so che è tesa almeno quanto me, adesso.

- e allora perché hai spento? -

- perché, ugh, non mi va di ascoltare la musica adesso. -

decido di non aprire più il discorso per il resto del viaggio.

una volta arrivati davanti a casa di mia madre è appena pomeriggio, ma il cielo è così cupo da sembrare notte. in realtà fa anche più freddo che a stratford, e vedo scarlett farsi piccola piccola nel suo vestitino rosso. appena suono il campanello di mia madre, la porta si apre, come se lei fosse rimasta ad aspettarci dietro la porta da stamattina.

- eccovi qui! ci avete messo tanto! -

mi abbraccia prima ancora che io abbia il tempo di aprire bocca e salutarla. madri.

- sì, beh, c'era un po' di traffico verso toronto. -

- uh, lì c'è sempre traffico. -

si stacca da me per voltarsi verso scar.

- tesoro! da quanto tempo non ci vediamo? oh mio dio, sei diventata così una bella ragazza. -

ah mamma, se solo sapessi.

- grazie, pattie, ma anche tu sei sempre bellissima. -

mia madre ruota gli occhi, gesticolando in modo teatrale.

- ugh, smettila di lusingarmi. -

ci fa entrare in casa e solo adesso scar porge a mia madre il regalo che le ha portato.

- ti ho preparato una torta alle fragole, ho saputo che l'ultima volta ti era piaciuta molto. -

dice, e mi affretto ad aggiungere:

- le ho detto che non era necessario, ma sai quanto è testarda. -

mia madre sorride e prende la torta dalle mani di scar.

- oh, sei sempre così cara. ma davvero, non era necessario. -

- beh, è una scusa per preparare dolci senza che mia madre mi conti le calorie. -

anche scar sorride ampiamente, mostrando le fossette sulle guance. è così carina.

- bene, allora immagino che dovremmo mangiarla. preparo del thé e sono subito da voi. -

anche stare seduti nel salotto di mia madre sembra metterci a disagio, tanto che negli ultimi dieci minuti non abbiamo aperto bocca. odio questa situazione, perché io e scar siamo sempre stati aperti al 100% l'uno con l'altra, e adesso.. a malapena riesco a guardarla, e solo per un ballo poco decente.

- ecco qui. cosa c'è di meglio di una torta di fragole con del thè? -

sono felice che mia madre sia tornata dalla cucina, almeno non devo sopportare il suono del silenzio.

- niente, soprattuto se la torta l'ha fatta scar. -

dico lanciandole uno sguardo, e lei arrossisce. si riprende subito, comunque, e sorride sotto i baffi.

- mi loda solo per il cibo gratis. -

sussurra verso mia madre, facendo sì che io la senta bene. ruoto gli occhi... beh, ha ragione.

- oh, suo padre era identico. non mi sorprende. -

risponde mia madre mentre versa il thé.

- allora, scar, raccontami: sai se c'è una donna nella vita di mio figlio? -

per poco non rischio di strozzarmi con la mia fetta di torta alla domanda di mia madre.

- lui non mi dice mai niente. -

mia madre mi lancia un'occhiata furba, consapevole che non sta facendo altro che mettermi in imbarazzo. tanto per cambiare.

guardo scar, e anche lei mi sta guardando, mentre si domanda cosa dire. faccio l'indifferente e abbasso gli occhi.

- in realtà, nemmeno a me parla molto di questo genere di cose. -

risponde scarlett. suona quasi come una frecciatina.

- allora, justin, c'è una donna nella tua vita? -

mi chiede quindi la ragazza con tono sarcastico. dio, sì, sei tu. sei solo tu.

quando non mi affretto a rispondere cala il silenzio, e appena alzo lo sguardo, trovo quattro occhi che mi studiano attentamente, così attentamente da farmi rabbrividire.

- che c'è? no. non c'è nessuna donna. -

dico infastidito e scrollando le spalle.

- sei sicuro, tesoro? guarda che non ci sarebbe niente di male, sei grande e.. -

- mamma, davvero, tu sei la sola donna della mia vita. -

la liquido. lo so, è tutto molto triste.

- io e scarlett, vuoi dire. -

conclude mamma. scar deglutisce.

- sì, mamma. tu e.. scarlett. -

guardo la ragazza con la coda dell'occhio per vedere la sua reazione, e lei sta sorridendo timidamente mentre abbassa lo sguardo. forse non è così triste, non tutto, almeno.

- bene. comunque, tu che mi dici, scar? -

adesso è lei a guardarsi intorno per vedere me e mia madre con gli occhi fissi su di lei.

- io? -

adesso sono io ad abbassare lo sguardo. non tirare fuori quel discorso, non tirare fuori quel discorso, non..

- ma sì, cara, tu. ci sarà sicuramente qualche bel ragazzo che ti fa la corte, no? -

e ti pareva.

- oh mio dio, mamma, nessuno dice più "fare la corte". -

- beh, scusami se sono vecchia. -

scarlett ridacchia.

- beh, in realtà.. ci sarebbe un ragazzo. -

sento un vuoto allo stomaco appena lo dice. non si sforza nemmeno di negarlo.

- aw, veramente? e dimmi, come è? -

- lui è... è carino. davvero davvero carino. -

deglutisco, anche se a fatica. adesso nemmeno la torta di scar è appetitosa.

- ah, lo sapevo! parlami di lui, coraggio, non fare la timida. -

e come se non bastatte mia madre gira il dito nella piaga. alzo gli occhi.

- dio, mamma, non la stressare. -

mi lamento. magari cambiare argomento mi farà sentire meno di merda.

- no, tranquillo.. non fa niente. -

e ti pareva, di nuovo.

- si chiama aaron. siamo usciti una volta sola, per adesso.. -

per adesso?

- lui è.. un vero tesoro. già. è un bravo ragazzo. -

abbassa lo sguardo, ma posso vederla sorridere debolmente. mi sento di merda per odiare il fatto che lei sia felice con lui, ma non posso controllare i miei sentimenti. se potessi, di certo non avrei scelto di farmi venire una cotta per la mia sorellastra.

 se potessi, di certo non avrei scelto di farmi venire una cotta per la mia sorellastra

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⏰ Last updated: Aug 09, 2017 ⏰

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