Capitolo 13

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L'euforia inondò Shana come un'inaspettata onda anomala in una giornata tranquilla in spiaggia e un gran sorriso prese posto sulle sue labbra mentre Damon e Bonnie si accasciavano a terra, sofferenti e impotenti.

"Finalmente!" Esclamò Kai con un sorriso altrettanto grande.

La sensazione di potere però durò troppo poco, perché Shana stava già percependo l'incantesimo che si indeboliva ed era certa che in pochi secondi sarebbe svanito del tutto, perciò incitò Kai a sbrigarsi

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La sensazione di potere però durò troppo poco, perché Shana stava già percependo l'incantesimo che si indeboliva ed era certa che in pochi secondi sarebbe svanito del tutto, perciò incitò Kai a sbrigarsi.
Lo stregone non se lo fece ripetere due volte, fiondandosi su Damon e stringendogli con decisione una mano attorno al collo.
La magia che lasciava il corpo del vampiro emanava un bagliore rossastro che proseguiva attraverso il braccio di Kai.
Shana trovò quella scena estremamente attraente, anche se era stupita del gesto così istintivo quanto improvviso del ragazzo. Fino ad ora non si era dimostrato violento, anzi, era sembrato innocuo e ingegnoso, usando le sue parole come strumento per ottenere quello che voleva e occasionalmente come arma per ferire qualcuno.
Ripensandoci, Kai Parker non era poi così innocuo e Shana avrebbe compreso solo in seguito che il suo vero potere era la manipolazione e non la magia.

La voce di Kai la riportò alla realtà: "No, no, Bon bon, non se ne parla."
Shana percepì che anche lui stava usando l'incantesimo per paralizzare Damon e Bonnie, quindi lei mollò la presa magica e si mise al suo fianco, mentre i due ostaggi emanavano odio da tutti i pori.
"Ha provato a fare un incantesimo" la informò Parker "e così le ho chiuso la bocca!" Lo disse con gli occhi che gli brillavano di divertimento e Shana non poté fare a meno di ridere alla sua battuta.

Bonnie non fu contenta di essere stata scelta per farsi assorbire la magia perché cercò più volte di dimenarsi e di usare le mani per mandarle qualche maledizione, invano ovviamente. Shana al contrario si sentiva veramente viva per la prima volta da... Beh, da quando era morta. Sarebbe stato ancora più bello se Mitch e Ivy, i suoi migliori amici e amanti, fossero stati lì con lei a godersi la scena. A pensarci bene però loro non sarebbero rimasti a guardare e basta...
'Shana, li rivedrai molto presto. Non è il momento di fantasticare.' E così grazie a questa predica autoinflitta riportò la mente al presente.

Dopo che entrambi ebbero assorbito quanta più
magia possibile, era ora di trovare un modo per farsi insegnare il maledetto incantesimo prima dell'eclissi delle 12:28. C'era però ancora tempo per infierire un po' sulle uniche altre due persone al mondo.

"Ma guardatevi, vi siete fatti fregare da due Sifoni! Nel caso non aveste mai sentito questa parola, vi do una piccola nozione di vita soprannaturale: significa streghe o stregoni nati senza la capacità di generare la propria magia. Il lato positivo però è che possiamo sottrarla a qualsiasi cosa possegga anche un briocolo di potere, inclusi voi."

Damon e Bonnie erano ancora trattenuti a terra dall'incantesimo di Kai e avevano entrambi dei rivoli di sangue agli angoli della bocca, segno che erano stati privati di troppa essenza vitale, sopratutto nel caso di Damon, e che l'immobilizzazione forzata li stava portando molto vicini al cedimento.

Kai intervenne, rivolto esclusivamente a Shana: "A me quella parola non piace, anche se è comunque meglio di abominio."
"O anche di mostro..."
"In effetti hai ragione", convenne lui.
"Comunque, ritornando alla vostra ingenuità, mi spiazza come non siate stati minimamente curiosi di saperne di più su di noi."
Bonny fece un verso strozzato e provò a parlare, senza tuttavia emettere alcun suono.
"Purtroppo le tre domande su di me non sono bastate, anche se ti hanno portata a capire in parte chi sono. Ma in ogni caso, perché le hai fatte solo a me? Shana ti sembra irrilevante?"
Damon alzo gli occhi al cielo.
"A me pare che vi abbia dimostrato che non è così."
Kai si volse verso di la diretta interessata e ammiccò. Shana si sentì decisamente lusingata, tanto che un calore improvviso le pervase le guance e si diffuse fino a un punto vicino allo stomaco.

"Noi ci siamo fatti molte domande su di voi e, a dire il vero, sappiamo quasi tutto su di voi. Osservarvi per quattro mesi è stato piuttosto intrattenente!"
Il viso di Bonnie perse colore e quello del vampiro si contrasse in una smorfia.
"Già il solo fatto di essere in questo mondo prigione dà per scontato che sia successo qualcosa di importante prima del vostro arrivo, non tralasciando il fatto che comunque il passato di Shana e la città in cui è nata sono davvero... interessanti."

"Grazie Kai per questa introduzione da vincitrice del premio Oscar" rise Shana ricambiando lo sguardo del ragazzo.
Iniziava a fare caldo e l'ultima cosa che voleva era sudare, quindi si tosse la camicia se la legò in vita, rimanendo in canotta.
"Di niente Lady St Jones!"
"A parte gli scherzi, New Orleans è una città diversa dalle altre, anche se non sono sicura se sia un bene o un male..."

La reazione di Bonnie e Damon fu istantanea ed evidente, come quando una persona non amante del piccante mangia tre peperoncini in un boccone e le sue papille gustative vanno immediatamente in fiamme e iniziano a lacrimargli gli occhi. Loro avevano gli occhi strabuzzati e sembravano sconvolti, con il colorito del viso che diventava rossastro.
In quei quattro mesi Damon era sembrato un duro, qualcuno difficile da stupire o impressionare, eppure in quel momento era chiaramente turbato, se non addirittura spaventato.
I loro occhi poi si spostarono su Shana, con un chiaro intento indagatore che la rese ancora più curiosa di scoprire motivo di quel comportamento. Che problema avevano con New Orleans? Lei ne aveva molti con quella città, ma dubitava che fossero gli stessi di quei due.

Con un gesto della mano diretto verso il vampiro e la parola 'loquitur', Shana fece un incantesimo per permettere a Damon di parlare. Non scelse Bonnie per chiari motivi.

"Ti ha mandata Klaus?"
Shana non potè fare a meno di ridere al primo pensiero che le venne in mente e Kai rise con lei.

"Santa Klaus? Non sapevo si fosse trasferito a New Orleans!" "No" replicò secco Damon

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"Santa Klaus? Non sapevo si fosse trasferito a New Orleans!"
"No" replicò secco Damon. "Klaus Mikaelson."
La ragazza scosse la testa. "Mai sentito. Chiunque sia, deve essersi trasferito dopo la mia morte..."

Ivy e Mitch non le avevamo mai parlato di una certo Klaus Mikaelson nel periodo in cui lei era scappata dalla propria città natale per iniziare una nuova vita altrove, perciò doveva per forza essere successo dopo che i suoi fratelli l'avevamo uccisa e bruciata.

"E chi sarebbe questo Klaus?" Chiese Kai curioso.
"Uno dei vampiri originali."
Shana fece finta di riflettere, inclinando la testa a destra e toccandosi il mento con due dita. "Mmm... Okay, ci penserò più tardi. Adesso abbiamo due incantesimi da preparare e voi un sonnellino da fare."

"Cosa?" domandò Damon confusò.
"Presto capirai," gli sorrise lei. "Phasmatos Somnus."

Damon e Bonnie persero immediatamente coscienza, chiudendo gli occhi e rimanendo immobili. La scena era alquanto insolita e divertente perché erano in ginocchio, ancora paralizzati dall'incantesimo di Kai, l'unica cosa che li manteneva in quella posizione. Quando lui se ne rese conto, spezzò la paralisi e i due caddero a terra con un tonfo, Bonnie di lato su un braccio e Damon di faccia.

Bene.

Invisique {Kai Parker} Where stories live. Discover now