Gabbia di matti

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Le riconobbi immediatamente come le due proprietà di Ticci Toby e trovai quest'ultimo lì vicino a battere le mani ed esultare.
Una delle due ragazze aveva in mano un cacciavite, mentre l'altra un piccolo martello e non facevano altro che picchiarsi e cercare di colpire l'altra col proprio oggetto. Quella con in mano il martello aveva diversi buchi sul corpo ed anche uno sulla guancia, mentre quella col cacciative sembrava essersi beccata una o due martellate sulla testa ed anche una sull'indice sinistro, dato che risultava orribilmente spezzato.
Io ero dannatamente confusa e non stavo apprezzando lo spettacolo, ma notai che passare dall'altro lato era impossibile visto le due che si azzuffano come cani rabbiosi e l'enorme quantità di gente. C'era solo il rischio di restare bloccati e finire coinvolti.
<<Che succede?>> domandai, notando Hoodie alla mia sinistra.
<<Toby si annoiava e ha deciso di far battere le sue proprietà, promettendo di premiare la sopravvissuta e di uccidere entrambe in caso di rifiuto>> spiegò lui.
<<Ma è orribile>> commentai, notando però tuttavia diverse facce divertite tra la folla.
Jeff era in prima fila di fronte a me e sembrava uno dei più entusiasti. Pregai dentro di me che non gli saltasse alla testa di prendere spunto e fare la stessa cosa con Annie e Mia.
Qualcuno, come Hoodie, Masky, Homidal Liu e Ben Drowned, fissavano la scena annoiati mentre tutti gli altri sembravano molto presi dalla cosa e li sentivo scommettere sulla vincitrice. Altri addirittura stavano obbligando le proprie proprietà a guardare, schiaffeggiandole ogniqualvolta osassero abbassare lo sguardo o chiudere gli occhi. Ringraziai di non vedere Mia ed Annie là in mezzo e solo a quel punto portai lo sguardo su Eyeless Jack alla mia destra, trovandolo estremamente rigido.
Immaginavo già la sua faccia disgustata sotto la maschera blu.
<<Non puoi fare qualcosa per fermarle?>> domandai speranzosa.
<<No Grace, non posso fare nulla. Toby è un tipo pericoloso e potrebbe vendicarsi su di te>> mi spiegò lui.
Guardai di nuovo le due ragazze darsele di santa ragione e supplicai Jack con lo sguardo di portarmi via da lì. Lui sembrò intendere e afferrò di nuovo il mio polso, pronto a portarmi via, ma proprio in quel momento una delle due ragazze urlò e notai il suo bulbo oculare schizzare via dalla sua sede e rotolare fino ai miei piedi, portato via dal cacciavite dell'altra.
Cacciai un urlo e mi allontanai, strappando qualche risatina alle persone attorno a me. Sentii Jack stringere più forte il mio polso alla vista dell'occhio e lo guardai preoccupata, capendo che la cosa lo avesse appena riportato al ricordo del suo sacrificio.
La povera ragazza urlava disperata e si riparava la cavità vuota con una mano mentre il sangue usciva a fiotti e l'altra la guardava tremando, realizzando di aver appena fatto una cosa orribile.
<<Non stare lì impalata, uccidila>> le ordinò Toby, indicando la sua proprietà che si rotolava a terra agonizzante. La ragazza col cacciative arretrò di un passo e scosse la testa.
<<Non ce la faccio, non ce la faccio>> disse lei di rimando, scoppiando a piangere.
<<Fallo o ti farò rimpiangere di essere nata>>.
La giovane con le mani tremanti si avvicinò all'altra e le piantò il suo cacciavite in gola, facendo sgorgare il sangue a fiumi dalla cavità appena formata.
Il pubblico si lasciò scappare un'ovazione ed io cercai rifugio sul petto di Jack, scoppiando a piangere a quella vista. Lui mi strinse a sé e soffocò i miei singhiozzi contro il suo petto, mentre mi accarezzava la testa.
Alle mie orecchie arrivava l'orrendo suono della ragazza che affogava nel suo stesso sangue e le parole dell'altra che urlava: <<Non volevo, giuro che non volevo>> come un disco rotto.
Ticci Toby incitò la folla ad esultare di più e tutti lo assecondarono.
Voltai la testa solo per vederlo andare verso la vincitrice con un inquietante sorriso sulla faccia.
<<Vuoi sapere quale sarà il tuo premio, schiava?>> domandò lui, leccandosi le labbra in modo perverso.
La ragazza arretrò per niente convinta da quella domanda e il suo padrone sorrise ancora di più.
<<Il tuo premio sarà quello di essere torturata fino alla morte dal famoso Ticci Toby, non sei contenta?>>. Lei urlò e provò a scappare, ma lui fu più lesto e l'afferrò per i capelli iniziandola a trascinare lungo tutto il corridoio.
Le persone si fecero da parte per farli passare, dandomi la visuale di lui che la portava in quel modo fin dentro la loro stanza. Mentre la poveretta urlava a scalciava.
La folla iniziò a dispendersi felice dello spettacolo e qualcuno calciò di passaggio anche la testa della ragazza riversa a terra, beffeggiandola.
<<Jack, noi dobbiamo fare qualcosa...>> dissi, stringendomi ancora più forte a lui ed ignorando gli sguardi insistenti delle persone rimaste. In particolar modo quello di Jeff, che mi fissava con la testa leggermente inclinata di lato ed i suoi occhi pieni di lussuria.
<<Sai che non possiamo, al massimo potremmo seppellire questa poveretta ed evitare di lasciarla qui fino a domani per il divertimento degli abitanti della casa>> mi propose lui.
Annuii con la testa e corsi a prendere un lenzuolo in cui avvolgere la ragazza, avendo ben cura di dare una spallata a Jeff nel mentre. Arrivai in prossimità della camera proprio mentre in quella vicino partirono le prime urla della ragazza in balia di Ticci Toby.
<<No! Ti prego, le unghie no. Farò tutto quello che vorrai, ti supplico>> urlò lei.
<<E invece te le strapperò tutte una ad una e sarà solo l'inizio>> rispose lui, facendomi venire i brividi.
La ragazza pochi secondi dopo si lasciò scappare un urlo agghiacciante, lasciando intendere che il ragazzo avesse iniziato col strappare via la prima unghia.
Lasciai cadere il lenzuolo a terra e mandai al diavolo le parole di Jack, apprestandomi a piombare lì dentro per fermare quella follia.
Sull'uscio della porta trovai però il ragazzo in maschera pronto a bloccare le mie intenzioni.
<<Lasciami passare, Jack. Dico sul serio>> gli dissi disperata, cercando di superarlo.
Nel frattempo un secondo grido fu lanciato in corrispondenza della seconda unghia tolta.
Lui però mi bloccò e nascose la sua testa tra la mia spalla ed il mio collo.
<<Non possiamo fare nulla, sono le regole. Per un affronto del genere lui potrebbe anche ottenere il diritto di ucciderti, ci sono ancora tante cose che non sai su questa casa e le sue norme.>>
<<Jackie, tutto questo è orribile ed io non ce la faccio a stare qui>> sussurrai, scoppiando a piangere al suono della ragazza che supplicava pietà.
<<Allora prendi quel lenzuolo, prendiamo la ragazza in corridoio e andiamo via di qui.  Torneremo tra qualche ora>> mi propose lui.
Con le gambe tremanti feci quanto mi era stato detto e seguii il ragazzo fuori in corridoio, tappandomi le orecchie all'ennesimo strillo della ragazza in balia delle torture di Ticci Toby.
Jack mi aiutò ad avvolgere velocemente la ragazza nel lenzuolo ed inaspettatamente anche Hoodie e Masky ci aiutarono a portarla di sotto, congedandoci una volta all'esterno dell'enorme casa.
Recuperammo due pale e trascinammo la ragazza morta fino ad un angolino un po' isolato sotto un bellissimo albero carico di colori autunnali.
Scavare nella terra mi fece dimenticare per un po' le cose orribili che avevo appena visto ed impiegammo più di due ore e mezza per scavare una bella buca, ricoprirla con la ragazza dentro e decorarla un po' con alcuni sassi trovati nei dintorni e qualche mazzo di fiori.
Jack fu paziente ed assecondò tutte le mie idee, aiutandomi fino all'ultimo secondo senza protestare e senza sbuffare neanche una volta.
Mi piaceva vedere il suo viso concentrato mentre lavorava e mi piaceva sfiorare accidentalmente le sue dita con le mie mentre sistemavamo i fiori.
Iniziavo a prendere coscienza dei miei sentimenti per lui e mi veniva sempre più difficile rinnegarli. Questo non perché mi vergognassi di provare qualcosa per lui, ma semplicemente perché non desideravo essere coinvolta più di così.
Mi sollevai solo dopo aver sistemato tutto e mi spolverai i jeans fissando ammirata il risultato.
Mi sentivo la faccia accaldata e le unghie piene di terra, ma non me ne curai più di tanto.
<<Grazie Jackie. Per avermi aiutato, intendo>> dissi al ragazzo, guardandolo piena di riconoscenza.
Il suo viso divenne più rilassato ed io potei apprezzare meglio quei suoi lineamenti così mascolini. Non avevo mai trovato il suo aspetto ripugnante ed anzi... lo apprezzavo ogni volta di più.
<<Te la senti di tornare dentro adesso?>> mi domandò lui, porgendomi la mano.
<<Va bene>> dissi io titubante, accettando di allungare la mia verso la sua.
Non impazzivo all'idea di tornare dentro, per paura di ciò che avrei potuto trovarci, ma mi lasciai guidare dal ragazzo e prima di rendermene conto eravamo già su per le scale.
Raggiunto l'ultimo gradito notai già una sagoma abbandonata a ridosso del muro adiacente la porta di Ticci Toby ed esitai per un momento.
<<Non guardare>> mi consigliò Jack ed io ascoltai le sue parole, chiudendo gli occhi e lasciando che fosse lui a guidarmi lungo il corridoio. Quando, però, lui si fermò non resistetti alla tentazione e guardai, mai errore fu peggiore.
La ragazza, o almeno quello che restava di lei, era adagiata completamente nuda lì contro la parete. Le orbite erano vuote e la bocca spalancata mostrava che tutti i denti erano stati cavati e la lingua rimossa.
I seni erano stati asportati, tutte le unghie erano state cavate e i capelli tagliati completamente.
Anche l'addome era dilaniato e diversi organi facevano capolineo dallo squarcio, tra cui il lungo intestino messo a mo' di collana attorno al collo della ragazza.
Aprii la bocca per urlare, ma nessun suono lasciò la mia gola e lasciai che Jack mi portasse nella stanza.
<<È orribile, Jack. Quello che ha fatto a quella ragazza...>> sussurrai io con un filo di voce. Lui non rispose ed io mi apprestai a buttarmi sul mio divanetto lasciando libero sfogo alle lacrime. Jack continuò a restare in silenzio, ma percepii la superficie abbassarsi sotto al peso del suo corpo e una sua mano sulla mia schiena.
Non servivano parole in quel momento, mi bastava solo sentire la sua presenza e lui doveva averlo capito.
Piansi per diversi minuti e quando i singhiozzi si placarono riuscii finalmente a parlare.
<<Grazie>> dissi.
<<Per cosa?>> domandò Jack.
<<Per essere diverso da tutti loro>> commentai, asciugandomi gli occhi con un gesto secco.
<<Sono io a dover ringraziare te.>>
<<Credo di non capire.>>
<<Ti sto ringraziando per aver accettato il demone che vive in me senza mai inorridire e per essere stata la prima persona da che ricordo a guardarmi con ammirazione>> mi spiegò lui.
Il mio cuore iniziò a battere come un tamburo e riuscii a sorridere un po', dimenticando per qualche istante l'orribile scena vista in corridoio.
Mi asciugai di nuovo gli occhi con la manica della felpa e guardai Jack davanti a me con i suoi capelli castani che coprivano leggermente le orbite vuote, fatta eccezione del liquido nero pece, e le labbra leggermente dischiuse. Sentii dentro di me la voglia bruciante di baciarlo, crescere secondo dopo secondo come un fiume inarrestabile, ma il fischiettare di Toby nella stanza affianco mandò in fumo l'atmosfera.
<<Occhialuto sadico>> commentai io, stringendo leggermente i pugni.
<<Lui fa sempre così, si stufa facilmente delle sue proprietà ed inventa sempre nuovi metodi innovativi per sbarazzarsi di loro al momento che ritiene più opportuno. Solo nell'ultimo anno deve aver avuto qualcosa come quaranta o forse cinquanta ragazze diverse>> spiegò lui.
Cercai di trattenere il disgusto, al solo scopo di porgere la domanda successiva: <<Jeff invece?>>
<<Lui è un abitudinario e tiene sempre due ragazze con sé. Uccide solo se tentano la fuga e visti i suoi metodi succede spesso, ma tranquilla...ho messo al corrente sia Mia che Annie della situazione. A volte però ha anche barattato le sue proprietà, perché finisce spesso con l'interessarsi a quelle di altri ed arriva a barattare le sue per ottenere quella che vuole, generalmente con Ticci Toby>> mi spiegò.
Sgranai gli occhi a quella nuova notizia e lui sembrò notare il mio shock.
<<Non temere, non c'è il rischio che le dia a lui, visto che da mesi è talmente fissato con te da snobbare tutte le ragazze altrui. Al massimo potrebbe chiedere a me, ma sa che otterebbe solo un pugno in faccia.>>
La cosa mi sollevò enormemente, ma mi inquietava comunque l'eccessivo interesse di Jeff the Killer nei miei riguardi.
<<Quindi è già successo che importunasse così le altre?>> domandai.
<<Sì, ma non allarmati se ti dico che questa volta lo vedo davvero diverso. In genere si stufa dopo una settimana o due se non ottiene ciò che vuole, ma adesso va avanti da quasi due mesi. Credo abbia preso la questione come una faccenda personale e non penso si arrenderà facilmente>> mi spiegò lui <<ma non preoccuparti, non gli permetterò mai e poi mai di averti.>>
Sorrisi riconoscente a quella sua ultima frase e lui sembrò notare il mio gradimento.
<<Prendimi per possessivo, prendimi per pazzo, prendimi per ciò che vuoi... ma tu sei mia e morirei se ti vedessi nelle mani di un altro>> sussurrò lui, con quel tono di voce basso che a me piaceva tanto.
Lo abbracciai di slancio e presi ad accarezzare i suoi capelli castani alla base della nuca, fino ad addormentarci.

TADAN
Ciao personcine!
Questo è il mio regalo per il vostro 2018 :)
Adesso torno a guardare "L'anno che verrà" :3
Yolo!

Possession || Eyeless Jack & Jeff the KillerWhere stories live. Discover now