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"I'm in so much pain and lonliness but people around me keeping tell me"



-E perché non insegui l'altro sogno!?
-Perché l'altro sogno ha paura di me, alzò il tono della voce e il commesso e altri due clienti si votarono verso Chanyeol che si voltò all'istante. Kangjoon buttò fuori l'aria e cercò di tranquillizzarsi, non era il momento adeguato per perdere la pazienza.
-Chanyeol, che cos'è successo dopo le superiori?
-Dopo il diploma ho lavorato come assistente nel cinema vicino casa mia e dopo sei mesi ho deciso di iscrivermi alla Hobe Academy per poter continuare con il basket e stava andando tutto bene, fino a ieri. Dopo gli allenamenti il mio insegnate mi ha voluto parlare e mi ha detto di smettere, perché sto danneggiando le mie condizioni di salute e adesso sono qui a parlarne con te.
Il fumo era svanito e il ramen si era freddato e Chanyeol aveva parlato giocherellando con gli ultimi fili di pasta rimasti. -E quale sarebbe l'altro sogno? Kangjoon si mise a sedere comodo e iniziò a mangiare la sua cena.
-Una ragazza. Il ragazzo si stupì e deglutendo riprese poi a parlare, -Tu? Il grande giocatore di basket, Park Chanyeol, interessato ad una ragazza! Come l'hai conosciuta?
-In realtà non l'ho mai conosciuta, le ho solo dato problemi e se dovessi ritornare da lei, so che scapperebbe.
-Che tipo di problemi?
-L'ho saputo poco tempo dopo che ero entrato all'università. Si era trasferita da poco nel mio quartiere e la prima volta la vidi al cinema. Lavoravo lì e ogni giovedì sera, dalle otto in poi c'era il prezzo ridotto per qualsiasi tipo di film. Ogni giovedì sera lei era lì. Avevo anche capito che tipo di film le piacessero e veniva sempre da sola. Non veniva mai ad inizio serata, ma guardava i film negli ultimi orari. Una sera, io avevo finito il mio turno e lei era appena uscita dalla sala cinematografica. Mentre stavo ritornando a casa lei era davanti a me e capii dove abitava. Dopo quella sera le parlai più volte e cercavo di far combaciare gli orari dei film che si sarebbe vista lei con i miei turni così da accompagnarla a casa... si bloccò e prese un lungo respiro, -in quello stesso periodo uscivo ogni tanto con una ragazza delle superiori, ma non ero interessato e non avevo altre intenzioni con lei e un giorno, questa ragazza, venne a sapere dell'altra.
Kangjoon ascoltava con attenzione e cercava di immaginare per bene le vicende, senza confondere nulla.
-Non è mai successo nulla né con l'una né con l'altra ragazza, ma quando andai all'università venni a sapere che la ragazza che accompagnavo a casa e che incontravo al cinema era stata picchiata dall'altra ragazza e da altre sue amiche. Dopo quella volta non ho più visto nessuna delle due e anche se volessi riprovare a cercare l'altra ragazza, mi sentirei in colpa. È stata colpa mia e non ho idea di come sia stata ridotta.
Dopo quelle parole, Chanyeol mantenne un lungo silenzio, faceva male ricordare il passato, soprattutto qualcosa che si è perso e che non ritornerà più.
-Non l'hai più cercata?
-No e non lo farò.
-Nemmeno per chiederle scusa?
Alle parole dell'amico, Chanyeol sentì una leggera scossa, come se un soffio di vento gli avesse sfiorato la nuca.
-Scusa?
-Potresti. Non c'è una scadenza per scusarsi e per perdonare. Cercala e ritorna da lei, magari le farebbe piacere rivederti. Chanyeol ci riflettè un momento, -magari quando affronterò questa situazione e riuscirò a risolverla, ritornerò da lei. Grazie Kangjoon. Li poggiò una mano sulla spalla e sorrise appena, senza mostrare i denti e le fossette che decoravano solitamente le guance pallide.
-Mi dispiace non essere di grande aiuto, ma per quanto riguarda il basket, parlane ai tuoi genitori, capiranno e ti sosterranno e potrai continuare a fare altro. Per adesso, aspetta ogni fine mese per giocare con noi, sarai sempre il nostro capitano Chanyeol! Kangjoon sorrise all'amico e riprese a mangiare con gusto. -E tu perché non vuoi tornare a casa?
-Perché sapevo che questa sera avrei incontrato te. Chanyeol rise e lo stesso fece Kangjoon. Poi ripresero a parlare dei vecchi tempi, della prima volta che si conobbero e delle divise troppo strette il primo anno.

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