22. ѕєяαтα яσмαитι¢α

485 28 8
                                    

ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ ᴋɪᴍɪᴋᴏ_ғ sᴜ ᴇғᴘ.
⋆
⋆
⋆
⋆
⋆
⋆
⋆
⋆
⋆
⋆
⋆
⋆
⋆
⋆
⋆
⋆
⋆
⋆
Serata romantica

Luhan era in preda ad una crisi isterica. Il fatto che Sehun non si degnava nemmeno di mandargli un messaggio di scuse, o perlomeno di salutarlo, lo faceva imbestialire in una maniera assurda.
"Odioso, testardo, stupido, idiota, fastidioso, irritante, antipatico, seccante". Queste erano le sole parole che riusciva a scrivere su di lui in quel momento.
"Magari sto esagerando". Pensò. "Assolutamente no! Io non esagero affatto, questo è quello che è".
-E io giuro solennemente che non lo perdonerò mai! Neanche se arrivasse con dei cioccolatini e un mazzo di rose in questo preciso istante!- Disse Luhan ad alta voce alzandosi, mettendo un piede sulla sedia e portando la mano al petto. Yifan che giocava con la sua playstation, lo guardò storcendo il naso facendo una faccia che solo lui è in grado di fare. Qualcuno bussò alla porta salvando Luhan da quella situazione imbarazzante e voilà, come se prevedesse il futuro, si ritrovò davanti Sehun con delle rose e una scatola di cioccolatini a forma di cuore.
-Dicevi?- disse Yifan sarcastico riferendosi alla frase detta precedentemente.
-Che... che ci fai qui?- Chiese il cerbiatto sgranando gli occhi.
-Sono venuto per darti questi e per dirti che ti aspetto in camera mia stasera alle 9- luhan afferrò i fiori e la scatola incredulo.
-Ah,non farmi aspettare troppo- gli sussurrò il biondo all'orecchio facendolo sussultare, chiudendo la porta davanti a sé.
Luhan si girò verso il compagno di stanza letteralmente a bocca aperta.
-Ti conviene andare a fare una doccia-

⋆⋆⋆

Erano le 9 e Luhan era incerto sul da fare. Si era già tirato a lucido come non mai, indossando una camicia bianca e dei jeans neri strappati, truccando gli occhi di nero e aveva anche piastrato i capelli.
-Che fai ancora qui, vai cazzo!- Lo incitava Yifan divorando i suoi cioccolatini.
-E se fosse tutto uno scherzo? E se...-
-Pensa poco e cammina di più. Se non apri quella porta e vai da lui entro tre secondi ti ci spedisco io a calci-
-E va bene! Ma se la serata finisce male è solamente colpa tua- Luhan prese le chiavi ed uscì. Era molto nervoso, non solo era arrabbiato con Sehun per averlo indirettamente mandato a quel paese, ma le sigarette gli erano finite e doveva percorrere chilometri per arrivare dall'unico tabaccaio in tutta Seoul che vendeva sigarette ai minorenni. Raggiunse la sua meta trovandosi davanti la porta della sua camera e tremante bussò. Questa si aprì in meno di un secondo e Sehun lo tirò da un braccio trascinandolo dentro.
-Ehi, ma che cazzo stai facendo? Non vedo niente!- Si lamentò Luhan, visto che una mano di Sehun gli copriva gli occhi.
-Non muoverti. E chiudi gli occhi, ora toglierò la mano. Quando ti dico io li riapri- disse Sehun.
Luhan fece come gli era stato detto e chiuse gli occhi. Il biondo spense le luci.
-Ora puoi riaprirli- disse e appena Luhan lo fece, rimase letteralmente di sasso.
-Oh. Mio. Dio- disse stupefatto.
La camera era al buio, parzialmente illuminata dalla luce rossa delle candele profumate riposte sulle mensole e sulla scrivania. Un grande lenzuolo bianco ricopriva tutto il pavimento e i letti, con petali di rosa ovunque, che segnavano il loro percorso fino ad un tavolino basso con sopra una torta di fragole, cupcake, crêpes e una bottiglia di champagne.
-Vuoi seguirmi?- Disse Sehun prendendogli la mano fino a condurlo al suo posto. Si sedettero entrambi su un cuscino, e Sehun stappò lo champagne versandolo nei bicchieri di cristallo davanti a loro. Luhan non riusciva ad emettere un solo suono, era come paralizzato da tutto quello, non gli sembrava reale. Il biondo alzò il suo bicchiere.
-A noi-
-A... noi?- ripeté Luhan con un tono interrogativo.
-Si-
-Ehm... eh forse mi sono perso qualcosa, mi pare che noi due avessimo litigato e tu hai...-
-Dimentica quello che è successo. Io sono già pentito di quello che ti ho detto, non volevo. Adesso voglio solo che mi perdoni-
I suoi occhi brillavano di sincerità e di amore, e lui stava sorridendo genuinamente.
-Tu devi perdonare me, ho esagerato. Non dovevo dire quelle cose- disse Luhan abbassando lo sguardo.
-Perdoniamoci a vicenda- Luhan fece un sorriso largo da un occhio all'altro.
-Allora a noi-
I due ragazzi sorseggiarono il loro champagne e Luhan assaggiò un cupcake.
-Ah e ci tenevo a dirti che tutto quello che vedi su questo tavolo l'ho fatto io con le mie manine- disse Sehun pavoneggiandosi. Luhan quasi non sputò quello che aveva in bocca sentendo le parole dell'altro. Rise, rise con le lacrime, non riusciva a trattenersi.
-Che c'è? È così strano che io mi cimenti in cucina? Beh, magari mi sarò fatto aiutare da Kyungsoo, ma ti giuro che è tutta opera mia!- Il cerbiatto dovette bere un buon sorso di champagne per poter ingoiare quello che stava mangiando e quasi non si strozzava.
-Scusami, è solo che proprio non ti ci vedo col grembiulino, ai fornelli da perfetta donna di casa- Sehun mise un adorabile broncio, corrucciando le sue irresistibili labbra e appunto Luhan non resistette, si allungò verso di lui e lo baciò con passione, intrecciando le dita nei suoi capelli. Sehun si staccò un attimo.
-Te l'ho mai detto che ti amo?-
-Uhm... credo di si!- Rispose Luhan premendogli un altro dolce bacino a stampo e rimettendosi a sedere.
-Devo ammettere che adoro i tuoi dolci. Dovresti prepararne più spesso- disse il cerbiatto riempiendosi la bocca di crêpes.
-Tutte le volte che vuoi amore mio-
Inutile dire che avevano fatto pace.

⋆⋆⋆
















Yuki~❄️
.
.
.
.
.
.
.
.

тι ѕ¢яινσ υиα ѕтσяια...   || ℋυиℋαи|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora