livello 7

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Se dio vuole è estate e i miei genitori hanno sempre preso una casina al mare, quando ero piccola eravamo andavamo sempre alle spiagge sabbiose di Cleveland  insieme alla mia cugina Valentina e un nostro amico Dario. La c'è una bellissima pineta dove ci fermavamo ogni tanto a fare un pic-nic sotto quegli enormi pini e il vento che faceva cadere tutte le pigne con tantissimi pinoli dentro. Solo ricordarlo mi viene da ridere, mi piaceva da matti Dario ma a lui Valentina e lei non se lo filava di striscio, che ricordi!! Facevamo sempre a gara a chi arrivava primo alle cabine telefoniche a prendere le ricariche usate, a quel tempo ci facevamo la collezione,erano tutte colorate con immagini diverse, era un periodo bellissimo. Andavo spesso con babbo in bicicletta, mi mettevo sempre in piedi dietro di lui sul portapacchi e si facevano lunghi giri fino ad arrivare in un negozietto di giochi, il proprietario era un nostro amico e io spesso andavo dietro il bancone da lui, era divertente e mi faceva ridere soprattutto quando faceva il pagliaccio e mi mandava i baci e io prima di andar via dovevo prenderli al volo. Sono ricordi che mi stanno a cuore, solo qualche settimana fa sono andata di nuovo là in quel posto e rivedere tutte quelle viuzze che facevamo a piedi per andare alla pineta, mi sono emozionata, niente era cambiato, tutto era come ricordavo. Dopo gli anni passati la siamo andati ad un altra spiaggia li vicino e ci siamo rimasti fino all'anno scorso ovvero il duemilasedici, mia nonna non sta bene in questo momento e quindi non abbiamo potuto più prendere la casa là,meglio così. Insomma tornando a Davin era estate e dovevo partire per il mare per tutto il mese di agosto , e avevamo discusso per parecchie cose quindi non eravamo tanto in sintonia. In quel posto non avevo tanti amici a parte una ragazza che gli piaceva fare collane, bracciali e orecchini con delle pietre colorate. Una sera ricordo accanto al nostro bagno c'era una festa e siamo state attirate subito come mosche, li conobbi Lorin un ragazzo più grande di me io avevo quattordici anni e lui invece diciotto. Chiaramente era evidente che lui ci provava con me anche perché non mi si staccava di dosso nemmeno per un secondo e a me non dispiaceva ma ero fidanzata e quindi non potevo ovviamente, soprattutto non volevo.Quando non veniva al mare ci si scriveva su Facebook e forse avevo un po' esagerato con le parole dolci tanto che pian piano mi ci sono affezionata e ogni giorno andavo al bagno accanto al mio da lui e i suoi amici. Davin venne a scoprirlo. Una volta ero entrata su Facebook con il suo tablet e rimase salvata la password, di conseguenza vide le conversazioni, si innalzò un vespaio enorme,stampò le conversazioni di me e Lorin e le fece vedere al gruppo di amici che avevamo e tutti iniziarono a chiamarmi puttana. Non riuscivo a capire il motivo di una parola del genere visto che comunque sia io non lo avevo tradito, mi sembrava un esagerazione,non ci si parlò più e più passava i giorni e più continuavo a stare con Lorin fino ad arrivare al punto che ci eravamo baciati, tanto già mi chiamavano puttana, se proprio mi ci dovevano chiamare almeno gli davo un buon motivo no? Non è stato nemmeno brutto, eravamo in cima alla spiaggia di notte durante una festa e sotto le stelle ci raccontavamo le peggio cazzate che avevamo fatto quando lui, si avvicina e iniziammo a bacarci piano e dolcemente con il sottile rumore delle onde del mare che si infrangevano sugli scogli, era bellissimo. Siamo alla fine del mese di agosto e io dovevo tornare a casa e di conseguenza anche lui e l'unica cosa che lui mi disse era:<<tronchiamo questa storia perché siamo lontani>> Non è che mi arrabbiai, semplicemente non mi interessava non mi ero innamorata, quindi potevo andare via senza preoccupazioni, peccato che quando sono tornata, lo stesso giorno ho dovuto fare i conti con Davin. La stessa sera ci trovammo al bar vicino le scuole  dove di solito si prendeva la pizza, a quell'ora era chiuso, ci mettemmo seduti e nessuno dei due parlava, quando mi guardava lo faceva in modo molto rabbioso, ho ancora impresso nella mente quegli occhi ghiacciati che mi trapassavano il corpo, era atroce stare lì. Dalla rabbia iniziò a battere sui tavoli e a scaraventare il casco del motorino a giro, avevo paura e non sapevo cosa fare, so solo che alla fine decidemmo di ricominciare, ma la cosa non durò neanche due mesi che ci lasciammo senza dire più di tanto. Non gli raccontai niente di quello che successe al mare avevo paura della sua reazione visto che era già incazzato in quel momento, sarebbe stato peggio parlare ancora. Era già finita il giorno in cui ero partita per il mare. Da quel giorno non lo più incontrato, anche perché smisi di uscire con il suo gruppo e non mi feci più vedere, rimasi sola di nuovo. Tuttora penso che a parere mio quei due mesi dopo l'estate rimasi con lui per paura di star sola ma non ricordo cosa avevo in testa quindi rimane un incognita che ora mai non a più significato. Non sono uno stinco di santo ma oggi giorno chi lo è? In più con tutte le problematiche che avevo non avevo proprio voglia di incasinarmi ancora di più la testa.   Sbagliai fin dall'inizio con Davin, pensavo potesse durare ma non era la persona di cui mi ero innamorata davvero, mi rimproveravo per averlo preso solo in giro ma pensavo davvero di amarlo.


Online : La Mia Vita In GiocoWo Geschichten leben. Entdecke jetzt