Dai che ce la fai Embry

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P.O.V. Clare
In tutto questo mi chiedo perché doveva essere proprio Paul a provocare Embry per farlo trasformare, non poteva essere Jared? O Sam?no eh? Proprio il mio ragazzo?
Eravamo nella foresta al confine con La Push, tutto il branco al completo -persino Seris con le sue inquietanti pupille da gatto, che non so ancora come faccia ad averle- e stavamo cercando di far trasformare Embry per evitare che questa "sua prima volta" avvenisse in luoghi pubblici, creando un generale scompiglio.
Il lupo bianco e nero stava per scagliarsi contro il moro, nessuno aveva dei riflessi tali da reagire in tempo, così feci un balzo trasformandomi in aria. Il mio peso e la forza dell'impatto fecero cadere a terra il lupo, nel mentre lo azzannai sul collo stringendo la presa. Embry guaì e sentì i suoi pensieri in un misto tra il terrore e la rabbia, mollai la presa ed indietreggiai scoprendo i denti fino alle gengive.
Il mio aspetto minaccioso però non riuscì a fermare la rabbia del licantropo novizio, che si rialzò e si preparò per scagliarsi contro di me, gli assestai una forte zampata sul muso lasciandogli il segno degli artigli -ovviamente non usai tutto il mio potenziale o gli avrei fatto, davvero, davvero male-, ruggì a pieni polmoni stagliandomi sopra di lui ringhiante. Il lupo uggiolò e fece una specie di inchino, segno di sottomissione, smisi di ringhiare e scrollai il muso per poi tornare umana.
Sam mi guardava allibito, aveva intuito visto la mia grande stazza che avevo del sangue Alpha nelle vene, ma era della serie "come cavolo hai fatto" e ciò mi fece ridere.
"Ma non ero io che dovevo salvare te?" Intervenne Paul scrollandosi la terra di dosso.
"Nah, so badare a me stessa principessina." Ridacchiai facendogli l'occhiolino.
Alzò gli occhi al cielo e mi cinse le spalle con un braccio, nel mentre che Sam procedeva con "le pratiche" che si fanno quando un licantropo si trasforma.
Adesso arriva il bello...deve tornare umano.
Dopo diversi tentativi il ragazzo riuscì a tornare umano, mi guardava ancora inquieto dopo l'episodio di prima.
Che impari fin da subito con chi ha a che fare.
Tutti tornammo a casa, tranne Farsy ed Eley che rimasero a fare la ronda in caso di eventuali apparizioni della rossa, io e Paul ci avviammo verso casa mia a passo tranquillo.
Appena arrivati presi una decisione e quando scelgo di fare una cosa mi ci butto a capo fitto, non mi sarei tirata indietro a metà, lui era stato sempre così sincero e disponibile...doveva sapere la verità.
"Paul ti devo dire una cosa."
"Si?" Il suo sguardo era evidentemente preoccupato.
Presi un profondo respiro e poi parlai.
"Io ho più anni di quelli che dimostro."
"Sarebbe a dire?" Inarcò un sopracciglio confuso.
"Sai bene che noi licantropi possiamo essere immortali se ci trasformiamo ogni giorno." Il moro annuì.
"Bene, non sono invecchiata grazie a questa capacità, io non sono di questa epoca. Sono nata duecento anni fa, vengo da un villaggio ormai distrutto, un sottogruppo dell'originale, ovvero quello da cui vieni tu." Il ragazzo sbatté più volte le palpebre.
"Quindi mi stai dicendo che sei nata prima della guerra civile, pio meno lo stesso periodo di Jasper."
"Esatto."
"Sa un po' di pedofilia...però, sinceramente, avevo pensato fosse qualcosa di peggiore....cioè, è strano, ma sai che non smetterò mai di amarti...prima o poi ci farò l'abitudine, penso. Un po' come il fatto che sei più alta di me quando sei trasformata."
Accennai un sorriso e lo abbracciai.
"Grazie."
"Di nulla piccola." Mi baciò sulla fronte e mi strinse a se.
Ma come ho fatto a meritarlo?
Rimanemmo lì abbracciati per diversi minuti, poi ci staccammo e ci sedemmo sul divano.
"Ma quindi sei figlia di un Alpha?"
"Esatto, ho più sangue Alpha persino di Jacob." Ridacchiai.
"Quindi teoricamente potresti sopraffare Sam."
Annuì.
"È sempre più difficile sopportare i suoi ordini per me."
"Capisco, ma prima diciamo...quasi non sembrava, in un certo senso."
"Diciamo che avevo messo da parte il mio passato, come quando lasci un vecchio oggetto nel cassetto, poi un evento me lo ha fatto ricordare."
Forse è troppo presto per dirgli anche di lui, ha già troppe cose da metabolizzare. Devo dargli tempo.
"Sei così complicata." Ridacchiò. "Ma ti amo anche per questo."
Lo baciai dolcemente.
"Film?"
"Ci sto."
"Commedia?"
"Si dai che ho voglia di farmi quattro risate."
Sorrisi e inserì il disco facendo partire il Film e sedendomi accanto a Paul sul divano.
P.O.V. Paul
E così il mio imprinting è più vecchio di me, mi chiedo se lassù non abbiano sbagliato i sessi, tra i due sembro quasi io la femmina. Se fossimo in un film starei su una torre con un parrucca bionda e arriverebbe Clare su un cavallo bianco a salvarmi.
Pff, non esageriamo. Fino a questo punto spero di no.
Tutti sapevano benissimo che quella ragazza, o meglio quella Donna, sapeva badare a se stessa e sapeva prendersi cura degli altri, ma mi sentivo comunque in dovere di proteggerla.
Da quando la avevo incontrata non aveva mai pianto o non si era mai sfogata, le uniche volte in cui si era arrabbiata si era calmata da sola e non aveva attaccato. Mi chiedo cosa sarebbe capace di fare se perdesse il controllo. Tutti oggi avevamo visto la facilità con cui aveva sottomesso Embry e non aveva neanche usato tutto il suo potenziale. Sarebbe servito praticamente tutto il branco per placarla, nella speranza che non uccidesse nessuno. Anche se dubito che sarebbe psicologicamente capace di togliere la vita a qualcheduno di noi, per quanto fuori controllo.
Feci un lieve sospiro e guardai il viso perfetto di Clare, Dio se era bella e quanto era complicata. La amavo anche per questo, era tutta una scoperta e più cose conoscevo di lei più l'imprinting si faceva forte. Le accarezzai i lunghi capelli biondi e lei rivolse lo sguardo verso di me arrossendo leggermente, un altro aspetto che adoravo di lei: la timidezza. Solitamente era abbastanza spigliata, ma in questi piccoli gesti di affetto rimaneva sorpresa e arrossiva, sembrava così innocente con le guance rosse.
La baciai e lei contraccambiò, mi cinse il collo con le braccia e mi misi sopra di lei tenendole una mano sul fianco, mentre con l'altra mi reggevo per non schiacciarla, il tutto continuando a baciarla.
Avevamo proposto un film? Bene, avevamo perso completamente il filo della trama e ci accorgemmo solo dopo diverso tempo che la pellicola era terminata.
"Ops." Risi insieme a lei e ci alzammo per togliere il cd.
"Rimani a cena?" Mi chiese Clare ad un certo punto mentre eravamo seduti sul divano.
"Avverto mia madre, comunque si, va bene."
Telefonai a quest'ultima e la avvertì che sarei rimasto a cena dalla mia ragazza. Finita la chiamata guardai la bionda e le sorrisi furbo.
"Che c'è?" Mi guardò ridacchiando.
"Nulla, pensavo a cosa fare prima che arrivino le altre."
Si avvicinò mordendomi il labbro.
"Attenta a non provarmi." E iniziammo di nuovo a baciarci.

Clare, Farsy ed Eley [in revisione]Where stories live. Discover now