55. I am not like you

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Anne's pov

-Un, due e tre . Così brava , rifallo.-
Il tutù le arrivava appena sotto la vita e le stava d'incanto . Aveva faticato molto ad arrivare fin qui ; di certo io non le ero stata d'aiuto . Quel giorno aveva deciso di rimanere qui più del solito per riprovare la sua coreografia del saggio per il giorno seguente . Sapevo quanto era importante per lei , quanto fosse determinante per tracciare il suo futuro, e soprattutto amava rendere orgogliosa sua madre . Si poteva ben capire quando la emozionava alzarsi dal pavimento e volare per un millesimo di secondo , ma sopratutto amava quello che faceva provare a noi , sapeva che era brava , sapevamo che domani avrebbe ottenuto quella borsa di studio per New York e nessuno avrebbe potuto impedirlo , solo non ci sarebbero stati tutti .
-Py credo che possa bastare per oggi.- Fermai la musica e mi avvicinai a lei . La guardai negli occhi e nonostante fosse stanca era molto determinata . Aveva gli occhi simili a quelli del padre e sebbene non fosse stata mai con lui aveva preso il suo caratteraccio, il contrario della mamma , dolce e premurosa e forse anche un po' ingenua .
-Potresti accompagnarmi zia ?-
-Certo, ti aspetto fuori. Fà in fretta.-

Difficile ammettere quanto dolore e ribrezzo provavo.Sono passati tanti anni eppure non riesco a scollarmi tutto. Si , dovremmo dimenticare il passato , dovremmo andare avanti e pensare al futuro ma come si può dimenticare quella che un tempo era stata mia sorella ?
-Ti porto direttamente a casa o facciamo un giro ?- Le chiesi sapendo già la risposta. Amava stare all'aria aperta a pensare e a volte a domandare quello che le passava per la testa. Certo , un tempo le sue domande le trovavo impertinenti ma ora le consideravo solo pura curiosità. Aveva ormai sedici anni e Demi la proteggeva agguerrita , stava sempre attenta a non rivedere quegli occhi che un tempo l'avevano resa vulnerabile .
Mi raccontò tutto , dal primo all'ultimo ricordo e vi lascio immaginare cosa facemmo appena ci vedemmo.
Non importano i particolari , non importano le parole o come l'ho incontrata .
Avevo maledetto mia sorella , avevo riletto milioni di volte la sua lettera cercando impazzita di decifrare ogni singola parola .
Mi ero ritrovata a guardare occhi diversi , volti estranei . Mi ero ritrovata a cercare un appiglio dove nessuno mi avrebbe offerto una mano . La tesi più volte certo , ma chi aiutava una con i vestiti malconci e che non si lavava da quasi un mese ?
La determinazione forse mi aiutò . Cercai , veramente , di perdonare mia madre , di perdonare mio padre . Cercai veramente di trovare un nesso logico per quello che fecero , per avermi allontanata involontariamente da mia sorella . Piccoli ricordi mi riaffiorarono, i dolci sorrisi e le molteplici litigate . Nonostante provassi odio per avermi abbandonato non riuscivo ad odiarla del tutto. In quel momento , in quel preciso istante che aveva bisogno di me io c'ero , c'ero quando ebbe i dolori , c'ero quando decidemmo il nome della piccola , c'ero anche ai suoi primi passi e alla sua prima parola . Cercavamo di tenerla lontana da tutto e tutti ed egoisticamente l'avevamo spinta nel mondo dello spettacolo che l'avrebbe portata lontana dal paese si , ma anche da noi . Demi era ostinata a non volerne più parlare , diceva anzi blaterava ogni volta il suo ostinato odio per Zayn , ma se la guardavi attentamente negli occhi lo leggevi che aveva una dannata speranza , speranza che dopo sedici anni potesse tornare .
Fermai la macchina , ero andata ad una velocità media tanto da far assaporare il paesaggio a Piper. Amava i colori ma sopratutto amava disegnare , avrei giurato che se non l'avessimo spinta verso la danza sarebbe diventata un'artista , non di grande fama però . Si sa , gli artisti hanno sempre quel qualcosa che non va , quella tristezza , quell'amore finito , tanto da spingerli a prendere un pennello o una penna ed esprimere il loro disprezzo verso il mondo . Adesso che ci penso Piper non aveva mai espresso ciò che sentiva , certo a volte parlavamo , anzi spesso direi però non ci siamo mai soffermate com'è crescere senza un padre .
La mia vita non era stata una delle migliori , anzi avevo trascorso la maggior parte di essa rinchiusa appallottolata su una sudicia coperta con la speranza di essere presa e sbattuta via.
Era doloroso ricordare , ma lo era di più dimenticare.
-Ci fermiamo al solito posto ?- Rallentai aspettando una sua risposta che arrivò con un cenno del capo.
-Bene , scendiamo che prendiamo una cioccolata calda .- La bella stagione , il periodo delle coccole e delle lunghe piogge. Della neve e dei sussurri, degli abbracci e dei baci caldi , chi aveva detto che San Valentino era il giorno degli innamorati ? Era tutto l'inverno , tutta la stagione in tutta la sua bellezza.
-Zia ti posso chiedere una cosa ?-
Dopo aver preso un altro sorso della cioccolata , le diedi il permesso di parlare.
-Ti sei mai trovata in balia a scegliere te stessa o gli altri ? Hai mai pensato che forse quello che stai facendo non è quello che vuoi veramente ?- Finì di parlare e mi guardò per la prima volta negli occhi . La sua pupilla si estese e contemporaneamente si rimpicciolì . Era stata un azzardo parlarne con me , potevo essere la persona più giusta ma anche quella che l'avrebbe cambiata e non ero certa se in bene o in male.
-Cosa intendi dire Py?- Chiesi scettica .
-Nel senso che , bhé se tu dovessi scegliere tra te e me chi sceglieresti?-
Scelsi me , in quell'attimo scelsi me . Presi la borsa , presi tutto ciò che era mio e non lasciai traccia . Non avevo un telefono con me , anzi ce l'avevo ma avevo deciso di abbandonarlo in un angolo della metro , ancora che suonava ininterrottamente. Ero stata codarda e vigliacca e per certi versi egoista . Volevo il loro amore , Sad e Jack erano miei e non volevo condividerli con nessuno cosa che era già successo , allora decisi di andarmene senza lasciare traccia , con la vaga idea che almeno riprovassero risentimento e odio per se stessi .
- Ti ripeto cosa intendi dire ?- Chiesi più infastidita.
-Voglio dire che tu e la mamma avete fatto di tutto per crescermi a vostra immagine . Avete messo voi al primo posto oscurando i miei interessi . Avete creduto di star facendo tutto per il mio bene ma in realtà era solo ed esclusivamente per voi , giusto zia?
-Mi avete fatto credere che mio padre fosse un mascalzone, uno dei più violenti vandali, me lo avete fatto odiare , fino a ieri . Siete solo delle bugiarde , avete scelto ancora voi stesse , avete scelto il vostro bene mettendo in secondo piano il mio- a questo punto la interruppi.- No , non è vero , tutto quello che abbiamo fatto è stato solo ed esclusivamente per te , lo dovresti sapere .- Ammisi con riluttanza , certo avevo ragione però in quel momento mi sembrava tutto un po' più confuso.
-Se aveste scelto me , mi avreste fatto conoscere mio padre . Ne avevo il diritto ! Siete madide di quell'odio tanto da diventare cieche . Avete fatto di tutto per insegnarmi a danzare , specie tu ! Ma ti sei mai accorta veramente che non mi piaceva così tanto ? Ti sei mai accorta che forse quando dicevi che in me vedevi una luce brillante forse era solo la tua luce ?- Smise di parlare e riprese fiato . Ero rimasta pietrificata , non pensavo che pensasse tutte quelle cose su di noi. Non riuscivo a parlare specie se la guardavo negli occhi pieni d'odio.
Le presi le mani , l'avvicinai di più a me e presi coraggio guardandola dritta negli occhi .
-Quando hai incontrato tuo padre ?- Le rivolsi di nuovo pur sapendo già la risposta.
-Ieri.- Sostenne il mio sguardo.
-E quando hai cominciato a provare questo odio profondo per noi ?- Richiesi ancora più infastidita. Abbassò la testa , sapevo cosa intendevo e forse se ne era resa conto anche lei .
-Py, forse ora non lo capirai ma tutto ciò che abbiamo fatto io e tua madre è stato per sopravvivere, e per sopravvivere intendo senza tuo padre.-

I have a dream #Wattsy2018 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora