Día 15

192 28 4
                                    



Buongiorno stella! Come stai oggi? Ti svegli? Mah, chissà. Lo sappiamo entrambi che te ami prendermi in giro e stuzzicarmi. Insomma, lo fai dagli inizi, dalla nostra vacanza a nel luglio del 2013. Sono passati quattro anni, eppure sembra ieri. Il tempo quando sei felice va veloce, vola, quasi non riesci neanche a coglierlo che già se ne va, vero? Come trascorrevano veloci le nostre giorante, quando ridevamo insieme per le cose più stupide? Ora invece sembra lento, monotono e noioso. Questi quindici giorni sono stati completamente interminabili e chissà quanti ancora dovremo passarne così Leo. Per me anche solo guardarti mentre lavavi le stoviglie era un passatempo, oppure mentre cucinavi e i ciuffetti disordinati della tua chioma scura ti ricadevano sulla fronte. Ora l'unico passatempo è il calcio, gli unici momenti in cui sono felice di ciò che faccio sono gli allenamenti e le partite, tralasciando ovviamente i momenti che passo con te a ricordare la nostra storia.

Quando ci siamo rincontrati, mi sono inconsapevolmente rallegrato. I miei compagni mi avevano lanciato un sacco di battutine, io ridevo, ma non gli avrei mai raccontato cosa davvero eravamo noi due, perché in realtà non lo sapevo neppure io. Prima di andarmene insieme agli altri, ti raggiunsi mentre pulivi il tavolo vuoto appena lasciato dai tuoi compagni. Ti guardavo e non nego di aver dato un'occhiata al tuo fisico. Forse più di un'occhiata, ma va bene. Mi avvicinai a te e tu già sorridevi, perché mi avevi visto ma non mi consideravi. Ti presi per un polso ti feci girare, per poi darti un bacio. Tu appoggiasti le mani sulle mie guance e io scesi con le mani sul tuo sedere, palpandotelo. Ricordo che per poco non ho ricevuto una sberla, mentre mi minacciavi perché lavoravi.

"Va bene va bene!" Alzai le braccia come a mia discolpa e ti sorrisi, tu ricambiasti e mi desti un bacio. Ti spostasti la coda alta a destra e scuotesti il capo. Non so a cosa pensavi amore, ma io pensavo a quanto tu fossi bella. Il locale era quasi vuoto e tu non avevi molto da fare, perciò siamo rimasti lì a guardarci. Poi però entrò la primavera dell'Almeria e tu dovesti andare. Ma prima mi dicesti di chiamarti e mi desti un bacio. Mi erano mancate le tue labbra. Ricordo che la stessa sera avevo scritto sia a Geri che a Isco. Una frase di Geri, che aveva previsto tutto, mi colpì allora. Io smentii, neppure ci pensai. Ma da quando un divertimento mi era mancato così tanto e quando mai avevo osservato un divertimento per ore dormire? Mai. Eppure a diciotto anni non me ne ero reso conto.

"Te lo dico io, questa qui non è soltanto un divertimento per te."

__________
Ciaaaaao!
Baby Plizzari che para due rigori!! 💙💙
Ma che mercato stiamo facendo che mercatoooo ciaone! ⚡️

Flechazo || Suso FernándezWhere stories live. Discover now