Livello 9

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Ricominciala scuola e io sono di nuovo in prima superiore. Però non è stato male quell'anno, anzi mi sono divertita un casino, mi nominarono rappresentante di classe , ogni volta che mancava un professore io e l'altra rappresentante facevamo sempre le assemblee di classe, almeno non si faceva lezione e passavamo cinque minuti parlando del più e del meno e poi la restante ora a divertirci.  Mi feci tanti amici, andavo d'accordo con tutti. In classe stavo sempre in fondo all'aula accanto al termosifone, guai a chi melo toccava, soprattutto d'inverno, era il mio tesoro. Accanto a me c'era Tisha, eravamo sempre insieme e siccome ero single cercava in tutti i modi di trovarmi un ragazzo, non vi dico le maschere di trucco che mi ha fatto perché vi mettereste a ridere. Ero ridicola, ma mi divertiva la cosa. Me la passavo bene con loro, ci siamo fatte fare pure delle magliette per ginnastica con i nostri nomi erano belle, ancora oggi ho nell'armadio la maglietta con scritto sopra La Aly96, ricordo che non sapevo che nome mettere quindi lo decisero loro e a me andava più che bene. Poco dopo che iniziò la scuola Tisha e Gracie mi accompagnarono di mattina presto dal ragazzo che conobbi da poco su internet, voleva vedermi e lui aveva palestra,così marinai la scuola con le mie amiche che si offrirono di accompagnarmi. Arrivati lì avevo paura che magari non gli piacessi o che era uno scherzo main un certo senso non vedevo loro di incontrarlo anche perché su Facebook e al telefono sembrava così carino che mi faceva impazzire. Per qualche secondo non capivo qual'era, forse per via della mia miopia e non portando gli occhiali non lo riconoscevo ma nel gruppo di ragazzi lì fuori dalla palestra non c'era ombra di lui, poi è sbucato dal nulla un ragazzo poco più basso di me con jeans larghi a vita bassa e una maglietta a maniche corte. La mia prima impressione non è stata delle migliori, mi veniva da ridere ma mi sono trattenuta. Tisha in quel momento mi diede uno spintone di quelli megagalattici che se non stavo attenta finivo a terra, lui si avvicina e mi saluta e io contraccambiai, ero rossa come un peperone e in più c'erano tutti i suoi amici che ci guardavano non sapevo più cosa dire. Guardando mise ne accorse e ci appartammo dietro un muro all'entrata della palestra, intanto le mie due amiche mi avevano lasciata completamente da sola, quando lui mi tende la mano e mi dice<<Piacere Glenn >> guardandolo perplessa gli rispondo<<Piacere Alison >>.Almeno ero sicura che era lui, poco dopo inizio' a guardarmi, aveva occhi castani e capelli lisci e corti fatti a cresta, mi accorsi che alla fine d'altezza eravamo quasi uguali quindi non è che importasse tanto, lui continuava a guardarmi senza dire niente come se stesse scrutando dentro i miei occhi per capire cosa stessi pensando, poi lo interrompe un suo amico chiamandolo da una finestra del quarto piano di una scuola li accanto, in quel momento ho ringraziato quel ragazzo con tutto il cuore, era imbarazzante avere il suo sguardo addosso così allungo senza dire niente. Finito di salutarlo si gira verso di me ma questa volta non mi stava fissando, si avvicina e iniziamo a baciarci, non era un bacio da prima volta che ci baciamo era più come se mi volesse far capire che ero solo sua. Quando si è allontanato salutandomi per tornare a scuola ero rimasta li come una sciocca per capire cosa fosse successo, ma mi sono ripresa subito quando ho visto l'ora e dalle nove si era fatto mezzogiorno e mezzo, il pulman che mi doveva portare a casa stava per partire. Senza che me lo avesse chiesto io e lui stavamo già insieme, tutti i suoi amici già lo sapevano, l'unica che non lo sapeva ero io a quanto pare. Lasciai perdere e decisi di vedere come sarebbe andata. Lui era molto gentile e si preoccupava sempre per me, tutti i suoi amici mi dicevano che era la prima volta che si comportava così con una donna, non era mai serio. Quando si andava a giro mi faceva conoscere tutti i suoi amici e mi raccontava tutto di lui, aveva una situazione familiare veramente difficile molto più della mia, volevo stargli accanto, e aiutarlo sempre di più giorno dopo giorno. Mi fece conoscere sua madre e mi disse che ero la prima ragazza che portava a casa, in quel momento il sorriso che mi stampai in volto era radioso come il sole. Mi dedicava canzoni, mi faceva regali, mi portava alle feste, cosa che non facevo visto che non potevo andarci da sola e in più mio padre non voleva. Avevo solo quindici anni ma ero innamorata pazza di lui, tanto da farmi filmini sul futuro, ad esempio quando saremmo andati a vivere insieme o viaggiare lontani in posti mai visti, mi ci friggevo il cervello a forza di pensarci. Passano mesi indimenticabili con lui e io mi innamoravo sempre di più. A scuola intanto stavo andando veramente male, beh non era una novità, anche perché ero fissa a marinare e in più in classe facevo cosa volevo,la maggior parte del tempo dormivo. Avevamo in classe una professoressa che chiamavamo la filo in culo, sapete perché?Beh potete immaginarvelo dal soprannome, poi portava sempre tacchi alti e vestiti attillati, non arrivava neanche alla mia altezza e io sono un metro e sessanta, insomma nella media immaginatevi lei!! Insegnava italiano e latino, la noia assoluta, diceva sempre che eravamo un branco di ignoranti, i dispetti che gli si facevano erano pazzeschi. Comunque c'erano giorni che andavano veramente male, come quella volta che la classe mi diede quasi duecento euro e passa per qualcosa che dovevamo prendere ma non chiedetemi cosa la mia memoria fa schifo. Tisha quel pomeriggio voleva uscire e così si fece, peccato che c'erano dei ragazzi poco raccomandabili con noi e a me di soppiatto mi rubarono tutti i soldi e me ne ridiedero solo la metà, in classe fu un putiferio mi toccò dire delle cavolate per coprire Tisha, ma la cosa non funzionò perché si accorsero che la stavo coprendo, anche perché chi mi rubò i soldi fu soprattutto il suo ragazzo. Finì che i soldi mancanti c'è li rimisi io stessa. Un altra volta invece Tisha si mise a rovesciare tutto lo smalto su un foglio, beh si annoiava capitela e la classe non era tanto amichevole con lei quindi iniziarono a dire che l'odore di smalto dava noia, la prof stava per dare un rapporto a tutta la classe se non veniva fuori il responsabile e siccome tanto io me ne andavo da scuola, alzai la mano e mi presi la colpa, le ragazze dopo ricreazione quasi mi uccisero perché avevo preso le colpe al posto di Tisha, la cosa non mi interessava. Stavo passando l'anno più bello della mia vita per la prima volta e decisi che se dovevo andare via da scuola dovevo farlo col botto. A casa avevo un serpente di gomma che sembrava vero e lo nascosi nel registro di classe, lo scherzo lo feci a tutti gli insegnanti, fu fantastico, la filo in culo tra poco non sveniva, le risate che ci siamo fatti non le dimenticherò mai. Quello fu l'ultimo giorno che passai a scuola, nei giorni seguenti me ne sarei stata a casa per un bel po'.

Online : La Mia Vita In GiocoWhere stories live. Discover now