Qualcuno si sta levando dalle palle!

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P.O.V. Eley
L'indomani chiedemmo a Clare, l'unica che avesse il numero di Seris, se potesse imprestarci il cellulare.
"A cosa vi serve?" Chiese lei interrogativa.
"Oh giusto, tu non sai nulla." Rifletté Farsy.
"Beh, devi sapere che Sam ha deciso di dare un ultimatum a Seris, quindi le volevamo chiedere di incontrarci alla segheria abbandonata." Le spiegai.
"Ehi mi perdo tutto il divertimento però!" Borbottò Clare incrociando le braccia al seno.
Io e Farsy ridemmo della sua reazione, mentre scrivevo il messaggio a Seris, quest'ultimo diceva: "Sam ha indetto una riunione oggi alle 2:00 nella segheria abbandonata, vedi di esserci."
"Mi dispiace Clare, ma prometto che te lo racconteremo tutto nel dettaglio quando avremmo finito." La tranquillizzai; nel frattempo Seris mi rispose.
"Ok"
"Quanto la odio." Commentai acida, Farsy mi guardò confusa.
"Ok Gne Gne Gne, non capisce neanche l'importanza di certe cose." Dissi irritata mentre restituivo il telefono a Clare.
"Eley lo sai che tra odio e amore il confine è molto sottile?" Mi stuzzicò Clare.
"NO." Le risposi brusca facendola scoppiare a ridere.
"Va bene va bene, mi sa che la odierai per sempre." Si difese la ragazza alzando le mani in aria.
"Su Eley tranquilla, forse dovrai sopportarla per molto tempo, quindi ti conviene abituartici." Mi disse Farsy accarezzandomi.
"Si sì lo so, anche se spero che non succeda." Sbuffai per poi riprendermi.
"Ad ogni modo mancano venti minuti alla riunione." Commentai cambiando argomento.
"Direi di mangiare qualcosa." Proseguì.
"Si ti prego Eley fammi un panino, sto morendo di fame." Mi supplicò la bionda.
"Va bene."
Andai in cucina insieme a Farsy, ci preparammo il pranzo e portammo a Clare un panino, come da richiesta. Chiacchierammo del più e del meno sedute sul letto, quando finimmo di mangiare mancavano una decina di minuti al ritrovo.
"Direi di andare." Propose Farsy.
"Si." Accordai.
"Stacci bene, non dovrebbe durare tanto." Salutai Clare sorridendo.
"Non vedo l'ora questa che questa 'febbre' finisca." Esclamò la ragazza fingendosi disperata.
Febbre, perché nel posto dove lavorava lei avevamo detto che era malata, così da giustificare la sua assenza.
"Anche noi!" Le rispose Farsy ridendo.
Uscimmo di casa, salimmo la pendenza che ci separava dal bosco e quando fummo abbastanza inoltrate nella vegetazione, ci trasformammo.
Gli unici flussi di pensieri erano quelli di Sam e Jared, corremmo verso la segheria abbandonata raggiungendoli.
Ciao ragazzi.
Li salutammo quando li potemmo vedere.
Ciao.
Ci risposero i due, il lupo marrone era seduto alla destra della pila di tronchi dove stava sdraiato Sam. Imitammo l'esempio dell'Alpha e ci sdraiammo l'una accanto all'altra, aspettando che arrivassero tutti.
Dopo qualche minuto tutti erano presenti, disposti a cerchio, mancava solo Seris.
La lupa arrivò con la sua solita calma.
Meraviglioso.
Commentò quando ci vide, avanzò titubante verso il centro del cerchio.
Che mi dovete dire?
Chiese un po' impaurita.
Più correttamente, ti dobbiamo annunciare una cosa.
Le rispose Sam, fermandosi qualche secondo prima di proseguire per dare solennità al discorso.
Seris ti volevamo comunicare un ultimatum.
In questi ultimo periodo non ci sei mai stata e non è la prima volta, ti abbiamo già fatto un richiamo. Ci siamo stancati del tuo comportamento infantile. Tutti in questo branco hanno degli obblighi e responsabilità che rispettano, perché tu no?
Quindi, o questa volta prendi seriamente i tuoi doveri o sarai bandita dal branco, per sempre. Ultima possibilità.
Mi dispiace ricorrere a misure così drastiche, ma sono necessarie.

Tutto molto bello, ma considerate come non lo rispettassi questo ultimatum. Domani mi trasferisco a New York.

Cosa?
Fu il pensiero di molti di noi.
Già, meglio per tutti immagino.
Commentò Seris.
Oh...ad ogni modo, penso tu sappia che non devi raccontare assolutamente nessuno.

Si questo lo so.

Quindi ti consideri già bandita?

Si esattamente, non posso stare alle vostre regole, i miei genitori non capiscono e mi metterebbero in punizione di continuo.

Guarda che gran faccia tosta! Anche la madre di Embry non è a conoscenza del segreto, eppure non mi sembra che lui si assenti o si lamenti tanto delle sue condizioni!
Intervenni stizzita.
Voi non potete capire.

Invece capiamo benissimo, sei proprio una bambina. Accampi scuse per non venire, devi solo vergognarti.
Mi fece eco Leah; Seris indietreggiò di un passo a quelle parole.
Tutti abbiamo buone ragioni per non venire alle ronde e dormire, vivere una vita normale, se la mettiamo così! Non hai nessun diritto di giustificarti.
La rimproverò Jared.
E sai cosa? In fondo una ragazza depressa e che si lamenta senza nessun motivo non è una gran perdita.
Continuai io, quasi sibilandole la frase.
Iniziai a scendere dalla pila di tronchi avvicinandomi a lei, i denti scoperti e minacciosi.
Seris, in conseguenza a quello che hai dichiarato prima, sei bandita dalle terre da La Push, per sempre.
Annunciò Sam.
Vattene.
Incitò Leah.
Non sei più la benvenuta.
Al mio pensiero gli altri mi fecero eco, vidi la lupa indietreggiare spaventata, i suoi occhi che guizzavano da un lupo all'altro.
Abbiamo detto che te ne devi andare!
Ringhiai correndole contro con l'intento di azzannarla, quella quando mi vide avvicinarsi si voltò iniziando a correre, in uno dei suoi tipici scatti. Frenai quando la vide scappare, scioccando le fauci nell'aria.
Ruggì a pieni polmoni appiattendo le orecchie contro la testa.
E non tornare mai più!
La osservai rallentare mano a mano che allontanava, il sole iniziava a scendere e vidi una parte del suo corpo luccicare come fosse metallo. Probabilmente sarà stato dovuto al suo manto grigio, eppure sembra davvero un pezzo di metallo. Scossi il capo dandomi della stupida, tornando a voltarmi verso il branco.
E adesso siamo tredici.
Pensò Sam.
Meglio, quel quattordicesimo non era parte del branco.
Commentò Paul acido.

Oltrepassai la porta di casa sbadigliando, la giornata era ancora lunga e in quel momento volevo solo dormire.
"Ehi Clare siamo tornate!" Annunciai entrando in camera sua, con Farsy subito dietro di me.
"Ehi vecchie, novità?" Chiese la ragazza guardandoci.
"Si, parecchie."
"Forza spara Eley."
"Seris domani si trasferisce."
"Cavoli"
"E l'abbiamo bandita dal branco."
"Così bruschi? Poi dite di me."
"Continuava a dire che non riusciva a rispettare le nostre regole, quando in realtà l'unica difficoltà che ha è la sua pigrizia."
Clare rise.
"Inoltre credo di aver visto un riflesso metallico sul suo corpo." Aggrottai le sopracciglia riflettendo.
"Beh, ragazze vi svelo un segreto. Ho sempre pensato che Seris fosse un esperimento. Andiamo, è troppo piccola per essere un licantropo, ma anche troppo grossa per essere un lupo. Insomma la grandezza di uno dei lupi mannari di Shadowhunters! Ha quegli occhi da gatta, così innaturali. Si secondo me è un esperimento." Esclamò Clare.
"Tu leggi troppi libri fantasy." La rimproverò Farsy.
"Guarda che questa sarebbe fantascienza!" Rispose la bionda.
"Stessa cosa."
Clare sbuffò alzando gli occhi al cielo.
"Vabbè dai almeno tu sarai più felice e avremmo pace nel branco." Disse questa voltandosi verso di me.
"Direi che ce ne serve." Sospirò Farsy.
"Già." Le rispose Clare incupendosi, scivolò ancora di più sotto le coperte, coprendo così anche il mento.
"Dovremmo essere una famiglia, ma passiamo tutto il tempo a litigare. Forse siamo troppi."
Alzai le spalle senza sapere come rispondere.
"Ci sono famiglie numerose che comunque vanno d'accordo, forse siamo tutti troppo stressati e poco pazienti." Ipotizzai.
"Non vedo l'ora Victoria venga fatta fuori, mi piacerebbe parlare a tutti di questo fatto. Anche per la povera Leah, certo lei non migliora la sua posizione comportandosi in quel modo acido, ma vorrei gli altri provassero a comprenderla." Clare si passò una mano tra i capelli storcendo il labbro.
"Sbaglio o tieni molto a lei?" Le chiese Farsy.
"Si, è comunque mia amica, almeno dal mio punto di vista, inoltre la capisco molto bene."
"Si in effetti vi assomigliate, o almeno in passato le assomigliavi." Disse la castana annuendo come per confermare la sua riflessione.
"Confermo."
"Beh ad ogni modo, andate al lavoro o farete tardi."
"Va bene Mamma." Rispose Farsy facendo il saluto militare.
"Subito capo." Imitai a mia volta il saluto militare della mia amica, restammo in posizione per qualche secondo scoppiando poi a ridere.
"Congedo soldati...qualcuno mi ridia la mia libertà!" Sbuffo esasperata Clare.

Clare, Farsy ed Eley [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora