39)Il punto di non ritorno

545 25 2
                                    

Pov Nina
Mi si gelò il sangue nelle vene diedi un'ultimo sguardo all'infermiera e corsi spedita verso la porta lasciandomi però dietro un'angoscia mai provata prima. Spalancai la porta e mi diressi con passo svelto verso la direzione del corridoio mentre sentivo lo sguardo di Asia addosso e i passi delicati di Candice dietro di me.

Appena varcata l'ultima porta mi bloccai di scatto facendo bloccare di conseguenza Candice dietro di me. Vidi Ian che teneva per il collo Zayn contro la porta e gli intimava qualcosa che non riuscii bene a comprendere. Mi lanciai trai due e spinsi via Ian che stupito di vedermi indietreggiò di qualche passo e sbatte più volte le palpebre

 "nina togliti dobbiamo risolvere questa cosa una buona volta" disse con rabbia e astio e in quel momento non so bene spiegare cosa provai nei confronti dell'uomo che qualche anno fa era l'unico che poteva farmi provare certe emozioni, era un misto tra pena e ribrezzo... stava mettendo l'odio al primo posto lasciando che lo consumasse aveva messo la sua ostilità prima di me e soprattutto prima di Elena

"No ian...." degluitii e cercai dentro di me le forze per parlare che in realtà scarseggiavano ad esserci. Nella stanza reaccheggiava un silenzio assordante ma pieno di sguardi, Zayn mi guardava e si mordeva il labbro per poi schiarirsi la voce e guardarm negli occhi, gli basto uno sguardo per capire che era di troppo in quella situazione. "Io devo andare dalla piccola per cambiarle le flebo... bionda tu seguimi" disse rivolto a Candice poi mi passò a canto sfiorandomi intenzionalmente la mano ma non era un gesto con fine provocatorio o fatto con malizia, era solo un modo per darmi supporto ed essermi vicino ma fece subito scattare Ian che nel mentre era rimasto con lo sguardo fisso su di me.

"non. Toccarla" Ian scandì quelle due parole a denti stretti e nei suoi occhi color ghiaccio vidi una scintilla di rabbia che mi fece tremare di paura per qualche istante. Cercai di riprendermi velocemente e deglutendo mi scostai una fugace ciocca di capelli che era finita svogliatamente sul mio viso. Zayn guardò Ian e alzò le mani in segno di resa e con un tono leggermente sarcastico rispose "tranquillo eh" non disse altro e dopo aver rivolto un dolce sguardo a me si affretto a prendere il polso di Candice in una presa che non aveva intenzione di ferirla e la trascinò con se in un'altra stanza.

Guardai Ian e dopo un tempo che mi sembrò troppo mi decisi a parlare "tu... non puoi fare così" dissi con la voce leggermente inclinata e con un sorriso triste lo guardai squotendo leggermente la testa mentre la forte luce delle lampade sul soffitto trafiggevano i miei occhi mostrando maggiormente un velo di lacrime che li rivestiva. "così come Nina?" chiese con tono pacato non distogliendo neanche per un secondo lo sguardo dal mio.

Non potevo farcela, era troppo per me davvero troppo. Ero già distrutta per tutto quello che stava succedendo alla mia piccola Elena e il fare quello che stavo per fare ero consapevole mi avrebbe distrutto del tutto ma devo iniziare a ragionare maggiormente con la testa che con il cuore e ad Elena questa situazione tra me e Ian non fa bene, lei per adesso è la priorità. La priorità su tutto.

Si avvicinò a me cercando di sfiorarmi il braccio ma mi allontanai frettolosamente e sentendo di star per avere una crisi di nervi mi sedetti sulla sedia più vicina che trovai, mi presi il viso tra le mani e cercai di calmarmi.

Sentii i passi di Ian avvicinarsi cautamente a me e sedersi al mio fianco, mi prese e mi tirò a se poggiando il mento sulla mia testa mentre accarezzandomi il braccio cercava inutilmente di calmarmi. "sh.. sh.. piccola andrà tutto bene fidati di me" provava a consolarmi mentre nella stanza l'unica cosa che si sentivano erano i miei singhiozzi che invadevano quelle quattro mura. "n-no Ian!" lo allontanai brutalmente ,mi alzai di scatto da quella sedia, lo feci talmente bruscamente che per un attimo mi sentii mancare. Lo guardai con disappunto e mentre lui faceva un passo verso di me io ne facevo tre lontano da lui "Nina... ti prego, fidati di me risolveremo insie

me anche questa" dice con un tono leggermente seccato ma anche con un filo di preoccupazione.

Stavolta no. Stavolta non sarebbe andata così, avevo sopportato fin troppo e non ce la facevo più eravamo arrivati a un punto di non ritorno "no ian, stavolta no. Oddio ma... ma non te ne accorgi... Ian sei accecato dalla rabbia e dall'odio verso di Nikki e questo ti sta consumando!" urlai dando sfogo a tutta la rabbia e la frustrazione che avevo in corpo. Mi guardò indigniato e facendo una smorfia rispose "non è vero! Sono sempre io Nina l'uomo di cui ti sei innamorata anni fa... perché non mi riconosci cazzo!" imprecò e mi guardò con rammarico avvicinandosi a me per sfiorarmi il viso ma prima che la sua mano potesse venire a contatto con la mia pelle mi tirai indietro indignata. "No Ian.. di quell'uomo non è rimasto nulla e se guardo te negli occhi adesso" mi avvicinai a lui con uno sguardo freddo anche se inoltrato dalle lacrime e lo guardai attentamente stando a pochi centimetri da lui "vedo solo un estraneo" sputai fuori quelle parole come se fossero veleno puro e da come mi guardò Ian capii di aver colpito il punto giusto.

Cercai di allontanarmi da lui ma prima che potessi farlo mi prese dal polso e mi tirò contro il suo petto facendomi sbattere contro di esso "Ti prego Nina, ti supplico no smettere di lottare per noi p-erchè se tu smettessi di farlo allora si che non ci resterebbe nulla poter cui andare aventi... non fare che lei ci separi, ti prego" con le sue parole e con i suoi occhi lucidi di dolore mi stava quasi convincendo ma quando finni di ascoltare ogni sua singola parola lo allontanai bruscamente da me "è questo il punto mettere fine a noi non è colpa di Nikki ma colpa tua! Sei convinto che ogni persona che mi circondi che non siano gli amici di sempre siano una minaccia e questa cosa ti condiziona al punto da mettere in secondo piano non solo me ma anche nostra figlia che in questo momento sta lottando contro la vita e la morte!" urlai quelle ultime parole canalizzando tutta la frustrazione che avevo in corpo.

Passarono minuti di silenzio interminabili fatti da sguardi che volevano dire molto più di ciò che pensavamo "vuoi veramente che esca dalla tua vita? Vuoi veramente che esca dalla vita di nostra figlia?" si avvicino a me e mi accarezzò il viso facendo sfiorare le nostra labbra "vuoi veramente che tutto questo finisca?" una lacrima mi rugò il volto e senza pensarci due volte lo baciai intensamente

Nell'esatto momento che le nostre labbra si scontrarono fui percorsa da un brivido lunga tutta la spina dorsale, per la troppa passione fui costretta a indietreggiare fino al muro. Fù il bacio più intenso di tutta la mia vita ma aveva qualcosa diverso dagli altri, mentre le nostre lingue si incontravano dando inizio ad una danza frenetica non c'era solo passione e amore sentimenti che non mancavano mai tra di noi ma c'era anche altro... c'era anche odio, tristezza, dolore.... Quello non era un bacio qualunque, era un bacio d'addio e le lacrime che rigavano il mio viso me ne diedero la prova.

Ci staccammo dopo svariati minuti e riaprii gli occhi qualche istante dopo avevamo entrambi le labbra rosse e gonfie e gli occhi lucidi, mi guardò intensamente e restando a pochissimi centimetri dal mio viso mi accarezzò il labbro superiore col pollice "addio angelo mio..." sussurrò con un tono triste e lontano come se non stesse parlando a me ma più a se stesso.

Si allontanò da me e uscì dalla stanza e mentre seguii con lo sguardo la sua figura oltre i vetri fino a vederlo piano piano scomparire trai vecchi corridoi d'ospedale mi lasciai andare al muro fino al pavimento sentendo il mio cuore farsi sempre più piccolo a ogni passo che faceva lontano da me.

Ehiii

Ciao ragazzi come va? So di essere in ritardo -.-" scusatemi!!! Allora eccovi il capitolo abbastanza intenso direi e anche più lungo del solito :3 




Ho Il Tuo Nome Inciso Sul Cuore|| NianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora