37) la voce del pensiero

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Pov Ian
Subito dopo
Sono passati pochi attimi da quando afferrai il polso di Robin e da allora i presenti in quella stanza ci guardavano con fare incuriosito anche con un filo di preoccupazione, nella stanza reaccheggiava un silenzio straziante spezzato ogni tanto da qualche singhiozzo da parte di Candice. Paul dopo qualche attimo passa lo sguardo da me all'amica addolcendolo radicalmente,si avvicina a lei e la tira a se stringendola tra le sue braccia mentre tentava in un vano modo di rassicurarla.

Robin dopo pochi attimi si toglie dalla mia presa con fare autonomo e incrocia le braccia sotto al seno guardandomi con un'espressione corruciata "che vuoi ancora?" Rispondo senza esitazione senza lasciarmi intimorire dal suo sguardo accusatore, senza la paura che le parole che mi dirà mi faranno troppo male per poterle sopportare. "Sapere dov'è lei semplice" guardai Robin cercando di addolcire il mio sguardo "Robin fidati l'ultima cosa che vorrei fare nella vita è far soffrire Nina- mi passo una mano trai capelli con fare frustrato come solito mio- per dio! Sai quanti la amo, come puoi anche solo pensare che io la voglia far soffrire in qualche modo?!"

Continuava a guardarmi con aria di sfida gettando ogni tanto qualche rapida occhiata verso Candice che con le lacrime agli occhi si avvicina a noi due piazzandosi tra di noi "Basta così- ci intimidisce con tono severo ma spezzato da una leggera sfumatura di pianto, nel mentre con la coda dell'occhio potevo benissimo vedere che Paul si stava trattenendo dall'intervenire in difesa della bionda ma non mi curai troppo della sua reazione visto che ero concentrato su altro- entrambi, di certo litigare così non aiuterà Nina ola piccola, quindi Ian- si gira di scatto verso di me facendo volare leggermente al vento i soffici capelli biondi e leggermente mossi- se vuoi andare da lei fallo!- dice allargando le braccia e schermandomi un sorriso diciamo isterico- ma- fa una piccola pausa e mi punta un dito contro cercando di incutere una qualche sorta di timore ma a dire la verità a i miei occhi pareva solo che ridicola- se vengo a sapere che la tua presenza in questa struttura infastidisce in qualche modo Nina, io giuro che ti vengo a cercare... e...- si blocca in modo mezzo incazzato probabilmente non sapendo che altro aggiungere allora usa una frase per minacciarmi che è davvero la frase più scontata che potesse utilizzare- te la dovrai vedere con me! E ti assicuro che non sarà per nulla piacevole Ian" si allontana andando verso il letto credendo di aver messo un punto al discorso mentre io la osservavo con le braccia conserte e un sopracciglio alzato, "ti rendi conto che io sono il padre ed ho tutto il diritto, anzi il dovere di stare con lei e prendermi cura di entrambe no?" le dico con fare leggermente cantilenante.

Prima che Candice possa proferire parola vedo Robin scattare come una molla contro di me "No ora è troppo- Candice prova a calmarla ma quella testa calda di mia sorella non vuole sentire ragioni- no Candice ora è troppo, ora lui ascolterà tutto quello che ho da dirgli, tutto quello che tutti pensano ma nessuno ha le palle di dirgli- si ferma un attimo mentre io non riesco a staccare lo sguardo da lei aspettando che continui- tu non hai nessun diritto ian, nessuno, tu hai perso ogni minimo diritto mettendoti quella cazzo di fede al dito e fidati che questo tutti lo pensiamo, sei solo uno stronzo che pretende di avere tutto quando e come lo vuole che però non dà nulla in cambio, e se quella povera donna ingenua di Nina ancora non ti ha mandato a quel paese è perché ti ama e sei il padre di sua figlia, povera lei ancora dentro di se nutre la speranza che tu seriamente riesca a mettere tutto a posto. E anche se ti mandasse a fanculo nessuno le andrebbe contro perché notizia dell'ultima ora fratellino ne ha tutte le ragioni!- mi urla contro ridendo in modo mezzo isterico facendomi deglutire- mentre lei aveva bisogno di te Ian tu dov'eri?! Eh?! Dov'eri?! Ma con la tua mogliettina ovviamente con quella gatta morta alla quale non sei in grado di tenere a bada. E indovina un po' con lei chi c'era?! Zayn! Forse è seriamente arrivato il momento che lasci campo libero a qualcuno che a Nina può seriamente renderla felice perchè parliamoci chiaro non ci fai caso che lui per Nina c'è sempre? Credo che lui seriamente riuscirebbe ad adempiere a tutti quei privilegi come padre e come compagno che a te sono stati serviti su un piatto d'argento mentre lui se li sta guadagnando tanto accanto a Nina e asciugandole ogni singola lacrima e facendosi in quattro per far sopravvivere la piccola Elena-in quel momento sentii una rabbia disumana montarmi dentro, ma non era tanto la rabbia ma per lo più la gelosia. La mia Nina tra le mani di quel viscido verme, ma una cosa era certa... che appena me lo sarei trovato davanti avrebbe pagato tutto questo, lei è mia e solo mia... mentre parla inizia ad usare un tono calmo e pacato quasi alla fine della frase -forse dovresti iniziare a considerare l'opsione che non siete fatti per stare insieme e che forse è arrivato il momento che le lasci la possibilità di essere felice con un altro che sia Zayn o meno"

Ascoltai attentamente ogni sua singola parola che mi risultava così disgustosa e a dir poco rivoltante ma alla fine la mia espressione di disgusto si trasformo nello scoppio di una fragorosa risata che da un lato era anche un po' isterica e così diedi sfogo a tutto quello che stavo pensando ma che fino a quel momento non avevo detto "ascoltami bene cara Robin.. potremmo anche non essere fatti per stare insieme ma me ne fotto! Col tempo ho capito che non è il destino che decide per noi, ma siamo noi che decidiamo se lui può o non può infierire sulle nostre scelte e decisioni, e francamente parlando non lascerei andare mai e poi mai Nina ed Elena, perché solo l'idea di perdere una di loro due mi terrorizza, e me ne fotto del destino, me ne fotto di Zayn perché se lei non fosse più mia ne morirei e non mi importa di sembrare un sadico egoista in questo momento e me ne frego se così facendo Malik metterà il broncio e Nikki inizierà a fare i capricci da bimba viziata quale è. E francamente parlando la vita è troppo breve per farsi strappare la felicità e io sono stanco di mettere in secondo piano la mia. E ora scusami ma devo andare a strappare le braccia a quel dottorino da quattro soldi e ritornare al mio posto da padre"


Ho Il Tuo Nome Inciso Sul Cuore|| NianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora