Capitolo 36

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- Le ho già detto che non so come sia svenuta! -

Venni svegliata da un grido. Già, proprio un bel risveglio...

Aprii piano gli occhi e subito feci conoscenza con il soffitto bianco e anonimo che poteva appartenere solo alla camera di un ospedale.

Lo odiavo.

Girai piano la testa, perché la sentivo dolorante, e vidi che la persona che aveva urlato incazzata prima, era non altro che Justin.

Non che mi stupisse. Da quando l'avevo visto, il 99,999...% del tempo era incazzato per chissà cosa.

- Si calmi, Justin Bieber - guardai il dottore che cercava di placare un, a dir poco, arrabbiato Justin. - Dal momento che lei è la persona che l'ha trovata in mezzo ad una strada, dovevamo chiedere. È evidente che Ariana è stata investita e, credo che possiamo supporre, non sia stato un semplice incidente... - gli diede un'occhiata d'intesa per poi aprire la porta e sparire.

Immaginavo che avesse capito che se avesse detto qualcos'altro, Justin lo avrebbe come minimo scuartato vivo.

Lo vidi sospirare stressato e abbandonare la schiena sullo schienale.

Mi schiarii la voce per fargli notare che ero sveglia, e cercai di tirarmi un po' su con i gomiti.

Justin mi osservò con gli occhi sbarrati e sorpresi, e io mi chiesi cosa cavolo aveva da guardarmi così.

Sì, ero molto fine modestamente.

- Justin, cosa ci fai... - e poi, inaspettatamente, si avvicinò così velocemente a me che quasi non lo vidi, e mi strinse in un abbraccio spacca costole.

Mugugnai un po' per il dolore, ma anche perché ero rimasta confusa dal suo gesto.

Perché mi stava abbracciando???

Lui si allontanò, probabilmente accorgendosi cosa aveva appena fatto, e si sedette impacciatamente sulla sedia, guardando tutto tranne me.

Prima rovinava la mia serata con Mac, dopo che non si era fatto sentire per anni (non che avessi cercato sue notizie, certo), poi mi abbracciava e poi si comportava così... non lo capivo. Non riuscivo a capirlo.

Feci per aprire la bocca per urlargli chissà cosa sul suo comportamento strambo e tremendamente snervante (volevo tirargli un pugno), ma lui mi precedette.

- Ti sei svegliata - consatò schiarendosi la voce.

Lo guardai per un attimo, confusa. Avevo pensato che mi avrebbe dato come minimo una risposta ad una delle milioni di domande che avrei voluto porgli, tipo perché stava facendo il cretino, invece aveva detto solo qualcosa di palese.

Lo trucidai mentalmente con lo sguardo. - No, ho gli occhi aperti e ti sto parlando, ma in verità non sono ancora sveglia - dissi sarcastica.

Lui strinse le labbra per un attimo, per poi sospirare. - Okay, vado a chiamare i tuoi amici stupidi così posso andarmene - si alza dalla sedia e in pochi passi raggiunge la porta e la spalanca.

Mi costrinsi a non chiamarlo, perché non avevo bisogno né di lui, né delle risposte che avrei voluto ricevere. Ma ovviamente, l'Ariana che avevo pensato non ci fosse più, fece la sua comparsa.

- Aspetta, Justin - lo richiamai con un sospiro sconfitto.

Odiavo dover mettere da parte il mio orgoglio e chiedere aiuto a qualcuno. Sempre se quello che volevo sapere era definito come "aiuto". Perché in verità IO stavo facendo un favore a lui. Insomma, non l'avevo ancora ucciso: direi che Justin avrebbe dovuto inchinarsi e baciarmi i piedi per questo privilegio!

Stay With Me ❀ jdb & agbOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz