chiamato?"

"Devi venire qui, subito!"

"Qui? Dove?"

"Ai piedi delle cascate delle Marmore. È urgente! Cerca di arrivare il prima possibile."

Mio cugino Alessandro non mi chiama mai a causa del suo lavoro. Fa il medico a tempo pieno....quindi presumo sia una vera emergenza. Dopo un quarto d'ora mi trovo qui, ai piedi della cascata. Alessandro corre verso di me con il camice imbrattato di sangue e le lacrime agli occhi.

"Karen mi dispiace."

"Alessandro non mi far spaventare. Cos'è successo? Come mai sei ricoperto di sangue?"

"Tuo padre....tuo padre...."

"Mio padre?"

China la testa e la scuote. In questo momento capisco il problema. Corro verso i piedi della cascata e noto mio padre ricoperto di sangue. Il suo corpo è ormai esanime e non riesco a trattenere l'urlo di dolore. Cado di ginocchia a terra, lo abbraccio, sperando di incontrare di nuovo i suoi occhi verdi. Lascio fluire tutto il dolore che dilania il mio animo mentre il mio corpo è scosso dai mille spasmi. Allontano chiunque mi si avvicini, stringendo al petto ancora più mio padre. Mi dondolo sulle ginocchia mentre la linfa vitale scarlatta dell'uomo che mi ha cresciuta mi sporca i vestiti candidi e profumati. Sembra che il mondo si sia fermato, pare abbia smesso di ruotare ed emettere anche il minimo suono percettibile. La natura è in completo silezio, comprendendo forse il dolore lancinante che provo in questo istante. Alla fine i medici mi iniettano un tranquillante e cado in un sonno profondo.

Fine flashback

Patto di Sangue---Segreti rivelati (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora