Nomadi mangia e fuggi

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P.O.V. Esterno
Farsy stava passeggiando tranquillamente per il territorio della riserva, nel mentre che svolgeva la ronda. Il terreno umidiccio aveva reso la parte inferiore delle sue zampe sporca di fango, in forte contrasto con il pelo bianchissimo della parte superiore del corpo. Gli occhi marroni della lupa guizzavano a destra e a sinistra analizzando il territorio in cerca di qualcosa di insolito, la coda stava bassa ondeggiando leggermente ad ogni passo.
Tutto a un tratto Farsy si irrigidì, tese i muscoli drizzando le orecchie, mentre il fiato caldo emanato dalle narici creava una piccola nube intorno al muso.
Un ringhio gelido si propagò tra gli alberi, aveva fiutato odore di vampiro e la traccia era anche molto fresca. Senza perdere tempo ululò per avvertire il branco e iniziò la sua corsa seguendo la scia odorosa del succhiasangue.
Pochi minuti di corsa e raggiunse il vampiro che aveva fiutato, era un maschio alto e abbastanza muscoloso. I capelli nerissimi gli ricadevano lunghi sulle spalle, indossava una divisa militare sgualcita e degli scarponi neri sporchi di fango. Sul capo portava un cappello verde scuro che copriva in parte gli occhi rosso sangue, mentre il resto del volto era pallidissimo e contratto in un espressione feroce.
"Povero piccolo, chi si aspettava che sarebbe diventato la mia cena?"
Il vampiro si rivolse ridacchiando al ragazzo ricciolo che lo guardava spaventato e confuso, i vestiti da trekking erano sporchi di terra mentre la fronte era impelagata di sudore.
Farsy riconobbe subito a chi appartenesse la chioma ricciola, era Mirko, il ragazzo appena arrivato a Forks e con cui la ragazza aveva il turno di lavoro nel weekend.
Probabilmente la concentrazione nella caccia non aveva fatto notare al vampiro la presenza della lupa, che approfittò di ciò balzando sulla creatura e azzannandola alla spalla.
Il succhiasangue cadde a terra e urlò di dolore, l'effetto sorpresa durò poco però.
Farsy ricevette un pugno sul costato che la fece guaire per il dolore, ma riuscì comunque a mantenere la concentrazione azzannando la testa del vampiro e scuotendola con forza fino a farla staccare dal collo, creando un suono simile a quello che si fa quando si rompe un diamante.
La lupa balzò indietro e lanciò via la testa del vampiro, voltandosi verso Mirko che aveva assisto a tutta la scena con gli occhi sgranati.
Gli occhi marroni dei due si incontrarono e l'umano rimase stupito dall'intelligenza che trasmettevano quelli della lupa bianca, dopo qualche minuto di silenzio post shock, inconsciamente allungò la mano verso quest'ultima, che si avvicinò di un altro passo per potergli permettere di carezzarla.
Il ragazzo accennò un sorriso, stupito sia dalla morbidezza del pelo sia dallo strano e amichevole atteggiamento che stava tenendo la lupa con lui, nonostante avesse appena ucciso una "persona" davanti ai suoi occhi.
"Wow..." Riuscì solo a dire mentre passava la mano nella folta e caldissima peluria bianca di Farsy.
Quando la lupa si allontanò da Mirko, quest'ultimo si accorse che il cadavere era scomparso e non che c'era una minima traccia di sangue.
"Ma non c'è punto..." La frase del ragazzo fu interrotta dall'arrivo di un altro lupo, questa volta nero e con dei penetranti occhi azzurro-blu che lo stavano fissando freddamente. Mentre Farsy aveva un aspetto più fine con i suoi lineamenti delicati e armoniosi, Clare -si perché era lei la lupa appena arrivata- incuteva timore. Le spalle erano abbastanza larghe che presentavano una cicatrice nella parte destra, resa visibile solo dallo spostamento del pelo da parte del vento, il collo era possente e muscoloso, i canini bianchi leggermente scoperti non le davano esattamente un aspetto dolce.
Il ragazzo indietreggio di qualche passo, mentre Farsy si voltò verso la lupa nera e la guardò negli occhi. Le due stettero così per qualche minuto prima, che Clare si voltasse camminando verso la foresta buia. La lupa bianca seguì a ruota l'amica, dopo qualche passo però si voltò verso il ragazzo e fece per ritornare da lui, ma Clare la richiamò con un lieve ringhio e così rinunciò alle sue intenzioni iniziali entrando al trotto nella foresta.
Dopo qualche minuto dalla scomparsa delle lupe alla propria vista, il ragazzo si pulì i pantaloni dalla terra e andò di corsa verso la propria macchina. Durante il viaggio di ritorno continuava a voltarsi indietro, nel timore di rincontrare un umano come quello che lo aveva attaccato, in più si domandava la natura di quello strano essere. Come era possibile subire una lacerazione del genere senza perdere punto sangue? Perché i suoi occhi erano rossi? Perché parlava di cena?
Dopo circa venti minuti di corsa -alternata ad una camminata veloce- Mirko raggiunse la propria auto, estrasse le chiavi ed entrò nell'abitacolo partendo velocemente verso la volta di Forks.
"Ok, mai più escursioni." Si ripeté il ricciolo mentre entrava in città.
P.O.V. Clare
"Bruciamo solo la testa, il resto lo  portiamo agli altri così imparano la forza necessaria per mordere durante una battaglia."
"Sul serio vuoi portargli la carcassa di un vampiro per addestrarli?"
"Si, ne hanno bisogno. Scommetto che non hanno mai ucciso un vampiro fino ad ora, voglio che arrivino preparati al loro primo scontro."
"Agli ordini generale." Farsy fece il saluto militare.
"Non siamo più nella guerra civile." Le scoccai un'occhiataccia per farle capire di non entrare nell'argomento.
"Scusami, tasto dolente." La ragazza mi guardò un po' dispiaciuta.
"Fa nulla." Sospirai e inizia ad accendere un fuoco per bruciare la testa di quell'essere.
Non aspettai neanche diventasse cenere e mi trasformai caricandomi il vampiro sul dorso.
Farsy si trasformò a sua volta iniziando a correre la mio fianco, la tipica puzza di vampiro mi inondava le narici. Cercai di non farci caso per evitare di vomitare, ma mi rimaneva comunque difficile visto che ce lo avevo addosso.
In pochi minuti arrivammo alla casa di Emily, così che finalmente mi potei scaricare il corpo del vampiro dal dorso. Ritornai umana e accompagnata da Farsy -che ovviamente era anch'essa nella sua forma di umana- andai verso casa di Emily.
Dall'abitazione in legno uscirono Jared, Sam e Paul.
"Buongiorno ragazze." Ci salutò Jared, mentre Sam si limitò ad un cenno del capo accompagnato da un borbottato "ciao".
Invece Paul salutò Farsy anch'esso con un cenno del capo, per poi dirigersi verso di me scoccandomi un bacio sulla fronte che mi fece arrossire.
"Ehi Clare." Mi sorrise dolcemente mentre diceva a bassa voce quelle parole.
"Ehi Mega Fusto." Ridacchiai ricambiando il sorriso.
"Finito?" Jared rise alzando gli occhi al cielo.
"Siete peggio di me e Kim."
"Sempre il solito." Sospirai scuotendo il capo.
"Comunque, vi volevo dire una cosa che molto probabilmente non vi piacerà."
Intervenni mentre i tre ragazzi mi guardarono interrogativi.
"Prima io e Farsy abbiamo trovato un vampiro che stava cacciando nel nostro territorio, lo abbiamo ucciso e bruciato... anche se non totalmente, vi abbiamo portato il corpo così che possiate capire quanta forza mettere nel morso quando attaccherete un vampiro."
Mi guardavano sbigottiti, poi Sam prese parola.
"Anche se non vi avevo autorizzate a portare un mostro di quel genere vicino a casa di Emily, trovo che il vostro gesto sia stato fatto per fini utilitari. La prossima volta però chiedete anche a me magari, rimango pur sempre il vostro Alpha." Aveva uno sguardo abbastanza severo, ma la voce era comunque tranquilla.
"Va bene capo, faremo come lei dice." Farsy ridacchiò alzando le braccia al cielo.
"Forza vi mostro dove si trova la Bestia." Feci cenno di seguirmi mentre i tre si trasformavano; appena intravidero il cadavere i lupi fecero delle smorfie schifate a eccezione di Sam che rimase serio.
Uno alla volta presero un arto del vampiro e lo staccarono, lanciandolo qualche metro più in là. Dopo aver svolto questa operazione ritornarono umani e mi aiutarono a bruciare i resti.
Arrivò anche Eley , a cui spiegammo ciò che era successo e che poi ritornò con Farsy a casa.
Jared invece andò da Kim, mentre Sam rimase a fare compagnia ad Emily.
Così rimanemmo io e Paul da soli, al solito.
"Ehm Clare una cosa."
"Si?" Mi voltai verso di lui.
"Ti andrebbe di conoscere mia madre questa sera?"
"Oh,cioè come tua fidanzata ufficiale...g-giusto? No...cioè si...insomma...va bene." Mi imbarazzava e mi spaventava il fatto di dover conoscere sua madre, avevo paura di non piacerle. Sapevo che a Paul non sarebbe importato più di tanto, aveva l'Imprinting con me e sebbene l'opinione della madre fosse di rilievo esso aveva un'influenza maggiore su di lui, ma comunque non mi piaceva l'idea di un fidanzamento contro le volontà del genitore.
"Ehi tranquilla, so già di cosa hai paura ma stai certa che ti adorerà. Ok?" Mi sorrise rassicurante e io annuì debolmente.
Nonostante fossero passate due settimane dal nostro primo bacio, ancora molto gesti di affetto erano per me nuovi e mi mettevano in imbarazzo. Ciò non toglie che fossero molto piacevoli.
"Ti va di fare un giro in città?"
"Si dai." Sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia, lasciandolo lievemente stupito dal mio gesto.
Paul mi prese per mano intrecciando le dita con le mie, arrossì e mi morsi il labbro abbassando lo sguardo. Il ragazzo ridacchiò e così, mano nella mano ci avviammo verso la Push.
Spazio autrice
NON MI AMMAZZATE PLEAS <3
Sorry sorrry Sorry se non ho aggiornato, comunque spero vi piaccia il capitolo ^^
Alla prossima :D tvb care/cari ;P

Clare, Farsy ed Eley [in revisione]Where stories live. Discover now