Chiarimento parte due

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-perché mi chiedi questo?-

Alan mi guardava dritto negli occhi. Senza parlare. Voleva la risposta alla sua domanda. Non avrebbe ceduto.

-si, un'altra persona.-
-lena, dimmi di preciso, dove?-
-sul petto, dalla parte del cuore.-

Scoppiai a piangere. Ma perché lo voleva sapere? Perché mi faceva domande precise?
Alla mia reazione mi strinse forte a se. Talmente piangevo forte, singhiozzavo come i bambini piccoli.
Cercava di rassicurarmi dandomi piccoli baci sulla testa. Mi sentivo stanca, esausta, e anche lui sapeva che non potevo agitarmi così.

-ti va di metterti a letto a riposare?-
-no, Alan non riuscirei a dormire.-
-vediamo un'altro film?-
-ok-

Ci accomodammo nuovamente sul divano, vicini, mi appoggiai al suo petto. A tenermi compagnia il battito del suo cuore, che era un po' più accelerato del normale. Optai per vedere ghost. Sicuramente, avrei dovuto scegliere qualcos'altro, ma più mi sentivo triste, più sceglievo film tristi, era sempre stato così, fin da piccola.

-decisamente film allegro, acidella.-

Lo guardai storta. Anche se sapevo che si comportava così, per farmi ridere.

-dottore, si vede che non capisci niente di film. Questo film è un must della storia.-
-se lo dici tu acidella, lo guarderò solo per la protagonista, che non è niente male.-

Feci finta di essere offesa, e di allontanarmi, ma lui, con una forza incredibile, mi riabbracciò tenendomi stretta.

A metà del film, dopo aver versato litri di lacrime, presi coraggio.

-il mio fidanzato-
-come? Non ho capito lena.-

Il mio sguardo era fisso sullo schermo. Non avevo il coraggio di guardarlo e raccontare la mia favola con Mark.

-quel tatuaggio, lo abbiamo fatto insieme.-

Non fiatava, c'era solo il sottofondo del film che spezzava quei minuti di silenzio che si era venuto a creare.

-da quanto tempo vi siete lasciati?-
-non ci siamo lasciati.-
-e cosa è successo?-

Il mio cuore martellava. Era arrivato il momento della verità. Il momento in cui avrei scoperto tutte le carte. Era arrivato il momento di aprirmi ad Alan.

-è morto-

Lo dissi tutto d'un fiato.

-quando?-

Iniziò ad agitarsi, e si scostò da me. Sembrava volesse prendere aria.

-a dicembre, si trovava in scozia e..-

Non feci in tempo a finire, che lui si diresse in terrazza. Faceva avanti indietro. Sembrava un pazzo.

-cos'hai alan?-
-lena, hai una foto? Devo vedere una foto?-
- ma perché??-

Era furibondo. Non capivo il motivo. Era tutto inspiegabile. Io mi stavo aprendo, e lui mi ripagava così?

-lena per favore, ho bisogno di vedere una foto.-

Presi il cellulare, e trovai una foto di noi, abbracciati, davanti ad una casa al mare, che avevamo affittato un'estate.
Appena vide la foto, il suo sguardo si incupì, e le lacrime sgorgarono dai suoi occhi.

-oh lena, tu non puoi capire.-

Ma che stava succedendo?

With me foreverOnde as histórias ganham vida. Descobre agora