CAPITOLO 3: LORO SONO QUÌ...

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Mike non aveva ben compreso cosa intendesse Fredbear con quelle parole, rimanendo con molti più dubbi di quanto ne avesse prima. Decise quindi di dormirci su in modo che, il mattino seguente, avrebbe potuto iniziare ad indagare meglio su quella strana situazione: dopo essere stato morso a morte dallo Springtrap, si era ritrovato improvvisamente in questo suo passato, ben diverso da quello che lui ricordava, con William come padre premuroso e Ugo come fratello bullo;
Arrivato a questo punto non si sarebbe di certo stupito se avesse scoperto che il Phone Guy fosse stato suo zio, o altre assurdità.
Il piccolo Mike dormiva tranquillamente da circa un'ora e in casa regnava un gran silenzio, il quale veniva ogni tanto interrotto dal passaggio di una motocicletta sulle strade notturne oppure dall'insistente latrare di alcuni cani randagi che passavano per di lì, alla ricerca di un riparo dal freddo invernale, ma a parte ciò l'atmosfera era piuttosto calma.
I ticchettii del vecchio orologio a pendolo si diffondevano nell'abitazione segnando così il lento passare del tempo, di ogni ora, di ogni minuto, di ogni secondo...

Scoccò la mezzanotte in punto e l'orologio a pendolo iniziò ad emettere i classici dodici rintocchi, i quali divennero sempre più forti propagandosi per la casa, fino a far svegliare di soprassalto il piccolo Schmidt.

Mike: Dannato aggeggio...

Mentre l'orologio a pendolo terminava i rintocchi, Mike si strofinò gli occhi asssonnato e alzò un attimo lo sguardo scrutando intorno a sé: la stanza era completamente buia e non si vedeva praticamente nulla; Sorprendemente ciò gli causò del timore, eppure prima d'ora il buio non gli aveva mai fatto questo effetto, nemmeno quando era di guardia al Freddy's Pizza.
Il piccolo rivolse lo sguardo verso destra e, andando a tentoni nel buio, afferrò la torcia che aveva posato sul comodino, la accese e illuminò parte della stanza trovando conforto in quel debole fascio di luce.
Mike ipotizzò che, molto probabilmente, il fatto di essere tornato bambino implicava anche un ritorno delle classiche paure di quell'età, come quella del buio appunto. Schmidt sbadigliò e per tranquillizzarsi diede una rapida occhiata alla stanza con la torcia, ma ottenne solo l'effetto contrario dato che vide alcuni strani cambiamenti. Notò innanzitutto che i suoi pupazzi erano misteriosamente scomparsi dall'angolo della stanza, fatta eccezione di quello di Freddy che era ancora lì sul letto con lui.
Mike si grattò la testa pensieroso e continuò a guardarsi intorno, notando che le due porte non era più chiuse a chiave, bensì semi-aperte. Il piccolo si alzò dal letto e si avvicinò ad una di esse per chiuderla, ipotizzando che William fosse venuto a controllarlo e quindi fosse stato lui ad aprirle, per poi prendere i pupazzi e metterli a posto, probabilmente nell'armadio. Il piccolo però dovette presto negare la sua teoria quando, una volta arrivato alla porta sinistra, vide che essa era priva della serratura e infatti, se Mike provava a chiuderla, essa tornava a semi-aprirsi dopo un po' se non la si manteneva per il pomello. Mike cercò di non andare nel panico, forse quelle porte erano sempre state così e non se ne era accorto, e prima Ugo anzichè chiuderle a chiave probabilmente le aveva bloccate barricandole con sedie o altro. Convintosi che fosse tutto a posto, il bambino tornò sul proprio letto e si mise sotto le coperte esausto, istintivamente gli venne da stringere a se il pupazzetto di Fazbear e si riaddormentò quasi subito. Tornò così a regnare il silenzio, l'orologio a pendolo continuava a ticchettare e Mike dormiva profondamente;
La situazione rimase questa per un po', quando improvvisamente un nuovo rumore interruppe il silenzio che si era appena creato, ma stavolta non era il pendolo, bensì un qualcosa di molto simile a dei passi. Il rumore si fece più forte e Mike si svegliò nuovamente, chiedendosi cosa stesse accadendo. Riprese la torcia e la puntò al centro della stanza per farsi luce, successivamente rimase in silenzio e ascoltò per bene. Purtroppo per lui il rumore era reale e i passi sembravano provenire dal fondo del corridoio sinistro. Il bambino cercò di tranquillizzarsi, probabilmente si trattava di William che magari si era svegliato per andare al bagno. Il rumore però non era ancora cessato, allora il piccolo si alzò dal letto e decise di controllare di persona in modo da levarsi ogni dubbio. Così si diresse alla porta sinistra spalancandola e si affacciò verso il corridoio, il quale era totalmente buio e non si vedeva un palmo dal naso. Puntò allora la torcia verso di esso illuminandolo, da come poteva vedere era tutto in ordine: c'erano solamente un comodino in legno con una lampada da notte, le foto viste in precedenza e si poteva intravedere in lontananza l'orologio a pendolo, nascosto in parte dalla penombra. Mike tirò un sospiro di sollievo e spense la torcia, socchiudendo poi la porta.

FNaF 4 - INCUBO A MEZZANOTTEWhere stories live. Discover now