Día 31

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Buongiorno Leo, tutto bene? Sai, ho pensato che quest'estate, sempre se decidi di svegliarti in tempo, possiamo andare in Costa Azzurra e visitare la costa della Francia. Mi avevi detto che non c'eri mai stata, nonostante il tuo lavoro. Poi prima di tornare a Milano andiamo a Parigi, la città dell'amore. Cosa ne pensi? Io credo che sia una buona idea e sono sicuro che tu ne sarai entusiasta. Poi pensavo anche di farci le valige a vicenda, io la tua e tu la mia, come mi avevi obbligato a fare quando stavamo a Liverpool e dovevamo andare a Taormina in vacanza.
Tutto ció accade solo se ti svegli. Fallo ti prego perchè mi manchi troppo e la situazione sta diventando insostenibile.

Beh amore, è arrivato il momento di raccontati l'avvenimento più brutto della nostra relazione. Era circa un mese e mezzo fa o poco più, io ero tornato dalla trasferta a Firenze e questa volta non eri potuta venire insieme alle compagne di Deu, Marija e Katka, siccome lavoravi.
Quando ero tornato mi sembravi strana e te lo avevo detto, ma tu avevi fatto finta di nulla e avevi detto che andava tutto bene. Io peró non ti credevo, ma sapevo che anche forzandoti non ti saresti aperta. Avevi bisogno di coccole e tranquillità.
Così dopo cena, ti ho portato sul divano e ti sei seduta a cavalcioni su di me, stringendomi per abbracciarmi. Ti accarezzai la schiena per farti rilassare e tu iniziasti a darmi dei piccoli baci a stampo, che diventarono sempre più passionali. Le mie mani scorrevano sul tuo corpo e le mie labbra erano scese sul tuo collo. Mi baciasti di nuovo, ma quando le mie mani avevano preso i lembi della tua maglia per toglierla, mi avevi fermato.

"Non ci riesco." Mi dicesti nel caos più totale, muovendo nervosamente le mani. Ti scostasti e ti sedesti sul divano, mordendoti il labbro in modo nervoso.

"Amore che hai?" Provai a chiederti, appoggiando una mano sulla tua spalla.

"Non ci riesco a fare l'amore con te perchè ti ho tradito." Mormorasti, ma nonostante ció capí.
Il mondo, il mio, mi era crollato addosso. Non ci credevo, non riuscivo neanche a guardarti, ero così deluso, così schifato da quel che avevi fatto. Tu avevi il capo chino e le braccia appoggiate sulle ginocchia che lo sostenevano.

"Tu che cazzo hai fatto?" Provai a dire, mentre mi alzavo dal divano incredulo.
"Ascolta io non ero lucida, non mi ricordo niente, solo che stamattina mi sono trovata in una casa che non era la mia. Peró ti prego amore, io ti amo da morire, ti amo più di me stessa, io lo so che non è una giustificazione, mi sento uno schifo, non sai quanto mi senta stupida, irresponsabile, delusa da me stessa.." Farfugliasti provando a guardarmi negli occhi, ma ti evitavo. Non avevo parole, non me ne capacitavo. Non riuscivo a credere che l'amore della mia vita era andato a letto con un altro uomo.

"Tu ti senti così? Beh anche io mi sento stupido, per aver creduto che tu ami amassi davvero e anche io sono deluso da te perchè non credevo che saresti stata capace di una cosa del genere. Io non ci credo Leonor, ma come cazzo hai fatto? Ma non ci pensavi a me porta puttana?" Mi sfogai io, esprimendo tutta l'amarezza e il disgusto con la mia voce. Tu ti eri messa a piangere ma sinceramente in quel momento non me ne fregava niente.

"Non lo so, non lo so. Io non ho idea di quel che mi è saltato in mente. Ti prego amore non dire che non ti amo peró, mi fai troppo male." Cercasti invano di difenderti, ma io non sentivo ragioni.

"Io faccio male a te dicendolo? Pensa io quanto sto male ora che l'ho scoperto, che ho scoperto che la donna che pensavo mi amasse si è scopata un altro. E smettila di chiamarmi amore!" Sbottai innervosito, alzando il tono nell'ultima frase. Ci fu un momento di silenzio.

"Vattene." Affermai. Non dovetti ripeterlo due volte.
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Il prossimo è l'ultimo capitolo 👋🏼

Ieri sono andata allo stadio e niente, Suso come sempre meraviglia pura 💘

Flechazo || Suso FernándezWhere stories live. Discover now