Capitolo 4

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L'auto sportiva nera superò a gran velocità il cartello che indicava il confine di Mystic Falls. All'interno del veicolo Kai non smetteva di parlare e di dire tutto quello che trovava interessante o intelligente del comportamento e delle azioni di Shana: "Sei stata proprio intelligente a scegliere una casa dall'altra parte della città rispetto a quella di Damon così loro non ti possono nè vedere nè sentire e poi prendere la verbena tutti i giorni… Quella sì che è stata un'idea vincente! Pensa che anche io ho iniziato a prenderla dopo aver visto che lo facevi anche tu e…"
"Ti prego, basta! Mi stai facendo venire mal di testa!" lo zittì Shana.
"Oddio, scusa! Sono quel tipo di ragazzo,vero? Quello che parla sempre e…"
"Esattamente." lo interruppe lei.
"Ok…"
Stettero in silenzio per qualche minuto, guardando fuori dal finestrino l'anonima fitta boscaglia illuminata dal solito sole delle dieci.
Il pomeriggio precedente Kai le aveva raccontato solo lo stretto indispensabile per convincerla ad aiutarlo e poi se ne era andato con la scusa di dover preparare alcune cose per il piccolo viaggio del giorno dopo. Lui le aveva spiegato che per uscire da quella dimensione era necessario che Bonnie riavesse i suoi poteri e per quello serviva tanta verbena. Il piano era piuttosto semplice, ma bastava una parola sbagliata o un movimento errato perché finisse male.
"Se proprio hai voglia di parlare… Dimmi perché non ti sei fatto vedere prima." esordì Shana guardandolo di sottecchi: Kai stava sorridendo in un modo così carino… Era così attraente mentre sorrideva, con quei suoi occhi dal colore indecifrabile che sembravano sempre volerla prendere in giro… Le sue labbra sembravano così… Ma che razza di pensieri erano quelli? Lui era l'esempio vivente di stalker ed era molto irritante. Non era il momento di pensare a certe cose!
"Volevo conoscervi meglio."
"Ora vorrei essere io a conoscere meglio te..."
"Per quello ci sarà tempo." disse Kai fermando la macchina e spegnendo il motore. "Ora dobbiamo raccogliere un po' di verbena!"

Scesero dalla macchina, presero le cesoie dai sedili posteriori e si guardarono attorno: erano nel bel mezzo della campagna, circondati da infiniti campi di verbena.
"Wow…" si lasciò sfuggire Shana. "Come hai fatto a trovarlo?"
"Beh... Ho viaggiato un po' in tutti questi anni." Kai si rabbuiò. "Che anno è nel mondo reale?"
"2013. Perché? Da quanto sei qui?"
"Dal 10 maggio 1994."
Shana era senza parole: non riusciva ad immaginare se stessa bloccata in una stupida dimensione del passato per diciannove anni, completamente sola. In quel momento capì perché Kai aveva sottolineato più volte il piacere di vederla in intimo o sotto la doccia e, ripensando alle sue parole, si sentì lusingata.
"Mi dispiace…" riuscì alla fine a dire.
"Non importa, tra qualche giorno sarà tutto finito."

Iniziarono a raccogliere i ramoscelli dai fiori viola e dopo qualche minuto Shana stava già sudando per via del sole cocente che riscaldava ogni cosa; perciò si arrotolò le maniche e si sbottonò la camicia rosa tenue che indossava, scoprendo così il reggiseno sportivo nero. Kai le lanciò uno sguardo d'ammirazione, o era desiderio quello che si leggeva nei suoi occhi? Shana gli sorrise compiaciuta e tornò a fare il suo lavoro.

 Kai le lanciò uno sguardo d'ammirazione, o era desiderio quello che si leggeva nei suoi occhi? Shana gli sorrise compiaciuta e tornò a fare il suo lavoro

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Dopo circa mezz'ora il bagagliaio dell'auto era pieno di fiori violacei e profumati e i due ragazzi erano pronti per tornare a Mystic Falls.
"Perché non la smetti di guardarmi le tette e inizi a guardare altrove?" lo punzecchiò tirandogli un leggero schiaffo sulla guancia. Lui ne approfittò per prenderle la mano e poi guardarla negli occhi.
"Così va meglio?"
"Sarebbe meglio se tu mi ridessi la mia mano e cominciassi a guidare." gli rispose sgarbatamente Shana cercando di nascondere i brividi che quel tocco le aveva generato.
"Ai suoi ordini, mia signora!" esclamò Kai sorridendo. Ai suoi ordini una cavolo, pensò Shana: fino a quel momento era stata lei a stare ai suoi ordini privi di ogni motivazione, e non il contrario.

Verso metà pomeriggio arrivarono al supermercato che Bonnie e Damon frequentavano sempre. Kai e Shana trasferirono la verbena dal bagagliaio ad un carrello ed andarono nel reparto alcolici.
"Devo nuovamente ringraziarti per le tue annotazioni: se non avessi scritto del bourbon, avremmo dovuto metterla in ogni singola bottiglia di questa corsia!" disse il ragazzo.
"Stai diventando noioso." gli fece notare lei aprendo una bottiglia.
"Ah sì?" Kai le si avvicinò pericolosamente al viso. " Così sono ancora noioso?"
"Sì." Il battito cardiaco di Shana iniziò ad accelerare. Lui era troppo vicino e sembrava avere intenzione di baciarla.
"E così?" chiese nuovamente, questa volta sfiorandole le labbra con le sue.
"No…" sussurrò lei senza fiato.
"Bene!" Kai le prese la bottiglia dalle mani e ne beve un sorso. Ma che problemi aveva?
Si stava di nuovo prendendo gioco di lei.

Angolo autrice:
Che sta succedendo? Kai continua a fare i suoi giochetti e Shana ci casca ogni volta, ma sarà sempre così? Avete capito il piano per far recuperare la magia a Bonnie?
Che ne pensate di questo capitolo? Troppo domande...
Xoxo J3ssica1390

Invisique {Kai Parker} Where stories live. Discover now