La scatola- parte 2

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Una volta arrivati in camera, Mika andò verso l'armadio e lo aprì.
Prese la famosa scatola e si sedette sul bordo del letto, mettendosela sulle gambe.
Andy si sedette al suo fianco e attese quasi impaziente che il suo compagno sollevasse il coperchio.
Una volta aperta, il riccio avvistò subito il dildo che avevano usato la volta precedente.
Lo prese in mano e spostò la scatola sul comodino.
Se lo rigirò tra le mani per poi spostare lo sguardo su Andy.
Il biondo si stava mordendo il labbro inferiore, cercando di mantenere il suo autocontrollo.
Mika lo fece sedere meglio sul letto per poi stendersi sulle sue gambe a pancia in giù.
Andy lo guardò muoversi sorpreso, non capendo le intenzioni del riccio.
《Voglio che me lo metti dentro tu...》
Andy, a quelle parole, sentì una piccola scossa di eccitazione indirizzarsi dritta verso la propria intimitá.
Con mani leggermente tremanti abbassò in un colpo solo sia i pantaloni grigi della tuta che i boxer blu che Mika indossava.
Prese dal moro l'oggetto color rosa carne e lo posò affianco a sè, per poi portare una sua mano tra le gambe del riccio e l'altra sulla sua schiena.
Lo accarezzò dolcemente, portando una mano sotto al suo bacino fino alla suo membro giá eccitato, muovendola lentamente.
Dei piccoli sospiri uscirono dalle labbra di Mika che si stava godendo quei tocchi delicati.
Dalla sua erezione, la mano di Andy risalì fino alla sua entrata.
Con la punta dell'indice iniziò a fare dei piccoli movimenti circolari per poi iniziare a infilarlo dentro.
Cercando di essere il più dolce possibile, iniziò a penetrarlo più volte per farlo rilassare. Dopo qualche minuto aggiunse il secondo dito e poi il terzo.
I gemiti di Mika erano aumentati.
《Andy c-credo possa bastare》 gli disse con voce roca.
Il biondo tolse lentamente le dita e prese quindi l'oggetto tanto desiderato.
Lo fece scorrere tra il solco delle natiche del moro, facendolo strusciare dalla sua entrata desiderosa fino a far scontrare la punta di gomma con l'erezione del riccio.
Mika iniziò a muvere il bacino non resistendo più a quella tortura.
《Ti prego Andy, mettimelo...》 quasi lo supplicò.
《Se me lo chiedi così, ti accontento subito》.
Puntò l'oggetto sulla sua entrata e spinse, fino a farlo entrare completamente, centimetro dopo centimetro.
Mika emise un lungo gemito, ormai preso dall'eccitazione.
Andy iniziò a muovere il dildo dentro e fuori, ottenendo in risposta dei mugolii da parte del riccio.
Poi si fermò, tenendo stretto l'oggetto alla base, del tutto inserito dentro a Mika.
Il riccio si lamentò, voleva che continuasse, ma vedendo che il biondo rimaneva fermo, iniziò muovere il bacino avanti e indietro, penetrandosi da solo.
A quella vista il greco si eccitò ancora di più, guardando come il suo compagno si spingesse contro quell'oggetto, preso dall'eccitazione.
Poi ricordò improvvisamente che al piano di sotto la loro cena stava cuocendo nel forno e che se non fossero scesi a minuti, sarebbe andata in fumo.
《Mika, il polpettone! Non possiamo farlo bruciare》
Ma a Mika non poteva fregargliene di meno del polpettone in quel momento!
Vedendo che il riccio non voleva saperne di fermarsi, mollò la presa dal dildo e lo fece alzare dalle sue gambe, alzandogli i boxer e i pantaloni.
《Ma che fai? Ti prego non possiamo fermarci adesso》
《Oh si che possiamo, il mio stomaco ha una gran fame e credo anche il tuo》 gli disse Andy.
《Quindi vorresti che io andassi a cenare con quel coso dentro e un'erezione??》
Andy gli si avvicinò abbracciandolo e gli sussurrò 《Certo che si, sará bello, fidati di me》
Mika rimase molto dubbioso, soprattutto perchè in quel momento l'unico pensiero fisso nella sua mente era poter avere un orgasmo.
Annuì diffidente.
Andy avvicinò le loro labbra per poi baciarlo dolcemente, facendo scendere le sue mani dalla schiena di Mika fino alle sue natiche.
Potè sentire attraverso la stoffa dei vestiti la base del dildo che sporgeva dal suo interno, così iniziò a spingere contro di essa, penetrandolo del tutto.
Mika poggiò la testa contro la spalla del biondo, stringendo forte tra le mani la sua maglia, in preda all'eccitazione.
《Forza, andiamo di sotto》
Mika si staccò controvoglia e provò a fare qualche passo per la stanza.
Era diverso da quando aveva tenuto dentro di sè il pennarello quella volta in Francia: il dildo che aveva dentro era molto più largo e lo faceva sentire pieno.
A piccoli passi raggiunse la scale, ma reduce sempre da quell'esperienza a Parigi, si rifiutò di farle, aveva paura di poter cadere.
Andy lo stava osservando quasi divertito, vederlo muoversi in quel modo poteva sembrare molto esilarante, ma lui sapeva bene il perchè di quei movimenti, il chè bastava per seccargli la gola e farlo stare zitto.
Vedendolo bloccarsi difronte alle scale, intuì i suoi pensieri.
Così raccolse le sue forze e lo sollevò di peso, portando un braccio sotto le sue ginocchia e uno dietro la schiena.
Mika si tenne stretto alle sue spalle, e scalino dopo scalino arrivarono al piano di sotto.
Il greco lo posò a terra, per poi prenderlo per mano e andare verso la cucina.
Una volta lì, il biondo tolse il polpettone dal forno, diffondendo per la stanza un delizioso profumino.
《Dall'aspetto sembra ottimo! Dai, siediti pure mentre io apparecchio la tavola》
Mika annui, essendo a corto di parole.
Il suo cervello era concentrato sull'oggetto che aveva dentro di sè,
camminando era uscito di qualche centimetro.
Il moro spostò la sedia e si chinò piano, sedendosi lentamente.
Prima che fosse seduto, il dildo era giá poggiato sulla base della seduta, così si calò su di esso, penetrandosi del tutto.
Aveva il respiro affannoso, come se avesse corso una maratona.
Andy non si era perso un secondo di quel momento, bloccandosi con ancora i piatti in mano per osservare la scena.
Sapeva che Mika aveva accettato di fare tutto quello solo per lui, così posizionò piatti e posate velocemente, per poi chinarsi sul riccio.
Prese tra le mani il suo viso, per poi baciarlo.
Chiusero entrambi gli occhi, presi com'erano l'uno dalle labbra dell'altro.
Una volta separati, Andy servì la loro cena, iniziando a mangiare come se niente fosse.
Mika invece faceva fatica persino a deglutire; in qualsiasi posizione si mettesse sulla sedia, il dildo rimaneva piantato inesorabilmente dentro di lui, stimolandolo continuamente.
Andy iniziò a parlare del più e del meno, sapendo che Mika stesse ascoltando la metà delle cose che diceva.
Ad un certo punto si accorse che il suo compagno aveva spostato una mano da sopra a sotto il tavolo e potè immaginare solo un possibile posto in cui l'avrebbe potuta posizionare.
Fece finta di niente, finendo il suo polpettone e aspettando che anche Mika finisse il suo.
《Era veramente delizioso! Dovresti farlo più spesso sai?》
《Mh...》
Il biondo non capì se quel mugugnio fosse un segno di risposta alla sua affermazione o se fosse causato dall'eccitazione dell'altro.
Poi però vide che Mika aveva iniziato a muoversi lentamente su e giù, e le sue idee furono chiarissime.
Il riccio infatti era ormai in preda agli ormoni e aveva iniziato a fare dei piccoli movimenti per darsi un minimo di sollievo.
Aveva portato la mano sul suo membro duro per strofinarla sul cavallo dei pantaloni, ma insoddisfatto, prese ad agitarsi quasi impercettibilmente su e giù, muovendosi sul dildo.
Anche Andy non riusciva più a trattenersi, così sparecchiò in fretta e fece alzare Mika.
Lo baciò con passione, spingendolo fino a far scontrare la sua schiena contro il ripiano di marmo della cucina.
Lo sollevò leggermente e lo fece sedere su di esso, per poi posizionarsi tra le sue gambe facendo scontrare i loro membri duri.
《A-Ady ti prego, non resisto più... 》
Il greco iniziò a massaggiare l'erezione di Mika dai pantaloni, sentendola durissima contro la sua mano.
Gli tolse velocemente la maglia, lasciado il suo torace nudo.
Avvicinò il suo viso al petto del riccio e prese a leccare con la punta della lingua uno dei suoi capezzoli, mentre giocava con l'altro stringendolo tra indice e pollice.
Continuò i movimenti della sua mano sulla stoffa dei pantaloni del compagno, probabilmente non avrebbe resistito ancora per molto.
Infatti dopo poco, i gemiti e gli ansiti di Mika divennero più intensi; il moro aveva iniziato a muvere il bacino in sù e in giù lasciando che il dildo lo penetrasse, anche se di poco.
Andy portò la mano all'interno dei pantaloni di Mika, aumentato la velocitá dei suoi movimenti rimandendo sopra la stoffa dei boxer.
《Avanti piccolo, vieni per me》
Bastarono pochi attimi perchè il riccio scoppiasse in un sonoro orgasmo, riversando il suo seme nei boxer.
Aveva il corpo scosso da fremiti di piacere e il respiro affannoso.
Posò la testa sul petto del biondo, quasi sconvolto dall'intensitá con cui era venuto.
Andy non aveva tolto la mano da sopra i suoi boxer, continuando a stimolare il suo membro con dei movimenti leggeri, facendo espandere il suo liquido sulla stoffa delle mutande.
Il dildo era sempre ben piantato dentro di lui e grazie anche alla continua stimolazione di Andy, nonostante fosse appena venuto, aveva ancora il suo membro duro.
《T-Ti prego Andy, ferma-ati》 gli disse, posando la sua mano sul polso del biondo, che ancora si stava muovendo sui suoi boxer.
Andy lo tolse, sentendo le sue dita umide dello sperma del compagno.
Se le portò alla bocca e le leccò, difronte agli occhi di Mika.
Il biondo lo aiutò a scendere la ripiano, dovendo sorreggerlo perchè le sue gambe erano tremanti.
Lo riprese in braccio e andarono in soggiorno.
Andy posò Mika tra i morbidi cuscini del divano, sedendosi poi al suo fianco.
Il riccio aveva infilato una mano nei propri boxer con l'intento di togliere il dildo ma il greco lo fermò.
《Voglio che tu lo tenga dentro, non abbiamo ancora finito》














SALVE ^-^

Ecco qui il seguito, ero impaziente pure io ad aggiornare!
Mi sentivo in colpa u.u
Cooomunque, spero che il capitolo sia di vostro gradimento, sarei felicissima di sapere i vostri pareri!
A presto ;)





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