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scarlett.
sento la tv accesa in soggiorno, dove mia madre e jeremy la stanno guardando. lui è rientrato da poco dal lavoro, e mamma ha passato la giornata a fare spesa e sistemare la casa. sono esausti, per questo tocca a me e justin sparecchiare la tavola e lavare i piatti.
nessuno dei due è entusiasta all'idea, ma oggi è il nostro turno e non possiamo lamentarci.
- poi posso prendere in prestito il tuo caricatore? -
mi dice, strofinando una spugna bagnata su una padella.
- non ne hai ancora comprato uno nuovo? -
rispondo quindi, scocciata.
- non ne ho avuto tempo. dai, scar. -
- sono passati, quanti, tre giorni? e tu non hai avuto dieci minuti per passare in negozio. -
- sono un uomo impegnato, io. -
ruoto gli occhi. tanto so che non vale la pena perdere tempo in queste discussioni, troverà sempre il modo di uscirne vincitore. perciò, appena finito di riordinare la cucina gli lascio prendere - di nuovo - il mio caricatore. lo seguo nella sua stanza per una partita ai videogiochi e mentre siamo seduti sul suo letto a giocare sento il cellulare vibrarmi per segnalare un sms. dai sospetti che ho su chi possa essere il mittente del messaggio, mollo al volo il controller e mi affretto a rispondere.
- chi è? -
chiede justin, insospettito dalla mia fretta. non sono una che risponde al telefono tanto velocemente.
- aaron coleman. -
- e perché aaron coleman ti scrive? -
- esco con lui questo sabato. -
dico, sorridendo sotto i baffi. già. alla fine ho deciso di accettare, sotto consiglio di cass e tommy. in effetti, un'uscita innocente non credo provocherà conseguenze disastrose, nemmeno se è con il ragazzo più ricercato della scuola.
- che cazzo? -
sbotta justin. senza nemmeno preoccuparmi di guarlarlo, leggo il messaggio di aaron per rispondere il prima possibile.
"tutto confermato per sabato?"
"yup. sempre che tu non abbia cambiato idea."
- scar, ma ti sei bevuta il cervello? -
poso il telefono sulle gambe e riprendo a giocare, nonostante justin abbia abbandonato il gioco, lasciandomi segnare un punto senza alcuno sforzo.
- che male c'è? è carino. -
- non è lo stesso aaron coleman del sindacato studentesco? -
