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"Dream, your beginnings will seem humble"



Non ebbe nemmeno il tempo di dire scusa che Kangjoon avvicinò nuovamente la sua mano a quella della ragazza e senza indugi l'afferrò delicatamente, senza alcuna forza o veemenza. Era un semplice tocco caldo, come quando si accarezzano le lenzuola di un letto accaldato al mattino, quelle erano le dita di Kangjoon.
Hyolin si lasciò andare a quel gesto e buttando via l'aria in eccesso, si tranquillizzò.
Arrivati all'ingresso, furono accolti da due maggiordomi eleganti e poi dalla viva cerimonia. Si sentiva un brusio di risate fatte di gusto e parole dette a causa del troppo champagne servito dai camerieri che si aggiravano per la casa con guanti bianchi e scarpe lucide nere. Hyolin quasi non riconobbe l'atrio di quella villa, con tutte quelle persone lì dentro sembra essere anche più piccolo di quanto ricordasse.

-Kangjoon?, una voce femminile fece sussultare sia Hyolin che il ragazzo.
-Oh, buonasera madre, disse appena Kangjoon sorridendo. La donna si avvicinò ai due ragazzi e sorridendo ad entrambi disse loro -che bello vederci finalmente insieme.
-Buonasera Signora Seo, è davvero un piacere conoscerla. Hyolin fece un breve inchino di cortesia. -È un piacere anche per me... qual è il tuo nome cara?
Kangjoon guardò le due donne e deglutì al momento di quella domanda.
-Mi chiamo Choi Nara, piacere mio.
-Nara? È un bellissimo nome e anche tu, sei davvero una splendida ragazza. Hyolin sorrise appena rendendosi conto di essere sotto gli occhi di tutti. Di fianco alla madre, poco dopo la presentazione, arrivò un uomo dall'aria seria e vestito elegantemente, ma dava l'impressione di essere più in un ufficio che ad una festa. -Oh caro, arrivi giusto in tempo!, la donna gli fece segno con la mano di guardare davanti a lui e quando vide la ragazza parve come incantato. -E lei sarebbe?
-Mi presento, sono Choi Nara, la fidanzata di Kangjoon.
Il padre guardò attentamente la ragazza e prima di guardare il figlio studio attentamente il volto della giovane e il suo portamento, è elegante, pensò. -Kangjoon, è davvero la tua ragazza?
Il ragazzo raggelò per un attimo, sentire la voce del padre lo preoccupava sempre. Annuì e diede uno sguardo a Hyolin che sembrava essersi tranquillizzata. -Sì padre, è la mia ragazza.
-E ce l'hai tenuta nascosta per tutto questo tempo!?, rise di gusto e lo seguì anche la moglie. -È strano vedere una ragazza così bella accanto a mio figlio, aggiunse l'uomo sperando che ridessero anche i due ragazzi e loro si sforzarono di farlo. -Sono contento di vedervi insieme. Nara, fa come se fossi a casa tua e divertiti. I genitori di Kangjoon si allontanarono da loro e si immersero nella confusione della cerimonia.
Kangjoon e Hyolin si guardarono e oltre a una breve risata, non aggiunsero nient'altro.
-Hai riconosciuto qualcuno?
-Manca tua zia.
-Non è stata proprio invitata. Disse Kangjoon bevendo un sorso di champagne. -Gli altri invitati chi sono?
-Finanzieri, politici, avvocati, dottori, aspiranti medici e figli di persone importanti, ma non conosco nessuno di loro.
-Eccoli qui!, alle loro spalle apparve nuovamente il padre e di fianco a lui un uomo basso e in sovrappeso con pochi capelli in testa ma ben vestito. Al polso aveva un Rolex e al collo aveva una cravatta di Vuitton. Quel corpo con qualche chilo di troppo trasudava ricchezza. -Signor Kim, volevo presentargli mio figlio, Seo Kangjoon e la sua ragazza, Choi Nara. Si salutarono inchinandosi brevemente e sorridendo, il signor Kim, si presentò. -Finalmente conosco suo figlio. Seo proprio un bel ragazzo
-Oh, anche per me è un piacere Signor Kim. Il tono di voce di Kangjoon era gentile ed educato, sembrava trasformarsi una volta che si circondava di quelle persone.
-Choi Nara, giusto?
-Esatto Signore
-È davvero un bel nome e ti sta davvero bene. L'uomo le sorrise e squadrò i due ragazzi, come se volesse accertassi che stessero bene l'uno accanto all'altro.
-Insieme siete davvero belli e con occhio critico li squadrò un'ultima volta. -Kangjoon, cosa fai di bello nella vita? Il ragazzo rise appena, -sto continuando li studi universitari e vorrei tanto finire al più pesto, vorrei poter pensare ad un futuro insieme a Nara. Dopo la laurea trovare in fretta un lavoro e sistemarci. Avvicinò Hyolin a sé abbracciandola per un fianco. Sentì il suo corpo di fianco a lui e fu una ventata gelida, aveva il corpo infreddolito eppure non le dava l'impressione di sentire freddo.
-Pensi ad un futuro insieme, è davvero splendido. Quando c'è di mezzo l'amore è giusto pensare anche al futuro. E tu Nara? Di che cosa ti occupi?
-Io studio economia e nel tempo libero cerco di dare una mano ai miei genitori con il loro lavoro, mi tengo occupata.
-Ah, economia? Non l'avrei mai detto.
-Sembra strano, lo so. Ma il lavoro dei miei genitori ha sempre condizionato i miei interessi e alla fine ho deciso di seguire il loro stesso percorso.
-E di che cosa si occupano i tuoi genitori, esattamente?
-Sono due finanzieri che aiutano nella ripresa di alcune aziende. Per adesso sono a Parigi e dovrebbero rientrare prima delle vacanze natalizie.
Il Signor Kim rimase stupito e guardò la ragazza ammirato. -Kangjoon, ma dove sei riuscito a trovare questa splendida ragazza?, rise e un sorriso imbarazzato comparve sul viso del ragazzo.
-Ecco, ci siamo conosciuti in Grecia...- sentì gli occhi del padre scrutarlo ed ebbe la breve impressione che lo stesse leggendo dentro.
-Sì, ci siamo conosciuti in Grecia. Io ero lì in vacanza, mi ero ripromessa di riposarmi e di dedicarmi un po' di serenità e lì ho conosciuto lui. Hyolin salvò quella situazione e dal viso di lui suo padre spostò l'attenzione su quello della ragazza. -Ci siamo tenuti in contatto e quando potevamo ci siamo incontrati più volte. Il signor Kim ascoltava con interesse mentre il padre di Kangjoon sembrava stesse facendo un'attenta analisi del racconto.
-E da quanto tempo tempo è che state insieme? chiese il Signor Kim sistemandosi la cravatta. Kangjoon fece per rispondere ma Hyolin lo precedette,
-Sei mesi.
-Ed è anche tanto! Vi vedo davvero bene insieme e sono felice di aver conosciuto entrambi. Si avvicinò alla ragazza e le prese ambedue le mani, -mi auguro di rivedervi ancora e ti raccomando questo ragazzo. Il Signor Kim sorrise ad entrambi e poi si rivolse al Signor Seo, -mi congratulo con lei per suo figlio e per la sua ragazza. I due uomini si rivolsero due sguardi di intesa e con un inchino si ringraziarono a vicenda.

La serata proseguì così, Hyolin si presentò più volte a persone sempre più ricche, dalla cravatta di Vuitton passò a donne con lunghi abiti di Versace o Dolce&Gabbana, uomini con vestiti costosi e laccati come se brillassero di luce propria e altri con dei parrucchini messi alla bene e meglio. Ripeté il copione più volte e tutti rispondevano con le stesse esclamazioni, non c'era stata persona che non si stupì nel credere Kangjoon finalmente fidanzato. Oltre a ritrovarsi la protagonista della serata, Hyolin, si era sentita preziosa come se fosse il gioiello che tutti aspettavano impazientemente. 

E' un dolce ricordo il tuo tag e questo breve capitolo continua ad appartenerti

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Ti penso smokingtroubles

«Corvino»Where stories live. Discover now