Livello 1

82 4 0
                                    



Mio zio, si chiamava Alfredo, in verità era lo zio di mio padre ma questo è irrilevante. Era una persona stupenda mi affezionai immediatamente a lui, per me era come un nonno, dato che sono scomparsi prima che potessi conoscerli. Amavo il suo modo di scherzare, il suo gioco che preferivo era quello del pollice che si staccava dalla mano, avete presente? Ogni volta rimanevo impressionata, non capivo come poteva essere possibile. I suoi ricordi sono molto offuscati del resto ero molto piccola però c'è un episodio con lui che non scorderò mai. Era un caldo giorno estivo dalla mia cameretta vedevo le piante colme di rugiada mosse dal vento mattutino, zio arrivò presto quel giorno e si mise di buona lena a lavorare, prese il pennello e lo intinse nella vernice e inizio a imbiancare i muri della nostra mansarda. Quando finì d'imbiancare si mise a spazzare, ero di fronte a lui e mi diceva di spostarmi più indietro, mi spostai e senza guardare inciampai e con un braccio finì dentro il secchio della vernice,Alfredo si mise a ridere come un matto, mentre io corsi al piano disotto a nascondermi dalla vergogna e rimasi tutto il tempo a piangere finché non mi trovò nonna, non me lo scorderò mai. Oggi sono passati più di 10 anni dalla sua morte,aveva un tumore e l'ultima volta che lo vidi fu in un ospedale, per me fu uno shock la sua morte, tanto da eliminare la maggior parte dei ricordi di lui, tuttora se ci penso mi vengono le lacrime agli occhi, babbo dice che sicuramente zio è in paradiso perché una persona come lui non ci sono mai state, era buono nell'anima, gli volevo davvero bene, tanto che avvolte prego di rivederlo almeno in sogno.

Online : La Mia Vita In GiocoWhere stories live. Discover now