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ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ ᴋɪᴍɪᴋᴏ_ғ sᴜ ᴇғᴘ.

















Giro turistico

Luhan lasciò l'albergo insieme a Sehun dirigendosi verso la casa di quest'ultimo. Non poteva nascondere di essere un po' preoccupato, sua madre era fuori città ma sarebbe potuta tornare da un momento all'altro. Come avrebbe reagito a vederli insieme? Sehun continuava a rassicurarlo dicendogli che andava tutto bene, ma non si sentiva lo stesso tranquillo.
Arrivarono a casa di Sehun.
-Wow è davvero carina!- Disse Luhan entrando.
-Già- Sehun lo aiutò a portare i bagagli nella camera degli ospiti. Era combattuto nel fargli quella domanda, ma alla fine dovette per forza.
-Allora... ehm... quand'è che riparti?- Non lo guardò nemmeno mentre camminava lungo il corridoio fermandosi davanti alla porta in fondo. Luhan fu colto alla sprovvista da quella domanda, ogni volta che era con Sehun a stento ricordava il suo nome.
-Tra quattro giorni- rispose abbassando lo sguardo.
Sehun annuì pentendosi d'avergli fatto quella domanda ed entrò nella camera degli ospiti aiutando Luhan a sistemarsi.
-Non è un po' presto? Insomma, quattro giorni sono pochissimi, come pretendi di visitare Londra in quattro miseri giorni?- Chiese Sehun fingendosi disinteressato, ma il suo tono di voce faceva capire il contrario.
-Infatti non sono qui per una vacanza. Sono venuto solo per la convention di letteratura, non pensavo proprio di trovarti qui altrimenti... - Luhan s'interruppe arrossendo visibilmente.
-Altrimenti?- lo incoraggiò il biondo a terminare la frase.
-Altrimenti... avrei prolungato la permanenza. Tu non puoi proprio tornare in Corea?-
Sehun sospirò, avvicinandosi al cerbiatto che lo osservava speranzoso con i suoi pucciosissimi occhioni da cucciolo.
-Ormai vivo qui. Cioè nulla mi impedisce di tornare, ma vorrei almeno completare gli studi- Sehun vide Luhan intristirsi e gli prese il volto tra le mani.
-Ma ora che ci penso chissenefrega- senza che il più grande potesse rispondere unì le loro labbra in un bacio dolce e travolgente.
-Dici davvero?- Disse entusiasta Luhan staccandosi da quel piacevole contatto.
-Beh sono sicuro che se faccio una cosa del genere mio padre mi disereda ma non me ne frega un cazzo. Voglio stare con te. Terminerò gli studi a Seoul per me non fa differenza, anzi sarà bello rivedere i miei amici-
-A proposito di amici...- Luhan trascinò Sehun fino al letto e lo fece sedere.
-Meglio che ti siedi perché quello che sto per dirti ti farebbe cadere col culo a terra- Sehun aggrottò la fronte, curioso.
-Di che si tratta?-
-Diciamo che... io e Suzy siamo diventati amici- Luhan portò istintivamente le mani a coprire la faccia, non volendo vedere la reazione dell'altro. Sehun non credeva alle sue orecchie e sgranò occhi e bocca alla notizia.
-Cheee?! Ma come... come cazzo hai fatto? Lei ti odia! Tu la odi!- Disse gesticolando come un matto. Il maggiore incrociò le braccia mettendo il broncio.
-Abbiamo fatto pace, è così impossibile? E poi lei mi ha aiutato in un momento difficile dove neanche Hyuna c'era. È stata gentile, mi sono reso conto che non era poi così cattiva-
-Mah, contento tu- Luhan si mise a cavalcioni su di lui.
-Allora che fai? Torni con me a Seoul, o rimani a marcire qui? Scegli-
-Opto per la prima opzione. Domani stesso farò il biglietto, ma nel frattempo che ne dici se ti faccio fare un breve giro turistico della città?-
-D'accordo! Wow non avrei mai pensato poter avere una giuda turistica personale! Voglio vedere il Big Ben, il London Bridge, la Torre...-
-Ehi, ehi vacci piano! Sono le nove di sera, ti ci porterò domani. Visto che sono la tua guida turistica decido io il primo posto dove portarti e sono sicuro che ti piacerà-

⋆⋆⋆

Se c'era una cosa che Luhan odiava era l'altezza. Erano in pochi a conoscere questa sua paura, a dire il vero solo la sua famiglia e Hyuna, se n'era sempre vergognato.
Già prendere l'aereo per arrivare a Londra gli aveva tolto il respiro per tutte le ore del volo, appena era atterrato aveva la tentazione di inginocchiarsi e baciare il terreno.
Ora si trovava nella grande ruota panoramica, la più alta d'Inghilterra al centro della capitale. Tutto sembrava rimpicciolirsi man mano che questa girava e loro salivano sempre più in alto. Luhan cercò in tutti i modi di nascondere il suo disagio, sorridendo forzatamente a Sehun che continuava a dirgli di guardare lo stupendo panorama notturno di Londra. Luhan assunse un colorito verdognolo, concentrandosi disperatamente sulle sue scarpe pur di non guardare giù.
-Stai bene? E' da mezz'ora che ignori tutto quello che ti dico- disse Sehun sedendosi accanto a lui.
La loro cabina si era fermata nel punto più alto e adesso il cervo cominciava davvero a sentirsi male.
-No, non sto bene. E non voglio guardare fuori-
-Non dirmi che soffri di vertigini?-
-Si e allora?-
Luhan si voltò di scatto verso di lui pronunciando tale frase. All'inizio Sehun rimase serio e impassibile, ma alla fine non riuscì a trattenere una fragorosa risata.
-Che c'è di tanto divertente? E smettila di ridere!- Sehun non riusciva a controllarsi, l'espressione contrariata e offesa di Luhan era davvero epica, rise fino alle lacrime.
-S-scusami yeobo, ahah! Dovresti vedere la tua faccia!- Disse Sehun asciugando una lacrima col dorso della mano.
-Basta ridere! Fai tremare la cabina!- Il biondo rise ancora di più vedendo il maggiore aggrapparsi al passamano, ma ben presto anche Luhan si unì a lui, non resistendo a quella contagiosa risata.
-Non rido così da tempo Lulu- disse Sehun cercando di darsi un contegno.
-Forse è colpa della mia faccia- Sehun gli si avvicinò cingendogli i fianchi e guardandolo amorevolmente.
-Può darsi. Ma adesso facciamo una cosa- Luhan inarcò un sopracciglio con aria interrogativa.
-Cosa?-
-Non hai fatto altro che fissarti i piedi tutto il tempo mentre da qui c'è una vista fantastica...-
-Non se ne parla io non guarderò mai...-
-Ti fidi di me?- Il tono di Sehun si fece improvvisamente serio e la schiena di Luhan venne percorsa da mille brividi.
-Si, ma cosa centra questo?-
-Chiudi gli occhi-
-Che vuoi fare?-
-E che cazzo Luhan!- Imprecò il biondo seccato.
-E va bene!- Luhan fece come gli era stato detto e chiuse gli occhi. Sentì il freddo colpirgli il petto quando Sehun si allontanò da lui per farlo girare verso il vetro.
-Sehun... io-
-Hai detto che ti fidi di me, giusto? Nel caso che dovessi cadere giù, cosa molto improbabile, ci sarò io a farti da scudo col mio corpo- Quelle poche parole servirono a rassicurare il cervo che si lasciò guidare dal biondo. Era già davanti al vetro e Sehun era dietro di lui, lo abbracciava stringendolo dalla vita, con il viso appoggiato alla sua spalla.
-Apri gli occhi- Luhan li aprì lentamente, non voleva assolutamente guardare giù, ma il calore di Sehun e le sue forti braccia lo rassicuravano. Non appena li aprì completamente si ritrovò davanti lo spettacolo più bello che avesse mai visto: da lassù riusciva a vedere tutto, il Big Ben e il London Bridge erano perfettamente illuminati e visibili in ogni dettaglio, il nero della notte faceva da sfondo alla luminosa Londra in tutta la sua caoticità, delle navi vagavano avanti e indietro per il Tamigi e improvvisamente dei fuochi d'artificio sbucarono da non si sa dove, per rendere quell'atmosfera ancora più romantica.
Luhan era rimasto senza fiato, le parole gli morivano in gola.
-Allora? Ti piace?- Chiese Sehun.
-È... è... uno spettacolo meraviglioso... è... fantastico, non so che altro dire-
-Non devi dire niente-
Sehun gli fece voltare il viso verso di lui e lo baciò lentamente, godendosi ogni secondo di quel momento magico. Luhan portò una mano alla sua nuca per avvicinarlo di più a sé e approfondire il bacio, ormai diventato un intrecciarsi di lingue e continui schiocchi di labbra desiderose di rimanere attaccate a quelle dell'altro. Si staccarono per prendere aria, guardandosi intensamente negli occhi.
-I tuoi occhi sono uno spettacolo meraviglioso mio piccolo Lulu. Nemmeno Londra di notte può reggere il confronto, niente e nessuno può-
Sehun non era mai stato più smielato in tutta la sua vita. Solitamente odiava le smancerie, ma in quel momento ci stavano proprio. Luhan gli sorrise dolcemente e riprese a baciarlo, avvinghiandosi ancora di più a lui.
-Se volevi mettere in scena con me Titanic ci sei riuscito. Solo che non siamo in una nave e non ho avuto l'impressione di volare, ma solo quella di cadere da un momento all'altro. E' stato molto romantico ma io continuo a soffrire di vertigini, quindi non farlo mai più-

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Yuki~❄️
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тι ѕ¢яινσ υиα ѕтσяια...   || ℋυиℋαи|| Where stories live. Discover now