Con te, io mi sento invincibile

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Mika è appena uscito dalla doccia: si tira indietro i capelli umidi, ha il respiro un po' affannato per il vapore dovuto all'acqua calda.
È sera ormai, ma nonostante il tempo trascorso a rilassarsi sotto il getto dell'acqua, non è ancora del tutto tranquillo.
Si guarda allo specchio alcuni istanti e poi si passa le mani sul viso.
Dalla bocca schiusa esce un leggero sospiro di stanchezza.
Chiude gli occhi e contrae i muscoli del braccio, poggiandosi al lavandino e stringendone il bordo.
Delle goccioline dalla nuca colano fino alla mandibola, percorrendone la barba accennata.
Si guarda allo specchio analizzando ogni parte di se: si accarezza il viso, prende un asciugamano e comincia a strofinarlo nei capelli.
Tiene gli occhi chiusi e dopo aver fatto, li scosta indietro. Si slaccia lentamente l'asciugamano che gli ricopre la vita e si allunga sul ripano affianco per prendere i boxer puliti.
C'é forse troppo silenzio in quelle mura chiare, troppo per uno come lui, abituato quasi per natura a richiamare a se della musica, anche solo fischiettando.
Se li infila in totale silenzio e poi senza fretta va a in camera. Si sdraia sopra le lenzuola pulite e porta una mano dietro al capo, a sostenerlo, come se il cuscino non bastasse.

Al piano inferiore, Andy si appresta a preparare qualcosa per cena. Un po' per mancanza di idee, un po' come scusa per vedere a che punto é Mika, va al piano di sopra per chiedergli cosa volesse da mangiare.
Percorre sovrappensiero le scale, poi il corridoio, fino ad arrivare alla porta socchiusa della loro camera.
La spinge lentamente e un po' si sorprende vedendo il ricciolino steso sul letto a guardare il muro davanti a sè, con ancora il petto un po' umido dalla doccia e le gambe slanciate lungo le coperte.
Mika Non si é accorto della sua presenza, cosí Andreas bussa piano alla porta ormai aperta, facendo girare di scatto il riccio verso di se.

"Entra..."

Sussurra, ritornando alla posizione precedente.
Andreas si avvicina cautamente e si sdraia affianco a lui.

"Che vuoi per cena?"

Michael sembra pensarci un attimo guardando le iridi azzurre del biondo.
Un brivido lo pervade e si ritrova a mettersi su un fianco e rannicchiarsi appena.

"Se hai freddo perché non ti copri? Vieni qui"

Prende una coperta ripiegata all'estremità del letto e la pioggia su di lui, ma questo non sembra placare la sua aria malinconica.

"Mi vuoi dire che c'è?"

Chiede istintivamente.
Mika tiene lo sguardo puntato difronte a se, tormentando con le dita della mano il bordo della coperta. Sta cercando di mettere in ordine i troppi pensieri che ha nella testa, magari per dare una risposta decente al biondino, che lo guarda apprensivo ottenendo solo quel silenzio.

"Michael, che è successo?"

Andy si fa più serio, le sue labbra sono rette e il suo sguardo diventa cruce.

"I-io, devo dirti delle cose"

Dice, mordendosi il labbro distrattamente e abbassando lo sguardo.
Cerca la mano del biondo e fa intrecciare le loro dita, forse per tranquillizzare se stesso, forse per non far allarmare Andreas.

"Hai presente Erica? Quella che lavora agli studi di registrazione?"

Il biondo annuisce, aspettando che continui.

"Beh, oggi... Diciamo che c'è stato un problema tra noi"

"Avete litigato?"

"No..."

Prende un bel respiro e chiude gli occhi, stringendo più forte la sua mano chiara, cosa che non tranquillizza affatto il greco.

"Eravamo assieme, in studio. Stavamo parlando tranquillamente e..."

Just like you, there's only oneWhere stories live. Discover now