Capitolo 1

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- Assolutamente NO! - sbuffai trafficando con le coperte nel tentativo di mettermi a pancia in su. Incominciai distrattamente ad intrecciare una ciocca di capelli fra le dita, una vecchia abitudine mai persa.

Ero sdraiata, o meglio spiaggiata, sul letto della mia stanza a guardare il soffitto con il telefono incastrato tra orecchio e spalla. Questa scena era meglio conosciuta come il mio passatempo preferito.

- Ti prego! - strillò piagnucolosa quella cornacchia della mia migliore amica Dove Clafflin. - Ari, fallo per me. Ci tengo molto, lo sai! - continuò a pregarmi disperatamente la ragazza..

Dire che ero stanca da quel dibattito, sarebbe stato minimizzare, anzi microscopizzare! Soprattutto perché la durata di un'ora e mezza era decisamente troppo per una come me che faceva parte della categoria "COME CAZZO SI FA A RISPONDERE ALLA CHIAMATA?!" non appena qualcuno tentava di mettersi in contatto con te.

Non potei fare a meno di sospirare, rassegnata nel profondo come ogni volta che Dove otteneva quello che voleva. Cosa che, per precisare, succedeva spesso. - E va bene - mi arresi.

Sentii attraverso il telefono quello che sembrava uno strillo strozzato di gioia e potevo giurare che in quello stesso momento stava sorridendo soddisfatta. L'arpia...

- Magnifico! Allora ti passo a prendere questa sera - annunciò lei tutta felice e potevo sentire che stava incominciando a trafficare con qualcosa che sembrava il suono di zip e tacchi a spillo contro il pavimento.

Quasi mi strozzai. - Questa sera?! E quando avevi intenzione di dirmelo?! - urlai incredula e in preda al panico mentre lei, credo che avrei potuto incominciare ad odiarla per davvero, rideva.

Non c'era niente da ridere, soprattutto quando hai la disgrazia di andare ad un dannatissimo concerto di Justin Bieber!!!

Ma chi lo conosceva quello stupido ragazzino che avrà avuto sì e no a malapena dodici anni. Bah.

- Ops! Forse mi sono dimenticata... - ridacchiò lei, mettendo a dura prova la mia pazienza e l'istinto di chiuderle semplicemente il telefono in faccia era forte.

Sbuffai. - Okay, a stasera Dee - feci per riattaccare, ma lei mi interruppe.

- Ah, e vedi di vestirti bene, Ari! - si assicurò lei che, conoscendomi, aveva subito supposto che avrei avuto intenzione di mettermi jeans e maglietta e partire.

E aveva supposto bene!

- Certo, certo - dissi sbrigativa alzando gli occhi al cielo per poi riattaccare finalmente la chiamata.

Incominciavo seriamente a preoccuparmi del mio credito... ma mai quanto all'idea di conciarmi come una caramella per andare al concerto di un cantante che nemmeno sopportavo!

No, assolutamente no.

Perché mai dovrei andare ad un concerto di questo tipo??? Doveva sembrare molto una festa per bambini, immagino...

Guardai di sfuggita all'ora in alto sullo schermo del telefono: erano le cinque perciò avevo giusto il tempo di farmi una doccia, asciugarmi e vestirmi.

Mi buttai sotto il getto d'acqua calda e ci rimasi per una buona mezz'ora per sciogliere tutti i nervi che mi si erano contratti a parlare con Dee e all'amore per il suo cantante preferito.

Quando l'acqua incominciò a raffreddarsi, uscii e asciugai con un asciugamano i miei orribili capelli rosso scuro. Questa era la mia ultima trovata che, ad essere onesti, non era andata esattamente a buon fine. Appena avrei potuto li avrei tinti di un marrone chiaro e nella norma.

Raccolsi i capelli in una coda molto semplice, niente di elegante o di pretenzioso. Decisi di indossare i miei shorts neri preferiti e una canottiera bianca. Niente di appariscente così andavo sul sicuro. Misi il mio solito lucidalabbra color pesca e quel filo immancabile di mascara.

Stay With Me ❀ jdb & agbWhere stories live. Discover now