1. ℓυнαи

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ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ ᴋɪᴍɪᴋᴏ_ғ sᴜ ᴇғᴘ.














Luhan

Era l'ultimo anno alla Yongsan per Luhan e già poteva assaporare il dolce gusto della libertà. Ancora pochi mesi e si sarebbe potuto iscrivere all'università e coronare il suo sogno di diventare uno scrittore, ma doveva rimanere coi piedi per terra, aveva ancora tanto lavoro da fare.
Era il primo giorno di scuola e come al solito, era il caos più totale: gente che correva da tutte le parti, soprattutto i nuovi arrivati, gruppetti di amiche isteriche che sbraitavano al passaggio di qualche ragazzo carino, coppiette che passeggiavano felici nel cortile, i responsabili dei dormitori che assegnavano camere a caso.
Luhan sperava gli assegnassero un compagno di stanza meno chiassoso e antipatico di quello dell'anno precedente e sospirando seccato si diresse verso i responsabili per farsi dare le chiavi della sua stanza. Era sempre la stessa dal primo anno, ormai la camera 512 era la sua seconda casa, si ci era affezionato. Si trascinò le valigie da solo fino al quarto piano su per le scale, visto che per gli ascensori c'era una fila assurda, e arrivò a destinazione con la lingua per terra. Afferrò la sua chiave ed aprì. Era tutto buio e si affrettò ad accendere la luce, era proprio tutto come lo aveva lasciato, c'era persino il suo libro di poesie sulla scrivania. Sistemò le valigie sul letto e spalancò tende e finestre e una brezza leggera gli accarezzò il viso.
Prese una sigaretta dal suo borsone, l'accese e fumò affacciato a godersi il panorama. Già, fumava. Quel cretino del suo vecchio compagno di stanza lo aveva convinto a provare e visto che passava quasi tutto il suo tempo da solo ad annoiarsi, aveva preso a fumare e quella sigaretta quasi gli teneva compagnia, lo rilassava. Al campus non sarebbe permesso fumare, ma ormai anche i professori lo facevano, quindi il preside si limitava a far finta di nulla.
La porta si aprì improvvisamente e Luhan spense immediatamente la sigaretta sul davanzale della finestra e appena si voltò vide un ragazzo alto quasi due metri sorridergli mentre chiudeva la porta dietro di sé.
-Tranquillo, potevi continuare- disse, riponendo le valige nel letto di fronte al suo. Luhan lo guardò con aria interrogativa.
-Scusami non mi sono presentato, mi chiamo Wu Yifan e da oggi saremo compagni di stanza- disse il ragazzo più alto porgendogli una mano.
-Luhan- rispose.
Yifan oltre ad essere tremendamente alto era pure bello da mozzare il fiato. Il suo viso era dai tratti dolci ma definiti e le labbra piene e rosee, i capelli biondi lunghi al centro e rasati di lato, il suo corpo era perfetto, snello e muscoloso al punto giusto. Luhan arrossì di colpo, senza un motivo di fronte a quella magnificenza e prese il cellulare digitando un messaggio.
-Emh, ci vediamo dopo- disse Luhan uscendo di corsa, senza nemmeno dare il tempo a Yifan di rispondere.

⋆⋆⋆

La sveglia suonava già da cinque minuti e Sehun sembrava non sentirla. Dormiva profondamente di schiena con il braccio sugli occhi e le labbra schiuse quando sentì qualcuno baciarlo in bocca. Trasalì e si svegliò di colpo, trovandosi davanti Suzy tutta sorridente.
-C-chi ti ha fatta entrare?- domandò il ragazzo assonnato strofinandosi un occhio. Suzy staccò la sveglia e trascinò il suo ragazzo fuori dal letto.
-La domestica. E ora alzati pigrone è tardi ed oggi è il primo giorno di scuola!- Disse la ragazza mora cominciando a frugare nell'armadio per trovare qualche indumento decente visto che era già tutto pronto in valigia.
-Ah, mentre venivo sono passata in una caffetteria e ti ho preso la colazione-
Suzy estrasse una busta dalla sua enorme borsa Gucci contenente due cornetti al cioccolato.
-Ho portato anche del caffè è in sala da pranzo. Vestiti ti aspetto sotto-
Suzy uscì dalla camera del biondo e questo prese il cornetto portandolo in bocca. Mentre gustava la sua colazione si accorse di essere davvero in ritardo e si lavò e sistemò in un baleno. Scese in salone e Suzy lo aspettava a tavola sorseggiando il suo caffè.
-Sbrigati, altrimenti raffredda- disse e fece segno ad un fattorino di andare a prendere le valige di Sehun. Suzy sorrise alla vista del fidanzato che si avvicinava e gli porse il caffè dandogli un veloce bacio sulla guancia.
-Sai che potrei abituarmi a tutte queste attenzioni?- Disse Sehun sorridendo.
-E sai che io adoro viziarti- rispose Suzy poggiando la sua mano su quella del suo ragazzo.
-Avrai tutto il tempo per farlo a scuola, visto che i nostri dormitori sono vicini-
-A proposito, quest'anno mio padre pagherà una piccola tassa extra per farmi avere una camera tutta per me, non è meraviglioso? Così potremo stare insieme senza doverci preoccupare di nessuno- una nota di malizia suonò nella voce di Suzy quando pronunciò l'ultima frase e Sehun leccò il labbro superiore.
-Signorina Bae è tutto pronto- annunciò in fattorino.
-È ora di andare- disse Suzy bevendo l'ultimo sorso di caffè. Insieme salirono nell'enorme auto nera dai vetri oscurati e si avviarono verso la scuola.

⋆⋆⋆

Luhan era ancora sotto shock a causa della bellezza del suo nuovo compagno di stanza. Sarebbe stato difficile conviverci e non farci pensierini. Luhan è gay. Nessuno ne è a conoscenza eccetto una persona: Hyuna la sua migliore amica. Lei è la persona più importante della sua vita, è una sorella, lo capisce e gli da ottimi consigli. È colei che lo tira su di morale quando è giù, gli sta vicino nei momenti felici e tristi, è il suo pilastro.
Uno dei motivi per cui Luhan odia quella scuola è perché è piena di persone con forti pregiudizi su quelli come lui. Capita spesso che un gruppo di bulli omofobi si diverte a picchiare chiunque secondo loro sia "sospetto" o semplicemente per il puro gusto di farlo. Una volta è successo proprio a lui di essere preso di mira soltanto perché ha un viso delicato e femminile, ha persino chiesto a Hyuna di fingere di essere la sua ragazza per evitare problemi. Purtroppo per lui, Jongin il capo del gruppo è innamorato di Hyuna da anni e non si decide a lasciarla in pace, quindi avrebbe un motivo in più per picchiarlo. Insomma, i problemi per il povero Luhan non sembravano finire mai, così decise di lasciare le cose come stavano.
Luhan si mise ad aspettare Hyuna davanti al cancello, sperando arrivasse presto, il sole era ancora caldo e si sentiva sciogliere. L'ultimo messaggio che gli aveva inviato diceva che era vicina, ma ancora di lei neanche l'ombra.
-Aspetti qualcuno?-
Luhan conosceva bene quella voce, quasi non voleva girarsi, ma fu costretto a farlo. Si voltò lentamente e vide Jongin dietro di lui con le braccia conserte e quel suo immancabile sorriso maligno stampato in viso. Era solo, per la prima volta in vita sua.
-Non s-sono affari tuoi- rispose Luhan cercando di non balbettare.
-I miei amici stanno per arrivare, se vuoi possiamo tenerti compagnia nell'attesa-
-Sei troppo gentile- rispose il cerbiatto con un falso sorriso.
Luhan poté scorgere l'auto del padre di Hyuna raggiungerlo per salvargli la vita. Non era un codardo e certo non si lasciava spaventare da quel buffone, ma adorava il modo in cui Hyuna non si lasciava mettere i piedi in testa da quei tre e a volte riusciva persino a dargli ordini. La ragazza era con la testa fuori dal finestrino che sventolava la mano in segno di saluto, urlando il nome di Luhan con la sua vocina da pikachu. Appena l'auto accostò accanto alla siepe Hyuna scese dall'auto entusiasta e corse ad abbracciare Luhan.
-Oppa! Da quanto tempo non ci vediamo!- Lo stritolò tra le braccia.
-Da ieri- disse Luhan soffocando.
-Lo so idiota! Era per fare un po' di scena- gli occhi le caddero su Jongin.
- E lui che ci fa qui?- Domandò come se non ci fosse guardandolo di traverso.
-Aspetta i suoi amici-
-Chessenefrega. Allora Lulu, non noti niente di strano- Hyuna giocherellando con i capelli.
-Oddio, ma cosa... sei pazza!- I lunghi e neri capelli di Hyuna ora erano corti sulle spalle e di un biondo ossigenato.
-Già... hanno tutti la stessa reazione!- Disse soddisfatta.
Hyuna scaricò le sue sei valigie e salutò il padre. Nel frattempo anche gli amici di Jongin erano arrivati.
-Vogliamo giocare un po'?- disse Hyuna perfida, incutendo a Luhan un certo timore. Si avvicinò ai tre ragazzi con fare seduttivo, togliendo la camicia e rimanendo con un top nero attillatissimo che le metteva in evidenza il seno e la pancia piatta.
-Uh, che caldo! Ragazzi, sareste così gentili da aiutarmi con le valige, visto che... beh, voi avete solo un borsone, io sono carica!- Luhan scosse la testa, la sua amica era tremenda.

⋆⋆⋆

Sehun arrivò finalmente nella sua stanza, buttandosi sul letto a peso morto. Era esausto, la notte precedente non aveva quasi chiuso occhio, andare in discoteca il giorno prima dell'inizio della scuola non era il massimo. Socchiuse gli occhi immergendosi nei suoi pensieri. Era così stanco che non si accorse nemmeno che qualcuno era appena uscito dal bagno, completamente nudo.
-Yah! E tu chi sei?- disse il ragazzo cercando di nascondersi dietro la porta.
-Sono il padrone di questa stanza tanto quanto te e sinceramente mi scoccerebbe parecchio rivedere il tuo amico quindi vedi di non rifarlo mai più-
Disse Sehun senza staccare la testa dal suo cuscino.
-Emh, a dire il vero il tuo compagno di stanza sono io- Sehun sbarrò gli occhi quando vide un altro ragazzo uscire dal bagno con solo un asciugamano addosso. Scattò in piedi indietreggiando. Il ragazzo con l'asciugamano si avvicinò a lui porgendogli la mano.
-Piacere mi chiamo Byun Baekhyun e lui è il mio amico Chanyeol- l'altro ragazzo si degnò di vestirsi e uscì dal bagno sfoggiando un meraviglioso sorriso, quasi inquietante. Sehun nemmeno si presentò, lanciandosi verso l'uscita e schizzando via. Baekhyun guardò l'amico, rimanendo con la mano davanti a lui.
-Che ho detto di male?-

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Yuki~❄️
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