Il dolore nei suoi occhi

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Jack rincasò tre ore dopo e si lasciò scappare un verso sorpreso notando la sua stanza perfettamente rassettata.
Non volevo farlo infuriare e per tale mi ero impegnata parecchio.
Ero rimasta sorpresa dalla numerosa collezione di videogiochi e cd che il ragazzo possedeva e mi ero prodigata per metterli in ordine alfabetico. Tutti i suoi vestiti sporchi, identici per colore e taglio a quelli che indossava anche in quel momento, li avevo convogliati nella cesta apposita, aspettando il suo permesso e indicazioni per lavarli. Avevo anche spolverato tutto con l'ausilio di una vecchia pezza trovata in giro.
Lasciai il tempo al ragazzo per guardarsi intorno. Senza spiccare parola.
<<Non male>> disse lui. Non potevo vedere il suo viso, ma dalla direzione della sua testa diedi per scontato che stesse guardando me in quel momento.
Lo fissai di rimando, imbarazzata, e lui sembrò notare la mia intenzione di chiedergli qualcosa. Mi fece cenno con la testa di parlare ed io giocherellai nervosamente con uno degli anelli che portavo alle dita, cercando di dissimulare il mio nervosismo.
<<Dovrei andare in bagno>> dissi, puntando lo sguardo sul pavimento.
<<Per favore>> mi affrettai ad aggiungere, subito dopo.
Lui si lasciò scappare un sospiro rassegnato prima di farmi cenno con la mano di seguirlo. Mi alzai dal divanetto con la vescica che scoppiava e mi lasciai guidare fino all'unica porta senza nessuna scritta sopra.
<<Questo è il bagno di questo piano, non starci troppo. Qua la gente non è molto paziente>> mi spiegò, aprendo la porta leggermente socchiusa.
Per un secondo mi sfiorò la terribile idea che mi avrebbe seguita fin dentro al bagno, ma lui si limitò ad appoggiarsi con le spalle al muro. Tirai un sospiro di sollievo ed entrai, chiudendomi accuratamente la porta alle spalle. Il bagno era abbastanza pulito e sospettai l'intervento di qualche proprietà di qualcuno. Mi stupii anche di trovare acqua corrente in un posto come quello, ma non indagai ulteriormente.
Feci quello che dovevo fare e mi lavai le mani, lasciando il bagno due minuti più tardi.
Trovai Jack lì fuori ad aspettarmi e mi fece cenno di tornare in stanza. Mi voltai decisa a fare come mi era stato detto ma due passi dopo mi paralizzai, notando una piccola figura con i capelli biondi a caschetto lasciare una stanza sulla destra. Un suono strozzato lasciò le mie labbra, seguito dal nome della mia migliore amica.
La ragazza alzò la testa, mostrandomi il suo viso devastato dalle botte.
Il suo occhio sinistro era rovinato da un brutto livido violaceo che tendeva verso il nero e il suo labbro era spaccato. Senza contare i suoi vestiti strappati in più punti ed il resto del corpo pieno di graffi e lividi.
Il suo collo era pieno di cose simili a succhiotti e diedi per scontato che qualcuno avesse abusato di lei, forse più e più volte.
Gli occhi spaventati della ragazza si riempirono di lacrime e senza nemmeno considerare Jack alle mie spalle mi avvicinai a lei, accogliendo il suo gracile corpo tremante tra le mie braccia.
Mia si aggrappò disperatamente a me scoppiando a piangere a singhiozzi.
<<Cosa ci fai tu qui? Non dovevi venire a cercarmi. Stupida, stupida, stupida>> mi sussurrò lei con voce rotta, affondando il viso tra i miei lunghi capelli del suo stesso colore dorato.
La guardai piangere sulla mia spalla, piena di sorpresa. Ringraziando il cielo che fosse ancora viva.
<<Con chi sei? Chi ti ha presa?>> domandò lei allarmata. Indicai Jack alle mie spalle, fermo con le mani in tasca, e notai il sollievo riempire i suoi occhi.
<<Oh, Jack quindi... hai avuto molta più fortuna di altri. Di sicuro molta più di me.>>
<<Perché? Con chi sei tu?>> le chiesi di rimando, con una brutta sensazione che si faceva largo nel mio petto.
<<Lui non è come me lo immaginavo, è diecimila volta peggio. Lui è il peggiore qui dentro, forse solo l'altro Jack, Laughing, raggiunge i suoi livelli di crudeltà>> confessò lei, allontanandosi di poco dalle mie braccia.
Lessi il terrore più profondo nei suoi occhi e la sola vista mi fece accapponare la pelle. Aveva lo sguardo di chi aveva visto l'inferno con i propri occhi.
<<Lui chi? Dimmelo, Mia>> la esortai.
<<Bocconcino, con chi stai parlando?>> disse una voce, che avevo già sentito, provenire dalla stanza da cui la ragazza era uscita poco prima. Puntai lo sguardo in quella direzione, notando un ragazzo con una familiare felpa bianca uscire dalla stanza con un sorriso strafottente sul viso. Il suo sguardo si illuminò alla mia vista e si avvicinò lentamente, senza staccare gli occhi da me.
Per istinto riparai Mia dietro di me, percependo il suo corpo tremare sulla mia schiena.
<<Che cosa le hai fatto, brutto schifoso che non sei altro?>> gli domandai, incurante delle conseguenze.
Il sorriso del ragazzo, se possibile, si allargò ancora di più e si avvicinò maggiormente al mio viso.
<<Prova ad indovinare, tesoro. Le ho fatto circa lo stesso che desiderei fare a te, più e più volte>> mi bisbigliò, leccandosi le labbra.
Lui a differenza di Jack mi dava il voltastomaco e sentii la rabbia montarmi dentro al pensiero di ciò che aveva osato fare alla mia migliore amica.
Mi venne istintivo provare a mollargli un ceffone, ma lui bloccò la mia mano apparentemente per niente infastidito dal mio tentativo. Sembrava piuttosto divertito.
<<Sei molto divertente, proprio come immaginavo. Tu sei la prima che è riuscita a scappare da me e diciamo che questa cosa non mi è andata poi tanto giù>> mi spiegò, scostandomi i capelli dal collo.
Scrutò attentamente la mia pelle e sgranò leggermente gli occhi, con un palese divertimento negli occhi.
<<Il tuo Jack non ti ha ancora marchiata? Potrei rimediare io, ti starebbe così bene la mia iniziale scavata sul collo>> disse lui, accarezzandomi leggermente il collo. La sua mano su bloccata da qualcuno e non fui sorpresa di trovare Eyeless Jack stagliarsi minaccioso sulla figura di Jeff.
<<Tieni giù quelle luride mani. Lei è mia, non ti è ancora chiaro?>> gli domandò Jack, con una folle rabbia nel timbro della voce.
Jeff schiaffeggiò via la mano di Jack, senza perdere la sua espressione divertita.
<<Tua, dici? Non sei stato nemmeno capace di metterle su il tuo marchio. Cosa c'è occhi cavati, le fai talmente schifo che non ha voluto nemmeno farsi marchiare da te?>> lo beffeggiò Jeff.
<<Non chiamarlo così>> sibilai io, stupita dal mio stesso moto di coraggio. Odiavo Jeff con tutte le mie forze dopo ciò che avevo visto e mi era venuto naturale prendere le difese di Jack, tutto pur di dargli contro.
<<Oh, ma guarda! La tua puttanella ti è già fedele, divertente>> rispose lui, perdendo però quella sua espressione divertita. Sembrava infastidito dalla situazione e forse non accettava il fatto che Jack mi avesse soffiata via dalle sue mani facendogli perdere il giocattolino nuovo.
<<Lei non è la mia puttanella, non toccarla mai più>> rispose lui, mettendosi tra me e Jeff.
Sentivo Mia tremare ancora furiosamente contro la mia schiena e provai una gran pena per lei.
<<Giocattolino, vieni subito qui. Così potrai ben spiegarmi che rapporto c'è tra te e la tanto amata sgualdrina di Jack. Che ne dici? Se farai la brava magari stanotte potrei anche evitare di scoparti a sangue. Mi sembra un patto lecito, no?>>
Mia si aggrappò ancora più forte alla mia maglietta ed io guardai con odio il ragazzo con la felpa bianca dietro a Jack.
<<Brutto->> tentai di dire, ma Jack mi tappò la bocca con la mano per poi farla scivolare fino al mio polso. Mi strattonò leggermente per invitarmi ad andare via da lì ed io lo guardai supplicante.
<<Ma Jack, lei è...>> gli sussurrai, senza riuscire a finire la frase.
<<Lo so, ma non possiamo fare niente. Lei è di Jeff>> mi spiegò lui, facendo scivolare la sua mano dal mio polso alle mie dita.
<<Fa' come dice lui, Grace. Vai con Jack o lui troverà il modo di fare del male anche a te>> mi sussurrò Mia, riferendosi chiaramente a Jeff.
<<Ti porterò via da qui, te lo prometto>> le sussurrai, lasciandomi guidare da Jack e senza mai smettere di guardarla negli occhi finché mi fu possibile.
Il ragazzo chiuse la porta ed io mi lasciai scivolare lungo il muro, nascondendo le ginocchia al petto.
Erano successe troppe cose in quelle giornata, cose che non ero ancora riuscita a metabolizzare del tutto, e la vista di Mia piena di lividi e mal ridotta aveva distrutto quella poca forza di riserva che mi ero tenuta da parte. Scoppiai a piangere senza ritegno, nonostante la presenza del ragazzo nella stanza.
Eyeless Jack mi lasciò i miei spazi e mi lasciò sfogare, dandomi ancora prova delle sue buone intenzioni.
Non mi fidavo ancora del tutto di lui, ma potevo considerarmi al sicuro e la reazione di Mia alla sua vista mi aveva dato la prova definitiva. Probabilmente mi ero beccata la persona migliore della struttura ed ero stata terribilmente fortunata, potevo capitare con gente ben peggiore. Gente come Jeff.
Il solo pensiero della mia migliore amica nelle mani di quello schifoso bastò per farmi montare su una rabbia senza precedenti. Lo odiavo, lo odiavo da morire.
<<Vuoi molto bene a quella ragazza, vero?>> mi domandò Jack, dopo un'ora di silenzio assoluto.
<<Certo che le voglio molto bene. Cosa posso fare per lei?>> domandai.
Sentii la sua figura più vicina a me e non mi allontanai quando si lasciò scivolare al mio fianco.
<<Temo nulla, ma forse già la tua presenza qui potrebbe esserle d'aiuto.>>
Ricordavo abbastanza bene la storia di Eyeless Jack e non potevo fare a meno di provare una gran pena per lui, quello seduto al mio fianco doveva essere il vero lui e sospettavo che il demone saltasse fuori solo al momento di mangiare. Quel ragazzo era solo il frutto della cattiveria altrui e ricordavo altre storie simili tra le creepypasta, solo che la sua mi aveva colpita di più.
Mi ricordavo chiaramente la parte in cui gli strappavano via gli occhi con un cucchiaio, nonostante le sue lacrime e le sue suppliche, ed il mio corpo si riempì di brividi al pensiero di tutta la sofferenza che aveva dovuto sopportare. Mi sentivo malissimo per lui.
<<Mi dispiace>> mi lasciai scappare, senza riuscire a tenere a freno la mia lingua.
<<Per cosa?>> domandò lui confuso.
<<Per quello che ti hanno fatto, non te lo meritavi. Penso che io e te saremmo potuti andare d'accordo fuori da qui>> gli spiegai, chiudendomi ancora di più a riccio sulle mie ginocchia. Pensavo davvero quelle cose e mi vergognavo un po' per essermi aperta così nonostante le poche ore di conoscenza.
Jack non rispose, ma non mi sembrò infastidito dalle mie parole.
Ero terrorizzata dalla sua natura demoniaca, ma non dal lato umano che mi stava dimostrando di avere.
Non potevo accusare un ragazzo per il male che altri gli avevano messo dentro.
Jack Nichols in passato aveva sognato di studiare, finire il college e laurearsi, uscire con gli amici e trovarsi una ragazza fedele. Di certo non farsi cavare gli occhi e andarsene in giro a mangiare reni altrui e per quanto ci provassi non potevo fare a meno di provare pena per lui.
<<Mia è sempre stata ossessionata da voi. Mi raccontava sempre, mio malgrado, le vostre storie insistendo particolarmente sulla tua e su quella di Jeff. Lei amava Jeff, dovresti vedere la sua stanza... è piena di sue foto. Aveva la testa piena delle storie che leggeva, nella quale delle ragazze incontravano Jeff e vivevano una storia mozzafiato con lui. La sua era una realtà distorta, talmente diversa dai veri fatti da spingerla a venire in questa foresta di sua iniziativa alla vostra ricerca. Non so cosa sperasse di fare... forse semplicemente diventare la protagonista di una delle assurde storie che tanto adorava, non si immaginava tutto questo. La sua psiche adesso ne sarà devastata>> spiegai a Jack, senza smettere di guardare un punto fisso davanti a me.
Il ragazzo si voltò verso di me a metà discorso, forse colpito dalla audacia con cui stavo confessando tutto.
Non lo stavo facendo in quanto coraggiosa o troppo stupida da non capire la schifosa situazione nella quale mi ero infilata, semplicemente ero solo ancora troppo sotto shock per realizzare davvero tutto.
Probabilmente col tempo avrei metabolizzato e tutto sarebbe stato peggiore.
Avevo paura, tanta paura del domani.

TADAN
Buongiorno!
Oggi sono al casa dal tirocinio e sono riuscita a trovare il tempo per portare avanti qualche mia storia. Sono rimasta un po' indietro su tutta la linea e detesto quando succede.
Cercherò di recuperare.
Un bacione.
Yolo!

Possession || Eyeless Jack & Jeff the KillerWhere stories live. Discover now