Extra

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Lauren

<< Dammi un'ora.>> disse seria, incrociando le braccia davanti al petto. Quello rise.

<< Non ti do nessuna ora. Decidi ora, qui, davanti a me>>

Lauren lo guardò come se fosse impazzito, non riuscendo a credere a quello che aveva appena detto. Doveva darle il tempo di cui aveva bisogno, non poteva certo prendersi il suo corpo, non dopo tutto quello che aveva fatto per renderlo immortale.

Un'idea malsana le balenò nella testa, rendendola vulnerabile agli occhi del Diavolo che la stava guardando con un sorriso sardonico.

<< E se la trasformi? Se la fai diventare come me?>> disse lanciando uno sguardo all'umana profondamente addormentata nel suo letto. Il Diavolo si portò un dito sotto al mento, riflettendo sulle parole appena udite. Lauren lo guardò con la speranza negli occhi. Non voleva morire e nemmeno perdere la ragazza di cui si era innamorata.

<<Non è male come idea. Ma ti ricordo che lei è ancora sotto al tuo incantesimo. Non ho alcuna voglia di sorbirmi le tue parole>> disse il Diavolo, maligno.

<< Che vuoi dire?>> disse Lauren. Aveva ragione, era ancora sotto il suo incantesimo, quindi non era detto che l'avrebbe amata come Lauren l'amava.

<< Voglio dire che sarò io ad accogliere la fanciulla quando si sveglierà. A darle la possibilità. Se dirà di no tu morirai sotto mano mia>> disse il Diavolo guardando Lauren con il solito sorriso. Lauren annuì, tornando a guardare l'umana. Doveva soltanto dire di sì, e forse avrebbero potuto stare assieme.

<< Ora sparisci>> disse il Diavolo.

Lauren si mosse velocemente, prendendo i suoi indumenti e vestendosi velocemente per poi uscire dalla stanza.

Tutto era nelle mani del Diavolo.

Camila

Camila aprì gli occhi, e la prima cosa che vide fu una camera da letto che non era la sua.

Accidenti, se lo doveva immaginare, si era addormentata a casa di uno dei clienti. Ma di lui non c'era alcuna traccia.

Si guardò intorno e la prima cosa che vide fu uno specchio molto grande appeso alla parete. Si vergognò di quello che vedeva e distolse lo sguardo, evitando che i suoi occhi si posassero sulla sua magra figura. Si alzò dal letto e si guardò intorno. Era una camera bellissima, un letto matrimoniale con le lenzuola grigie e i cuscini più morbidi che avesse mai visto.

Ma non poteva restare in quel luogo.

Si alzò dal letto, cercando la sua biancheria, stupendosi nel trovarla sul pavimento. Che diamine era successo? Quando alzò lo sguardo di nuovo sullo specchio vide un uomo alto e magro appoggiato al muro. La ragazza urlò, portandosi una mano al petto, cercando di regolarizzare il battito del cuore che le stava per uscire dal petto.

<< Tu chi sei?>> disse ad alta voce. Quello rise, camminando verso di lei e sedendosi sul letto.

<< Chi sono io? Io sono il Diavolo bellezza>> disse inumidendosi il labbro inferiore con la lingua. Camila spalancò gli occhi, non riuscendo a credere a quello che aveva appena udito.

<< Che hai detto?>> chiese coprendosi con il lenzuolo.

<< Hai capito bene. E non ho tutto il tempo del mondo dannazione. So chi sei Camila Cabello. So che cosa stai passando a causa di quella merda di tua madre e del tuo patrigno. Abusi, violenza, prostituzione. Lo so>> disse il Diavolo sorridendo.

The sin of the unclean virgin Donde viven las historias. Descúbrelo ahora