Capitolo 10

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Ero a casa da solamente tre ore, ma, grazie a chissà quale miracolo, sana e salva. Per ora.

Quando ero arrivata, dopo che ero riuscita a prendere miracolosamente un pullman e non molto vicino a casa di Justin, mia mamma non c'era ed era già a lavoro. Supposi che non avesse scoperto che non avevo dormito nella mia camera quella notte e che ero scappata di casa, perché sicuramente mi avrebbe come minimo mandato una maledizione che mi avrebbe fatto morire all'istante.

E, detto sinceramente, ero molto positiva a pensarla così.

Avevo voglia di urlare. Quella notte avevo conosciuto Justin Bieber. Chiariamo subito che non volevo urlare perché lo ammiravo tanto tanto, era un figo da paura e bla bla bla. Piuttosto pensavo: avevo conosciuto Justin Bieber, la persona che più odiavo al mondo. Molto meglio.

Sentii il mio telefono vibrare e distolsi il mio sguardo dalla televisione in salone spenta.

Scoprii che era un messaggio da parte di Dee e, fu inevitabile, subito incominciai ad andare nel panico.

Mi aveva perdonata? Aveva scoperto che avevo passato la notte da Justin? Ma soprattutto: è ancora la mia migliore amica???

Okay, solo a sentire le mie domande mi sentivo proprio stupida. Ma Dee era proprio una di quelle persone di cui non potevo fare a meno. Come una sorella che non avevo mai avuto.

Da: Dee <3

Mmm... ciao Ari. So di aver fatto una cavolata ieri sera e mi dispiace davvero. Possiamo parlare? Magari questo pomeriggio alle quattro al solito posto.

Voleva parlare... Dee mi voleva ancora parlare!

Risposi immediatamente con un "sì, certo", come se avessi paura che, se avessi aspettato un secondo in più, mi avrebbe detto di non volermi vedere mai più.

Feci appena in tempo a tirare un sospiro di sollievo che sentii la porta dell'ingresso aprirsi e chiudersi subito dopo dolcemente. Niente a che fare come la sbattevo io quando rientravo da scuola impaziente di andare in camera mia.

- Ariana? - la voce di mia mamma che ritornava da lavoro fece eco per tutto l'atrio come sempre deserto.

Fece per salire le scale, probabilmente per andare nella mia camera per dirmi che era appena arrivata da lavoro e cosa volessi mangiare per pranzo.

Mi alzai dal divano e uscii quasi di corsa dal salone per andarle in contro. Se aveva scoperto cosa fosse successo ieri, o meglio, questa mattina, forse sarebbe stato meno peggiore. Forse.

- Mamma - le andai in contro, salendo i pochi scalini che aveva fatto lei.

Dall'occhiata che mi riservò, intuii subito che ero nei guai. Forse sarebbe stata meglio la maledizione. Magari non avrei sofferto come accadrà sicuramente in quel momento.

- Ariana Joan Gran... - non riuscì neppure il mio nome per intero, cosa che preannunciava la sicura sfuriata, che il campanello fece eco per tutto l'atrio.

Mia mamma aggrottò confusamente le sopracciglia, sicuramente non aspettandosi che qualcuno avrebbe interrotto il suo interrogatorio.

Andò a controllare chi fosse, ma non prima di rivolgermi un'occhiata che faceva intendere che mi avrebbe fatto la predica dopo.

Non sapevo se esserne felice o no. Era meglio affrontare tutto subito o dopo? Credo che intanto morirei in entrambi i casi, perciò credo che la cosa migliore sia pensare al mio testamento.

Vediamo... i miei libri credo che li lascerei tutti a Dee, probabilmente, mentre il mio telefono voglio che resti con me dal momento che è il mio migliore amico, poi...

Il mio stupido flusso di pensieri fu interrotto dal ritorno di mia mamma che, con ancora la fronte aggrottata, apriva la porta attendendo l'inaspettato ospite.

E appena vidi chi fosse ad avermi salvato anche se per pochi minuti potei confermare che "inaspettato" fosse la parola adatta.

Dovrei sentirmi fortunata ad avere per la seconda volta Justin Bieber davanti?

Stay With Me ❀ jdb & agbWhere stories live. Discover now