CAPITOLO 10: EMERGENZA IN SALA OPERATORIA!

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??1: Per favore, ditemi che sta bene.

??2: Vi mentirei solamente signorina... purtroppo la situazione non è delle migliori.

??3: Ciò non implica che dovete stare con le mani in mano! È in fin di vita ed è vostro dovere fare qualcosa!

??2: Non perdete la calma signori: lo abbiamo operato ed ora lo teniamo sotto stretta sorveglianza. Non possiamo fare nulla di più... ora resta solo a lui lottare...

??1: Non posso perderlo, vi scongiuro, riportatelo da me... riportatemelo...

??2: Signorina, n-...

??1: RIPORTATE INDIETRO IL MIO MIKE!

L'urlo della misteriosa voce femminile fu talmente forte da far risvegliare di scatto il piccolo Schmidt, affannato ed in un bagno di sudore. Come se non bastasse sentiva anche un fastidioso ronzio nella testa e la scosse leggermente, come per scacciarlo via, per poi passarsi una mano sulla fronte e cercare di riprendersi... non sapeva per quante ore avesse dormito, ma si sentiva abbastanza stordito e non riusciva ancora a mettere insieme i suoi pensieri, quando improvvisamente essi si focalizzarono su un'unica cosa.

Mike:... di chi diamine erano quelle voci?

Pensò mentre aveva richiuso gli occhi, come per tentare di rivivere quella situazione a dir poco strana.

Mike: Allora... erano tre individui, precisamente due uomini ed una donna... stavavano discutendo di qualcosa, poi lei ha urlato...

Mike era sicuro di conoscere quelle voci e di averle già sentite, ma non riusciva ad identificare correttamente a chi appartenevano, ormai sentiva la sua memoria così piena di buchi che poteva paragonarla ad una fetta di formaggio.
Il bambino tirò un leggero sospiro e decise di non pensarci troppo, ricordando a sè stesso che se voleva risposte doveva solo proseguire o sarebbe diventato matto a furia di teorie, così riaprì gli occhi ormai svegliatosi del tutto, ben presto si rese conto che c'era ben altro di cui preoccuparsi al momento!
Capì innanzitutto di non essere più sdraiato sul letto, bensì seduto di fronte ad una scrivania con sopra un ventilatore in funzione, alcune scartoffie accartocciate ed una bibita rovesciata. Mike guardò oltre la scrivania, davanti ai suoi occhi si presentava imponente un grosso e buio corridoio, il bambino iniziò allora a guardarsi intorno notando due condutture aperte mentre, sui muri, erano stati appesi alcuni disegni e vari poster, ognuno rappresentava le mascotte di Freddy's Pizza.
Mike ebbe un tuffo al cuore nel vedere tutto ciò, avendo ormai capito in che luogo si trovava: l'ufficio della pizzeria ristrutturata nel 1999!

Mike: No! Ora anche quì?

Si domandò nervoso, aveva dimenticato le sfide post-notte organizzate da Nightmare. Mike osservò ancora una volta l'ufficio e si portò le mani al viso, accorgendosi solo in quel momento di essere tornato ad avere vent'anni, la situazione iniziava ad inquietarlo.

Mike: Come ci riesce? È tutto così fottutamente uguale a quel periodo.
Sa perfino che vestiti indossavo. È come se quel demone mi conoscesse da molto, che mi abbia seguito per tutta la vita... o qualcosa del genere!

Concluse incredulo fra sè e sè mentre un brivido gli percorse la schiena, fino ad ora nessun animatronico gli aveva causato tutti quei grattacapi ed era convinto di aver toccato il fondo con Springtrap, ma Nightmare aveva completamente smentito questa sua convinzione. Volendo o no però, il ragazzo ora doveva arrivare in fondo a questa faccenda, quindi prese un bel respiro e si preparò ad affrontare qualsiasi cosa il demone avesse in serbo per lui. Decise allora di dare un'occhiata nei dintorni, in seguito fece per alzarsi ma avvertì un peso sulla spalla, si voltò e vide che una ragazza familiare era lì appisolata di fianco a lui.

FNaF 4 - INCUBO A MEZZANOTTEWo Geschichten leben. Entdecke jetzt