CAPITOLO 6: C'È QUALCOSA NELL'ARMADIO...

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Il corridoio cadde nella più completa oscurità facendo subentrare un silenzio tale che Mike poteva quasi sentire il battito del suo cuore, accelerato dall'ansia e dalla paura di ciò che sarebbe successo se avesse perso a quel pazzo gioco, se lo si poteva ancora definire tale.
Il bambino provò ad aguzzare lo sguardo cercando di intravedere qualcosa nell'oscurità, ma l'unica cosa visibile era una finestrella alla fine del corridoio dalla quale filtravano deboli fasci di luce lunare, incapaci però di illuminare oltre il vetro come se fossero impossibilitati nel penetrare l'oscurità della stanza. Mike sospirò e non tentò sforzi inutili, capì che l'unico modo per vederci qualcosa era quello di utilizzare la sua torcia, così deglutì e un po' tremante la puntò davanti a sè illuminando la zona, facendo così un resoconto della situazione: Plushtrap era in fondo al corridoio e seduto sulla sediolina bianca, era completamente inanimato, ma quei occhi rossi facevano intuire che invece quel pupazzetto era più vivo che mai.
Il bambino notò però qualcosa di strano sull'impugnatura della torcia, ovvero una sorta di display che segnava una percentuale di batteria rimanente: 80%!
Essa scendeva abbastanza velocemente e Mike non ne capiva il motivo, quando sentì una risatina ed alzò lo sguardo verso il Plushtrap, il quale lo stava fissando compiaciuto.

Plushtrap: Sì lo so... ma capirai che non puoi fare il furbetto con me!

Esordì esibendo i suoi denti, ed in effetti non aveva torto: Mike avrebbe potuto tenere la torcia accesa per tutta la durata del gioco e farla franca, ma a quanto pare il pupazzetto aveva pensato proprio a tutto. Il piccolo Shmidt si limitò a spegnere all'istante la luce, era troppo preso dall'ansia per rispondergli.

Mike: Ok schifoso, levami pure la vista, ma posso ancora sentirti...

Pensò tra sè e sè, ormai iniziava a capire che per poter sopravvivere in quel mondo doveva contare in particolar modo sulle sue orecchie data l'onnipresente oscurità.
Mike si fece coraggio prendendo un bel respiro e rimase in ascolto, il tempo scorreva lentamente ed era tornato un silenzio di tomba, uno di quelli da metterti in paranoia poichè tutto è fin troppo tranquillo.
Il bambino era in attesa del minimo rumore e pronto ad accendere la sua torcia per bloccare il suo avversario, ma quel silenzio assordante continuava, come se Plushtrap stesse aspettando una minima distrazione per agire... e tutto ciò divorava dento Mike. Improvvisamente sentì un debole cigolio provenire dalla sedia e infine dei passi, molto veloci, accese immediatamente la torcia e per un millisecondo vide il pupazzetto correre nella stanza di Ugo, sparendo dal suo campo visivo.
La tensione saliva di minuto in minuto, il bambino spense il fascio di luce e tornò in ascolto, da come aveva potuto notare i rumori che emetteva il piccolo animatronic erano veramente difficili da udire, non doveva distrarsi in nessun modo se voleva vincere.
Passarono una manciata di secondi, ci furono nuovamente dei piccoli passi, stavolta lenti e al contempo sempre più vicini: la tentazione di accendere la torcia era alta. Mike stava per premere l'interruttore ma si trattenne, aveva capito che quello di spostarsi lentamente era un trucco per incitarlo a sprecare batteria. Il piccolo rimase in guardia e soprattutto in ascolto, ma in men che non si dica i passi del pupazzo meccanico si fecero nuovamente più veloci e Shmidt, sorpreso ed impanicato, accese la torcia: Plushtrap era seduto in mezzo al corridoio... a pochi centimetri dalla X bianca!

Mike: Su... un ultimo sforzo...

Pensò ansioso mentre un po' titubante spense ancora una volta la sua unica fonte di luce, arrivata veramente vicina al limite della sua batteria. Oscurità e silenzio tornarono a regnare nel corridoio, Mike cercava di captare ogni singolo suono e movimento dato che il Plushtrap era veramente a pochi passi da lui, ma non accadde nulla, facendo tornare quel silenzio angosciante: il coniglietto meccanico stava giocando al gatto e il topo con la sua preda. Finalmente si udirono dei passi e Mike si preparerò a riaccendere la torcia, ma ormai la poca batteria rimasta gli permetteva un'ultimo utilizzo, quindi doveva essere preciso, non farsi prendere dal panico e azzardare.

FNaF 4 - INCUBO A MEZZANOTTEWhere stories live. Discover now