4) Distruggersi lentamente

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Pov Nina
Era mattina quando i raggi del sole colpiscono la mia finestra e picchiano sul mio letto sporco di sangue, ieri sera dopo averlo visto non ho resistito era troppo per me, arrivata a casa mi sono tagliata con una violenza che non conosce pari, e il sangue si mischiava alla lacrime, sono anche riuscita a togliere pezzi di carne e credo che oggi la scusa del gatto non basti...

Mi alzo dolorante dal letto e mi piazzo davanti allo specchio, rimango subito inorriditta dalla visione che mi si presenta davanti, sono piena di tagli e cicatrici; sull'addome, nelle spalle sulle cosce, le gambe, ma quelli che mi inorridisce di più non sono i tagli, ma come mi all'interno, non sento niente, assolutamente niente, solo vuoto... vuoto e disperazione.

mentre il mio gattino mi passa accanto e mi fa le fusa per consolarmi, lo guardo e scappo in bagno a vomitare, si non mi bastava rovinarmi solo all'esterno dovevo farlo ache all'interno, si sono autolesionista e bulimica, la verità è che non ho ancora tentato il suicidio per la vana speranza che qualcuno posso salvarmi da me stessa, anche se solo lui poteva riuscirci

  mentre il mio gattino mi passa accanto e mi fa le fusa per consolarmi, lo guardo e scappo in bagno a vomitare, si non mi bastava rovinarmi solo all'esterno dovevo farlo ache all'interno, si sono autolesionista e bulimica, la verità è che non ho ...

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Mi vesto cercando di coprire più possibbile le parti di me lesionate dal "gatto". tiro fuori il telefono dalla tasca posteriore dei jeans e aggiorno lo stato di WhatsApp

"A volte il dolore esterno da solievo a quello interno"

Blocco il telefono e mi trucco leggermente, quanto basti per coprire le borse sotto gli occhi e rendere più credibile la mia maschera quotidiana di indifferenza e menefreghismo

Dopo essere arrivata in studio entro e prendo un copione, noto Ian su un divanetto che legge quello che credo essere un copione, alzo gli occhiali da sole e li metto sulla testa, aumento il passo per superarlo senza guardarlo negli occhi, ma una voce mi blocca "Nina" mi paralizzo, il mio nome pronunciato dalle sue labbra è davvero troppo
Da quelle labbra che tanto ho desiderato e sognato di baciare negli ultimi anni.
Quelle stesse labbra che hanno baciato un'altra.
E le stesse che mi hanno uccisa quando ci siamo lasciati definitivamente. Ian mi guarda in attesa di una risposta, ma io sono troppo impegnata a perdermi nei suoi occhi e nei nostri ricordi.

*Flashback*
"Ian io...- prendo un sospiro e continuo, sto parlando con un'uomo che domani si sposa e anche quell'uomo che al mondo intero dice di amare la sua futura sposa però ogni notte fa l'amore con me- Ti amo ancora... diamoci un'altra possibilità" mormoro con voce rotta dal pianto, mi squadra da testa a piedi e mi dici con voce sicura
"Nina io non ti amo più, amo mia moglie e non posso contimuare a farle questo!!- urla esasperato, si mette le mani trai capelli e indica noi, mentre sento il mio cuore rompersi in mille pezzi- per me era solo sesso, non potrei mai tornare con te, per il semplice motivo che la amo da impazzire... mi dispiace, ma per me non è mai esiatito un noi" dio, quelle parole mi hanno ferita come una coltellata a cuore aperto, e da lì è iniziato il mio calvario...
*Fina Flashback*

Mi riprendo e lo scanso brutalmente, con indifferenza totale, tono freddo e distaccato parlo "che vuoi?" Alzo un sopracciglio e lo guardo in modo glaciale

Mi guarda e deglutisce "em... volevo sapere come stai, visto che non ci vediamo da un po'... un bel po', a dire il vero" mormora a disagio

Mi scappa una risata ironica e mi metto le mani ai bordi dei fianchi ridacchiando ironica "sto alla grande Ian- mi avvicino al suo orecchio e sussurro con disprezzo in esso- il mondo non gira in torno a te Somerhalder" mi allontano da lui e gli faccio un segno "ci si vede Somerhalder" mi allontano sotto il suo sguardo dispiaciuto, resto calma anche se dentro sto esplodendo

Mentre corro verso il mio camerino mi scontro contro qualcuno, alzo lo sguardo e vedo che è Paul, tra le sue braccia scoppio in un pianto isterico

Mi stringe a se e mi fa sedere della poltroncina del mio camerino, mi rivolge uno sguardo preoccupato per poi alzarsi e chiudere la porta a chiave, si siede accanto a me e mi scosta una ciocca di capelli dietro l'orecchio "Nina è per Ian?" Mormora mentre io piango

No per babbo Natale che non mi ha portato i regali! Ma che domande fai amico... ovvio

lo guardo e a tono basso mormoro "Paul ne ho bisogno" lui sapeva che parlavo della lametta, di questa mia condanne ne erano al corrente in pochi

Balza impiedi e si passa la mano su mento esaspetato, fa una piccola pausa e poi urla con le lacrime agli occhi "io non ti aiuto in questa pazzia Nina! Nina questo- è fuori di se e io lo guardo, prende una lametta e la spaccacontro il vetro del mio camerino e spaccandolo- ti sta consumando!!"

Non posso far altro che abbassare lo sguardo e propio in quel momento entra Candice che passa lo sguardo da Paul a me per capire cosa stesse succedendo, sospira consapelove si avvicina a me e si siede al mio fianco "no Nina ti prego non dinuovo- mormora con voce tremante- i-io non so più che fare, seriamente" mormora e poi scappa via in lacrime e Paul la segue a ruota

Abbasso lo sguardo e con occhi spenti e con il cuore appezzi mi preparo per le riprese.

Eccomi...
Amatemi ho publicato presto!😅😘
Eccovi il capitolo e il prossimo arriva a 10 like so
che sono tipo troppi, ma sono sicura che ci riuscirete per il prossimo capitolo, vero?♥❤

~ile..✴🔥

Ho Il Tuo Nome Inciso Sul Cuore|| NianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora