Día 10

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Buonasera signorina, lo so che è tardi ma ho avuto degli impegni sul lavoro e sono riuscito a sbrigarmi soltanto ora. I tuoi genitori mi hanno invitato a cena ed ho accettato, andrò la prossima settimana.

Oggi c'è stato l'incontro con me ed i fan al Milan Store. Erano tanti e così sorridenti. Tanti bambini, ma anche tanti ragazzi che mi hanno detto di avere il mio stesso sogno. Ero felice del fatto che così tante persone mi considerino importante ai fini di un grande club come il Milan. Se sono qui è anche grazie a te. Leo, tu mi hai sempre spronato a dare il meglio, mi hai aiutato nei momenti di difficoltà, quando credevo che forse davvero il calcio non era la mia strada, mi hai sostenuto durante ogni scelta e sei stata al mio fianco durante ogni infortunio. Sei stata indispensabile, e lo sei tutt'ora amore.

Oggi piove. Le gioccioline sbattono sul vetro della finestra e poi scivolano. Così, mi viene in mente quella volta che al villaggio era brutto tempo. Pioveva e c'era vento forte, quindi niente attività e niente mare. Eravamo tutti in camera di Geri, stavamo giocando a carte, siccome non sapevamo che fare. Avevamo sentito che c'erano dei giochi a gruppi insieme agli animatori, ma nessuno aveva voglia, quindi eravamo rimasti un po' tranquilli in stanza. Poi però tu mi scrivesti.

Leonor
Vieni da me?

Io
Scusa Leo, ma nessuno di noi ha voglia di fare i giochi, siamo stanchi.

Leonor
Ma che hai capito! Intendevo tu in camera mia.. poi se vuoi giocare, per me va bene

Sorrisi e dissi ai ragazzi che sarei tornato la sera, loro mi fecero le solite battutine ed io non ci feci caso. Infilai una felpa e venni da te. Tu apristi la porta e subito mi baciasti, così io ti strinsi forte a me. Ti presi in braccio, facendoti intrecciare la gambe al mio bacino, mentre con il piede chiusi la porta dietro di me. Ricordo che ridesti di quel gesto. Credo che una delle cose più belle di quella vacanza, era quando tu ridevi mentre ci baciavamo. Sentivo il tuo nasino arricciarsi e le mie labbra entrare in contatto con i tuoi denti.

Più tardi, entrambi eravamo distesi sul letto, tu avevi indossato soltanto la mia felpa, mentre io mi ero vestito, senza mettere la maglia però. Il tempo era fresco, ma sopportabile. Tu invece eri freddolosa, quindi ti abbracciai e tu stringesti le tue braccia intorno al mio collo. Mi lasciasti tanti piccoli baci a stampo, finché io non mi bloccai con i denti il labbro inferiore, per poi baciarti piano. Avevi un carattere sopra le righe, ma in quelle circostanze mi sei sembrata una bambina, la mia.

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Ciao ciao ciao
Quindi.. avete presente il detto maggio studente fatti coraggio? Ecco questo è più o meno il motivo per il quale non riesco ad andare avanti con le storie nuove che vorrei pubblicare e nonostante ció la sottoscritta ha deciso di inizierà a scrivere una storia IG su Leonardo Spinazzola.. mi voglio male da sola, sisi
Che ragazza organizzata mamma mia!💪🏼

Detto questo, quell'esemplare di Suso ce la fa a rinnovare o vuole una spintarella? 💃🏻💃🏻💃🏻

Detto questo, quell'esemplare di Suso ce la fa a rinnovare o vuole una spintarella? 💃🏻💃🏻💃🏻

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Flechazo || Suso FernándezМесто, где живут истории. Откройте их для себя