Capitolo 5

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I giorni seguenti passarono molto lentamente: Shana continuava a spiare Damon e Bonnie e ad annotare tutto quello che succedeva. Ma qualcosa era diverso.
L' incontro con Kai aveva cambiato il suo modo di agire perchè ora sapeva che lui la stava spiando e che probabilmente non avrebbe smesso fino a quando non fossero usciti da quella dimensione. Quello era il patto, più o meno.

"Che ne dici se adesso andiamo a fare la spesa?" chiese Bonnie a Damon.
"Certo Bon Bon! Andiamo a vedere se il supermercato è aperto!" ironizzò lui, ma la ragazza accennò solo un piccolo sorriso prima di tiragli un pugno amichevole sul braccio.
I due lasciarono la cucina e uscirono dalla villa Salvatore, ma Shana rimase lì immobile, lo sguardo perso nel vuoto.
"È il momento!" la voce di Kai era così piena di entusiasmo da far venire il voltatomaco.
"Lo so." si limitò a constatare la ragazza continuando a dargli le spalle.
"Oh andiamo! Siamo un passo più vicini dall'uscire da questo inferno! Dobbiamo solo far tornare i poteri a Bonnie." Shana non diede segno di vita. "Che c'è? Non vuoi far del male al piccolo Salvatore?"
In quel momento Shana venne colta da un impeto d'ira e urlò: "NO! Non è per quello!"
"E allora per cosa?"
"Ci saremmo potuti incontrare in questi giorni. Avremmo potuto parlare meglio del piano, di noi... di qualsiasi cosa, ma invece no! Tu hai preferito continuare il tuo gioco perverso e lasciare a me il lavoro sporco!" Si girò verso di lui e lo guardò negli occhi. "Tu mi stai solo usando per divertimento o per non so cosa, ma sappi che io non rinuncerò alla poss..."
"Adesso sei tu che stai diventando noiosa! Non ti sto usando nè ingnorando. E che c'è di male se mi piace guardarti mentre sei assorta nei tuoi pensieri? Senti, ho verificato di avere tutti i pezzi necessari per l'incantesimo e a un modo per chiederti se... be'... non so bene come funzionano queste cose... ma... ti andrebbe di cenare con me una di queste sere?"
Shana era basita.
"Voglio dire, va bene sia nel 1994 che nel 2013." fece il suo solito sorriso contagioso, che per una volta riuscì a coinvolgere le labbra e gli occhi di Shana.


Al supermercato Bonnie e Damon stavano chiacchierando di chissà cosa mentre prendevano vari oggetti e li mettevano nel carrello.
"Manca poco" constatò Shana. "Ti conviene andare ad attivare la giostrina."
"Lo so." Kai però non si mosse dalla sala controllo.
"Okay, lo ammetto: è un piano geniale..."
"Ora va meglio!" Il ragazzo se ne andò soddisfatto e non la sentì sussurrare le seguenti parole: "... se funziona."

Le telecamere di sorveglianza mostravano la corsia delle patatine. Bonnie si era accorta che mancava un pacchetto di una marca che loro non prendevano mai. Poi una musichetta, quella attivata da Kai, li fece correre all'esterno e Shana li seguì silenziosamente.
Rimase in disparte per alcuni minuti, lasciando che la strega e il vampiro facessero supposizioni sulla giostrina, su come l'auto di Damon fosse arrivata in quel parcheggio e sul fatto che quella dimensione fosse il suo l'inferno personale.

Ad un certo punto Damon si precipitò nuovamente all'interno dell'edificio, dicendo a Bonnie: "Devo bere."
Bourbon, pensò Shana sorridendo.

Bonnie era rimasta seduta nell'auto del suo amico, perplessa, e Shana ne approfittò per avvicinarsi.
"Chi potrà mai essere stato a portare la sua auto qui?" Esordì la ragazza con ironia, sedendosi sul sedile del passeggero.

Bonnie si girò di scatto verso di lei e rimase pietrificata.
"Stai bene, Bon Bon?"
"Non chiamarmi così!"
"Okay Bonnie. Non volevo farti arrabbiare."
"Chi sei?"
"Mi chiama Shana St. Jones."
"Sei tu che ci hai spiati..."
"Sì, e devo dire che tu e Damon non siete per niente noiosi a volte!

Bonnie scese dall'auto e sbattè la portiera. "Cosa vuoi da me?"
"Niente di che: vorrei solo che tu vedessi morire Damon."
Shana ghignò e scese anche lei dal veicolo.
"Cosa gli hai fatto?!" Strillò Bonnie.
"Torniamo dentro e lo vedrai."

La Bennett iniziò a correre e Shana le fu subito dietro.
Come previsto, Kai si trovava nella corsia degli alcolici e Damon era steso a terra, immerso in una pozza di alcol misto a verbena.


Kai, ignorando le due spettatrici, stava continuando il suo monologo: "Quale supermercato compra degli ombrelloni a maggio? Comunque, sono inesperto per quando riguarda i vampiri, ma per quello che ho capito, un pezzo di legno nel cuore dovrebbe bastare ad ucciderti."
Spezzò l'asta di un ombrellone e con il paletto ricavato infilzò la mano del vampiro agonizzante.
Bonnie urlò un potente "No" e fece un passo avanti, ma Shana la tranne per un polso.
Kai finalmente si accorse di loro e, riferendosi a Bonnie, disse:" Oh guarda, l'Inutile è qui. Hai provato a fare magie per mesi e non ci sei riuscita. Cosa vuoi fare? Fallire nel fare un incantesimo contro di me o Shana? È imbarazzante. Sono in imbarazzo per te."

Shana riusciva a sentire la rabbia e la frustrazione che stava provando quella ragazza, la quale stava fissando intensanente una candela lì vicino.
Poi accadde esattamente ciò che Kai e Shana si aspettavano: il cerino prese fuoco.
La strega a quel punto focalizzò l'attenzione su Shana e, pronunciando la parola "Motus", la gettò vicino a Kai, facendola atterrare scompostamente al suolo.
Damon corse via prima che Bonnie creasse un cerchio di fuoco intorno ai due ragazzi che li avevano spiati.

Prima che tutto diventasse buio, Shana sentì Bonnie dire:" Sono in imbarazzo per voi."

Invisique {Kai Parker} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora