Volo in ritardo - parte 2

2.3K 44 3
                                    

Fece qualche passo per la stanza, e il pennarello dentro di lui si mosse provocandogli delle scariche di piacere indirizzate direttamente alla sua erezione.
Un tecnico bussò di nuovo al camerino, e una volta aperta la porta gli mise l'apparacchiatura per il microfono.
Si precipitò poi in studio quasi correndo e tutto ciò non fece altro che aumentare la sua eccitazione ad ogni passo.
Una volta entrato in scena, iniziò cantando la sua canzone.
Era solito muoversi, ballare e saltellare durante le sue esibizioni, seppur trattenendosi rispetto ai suoi concerti, ma era più forte di lui.
Il ritmo e la musica lo coinvolgevano e fù impossibile rimanere fermo.
Raccolse tutta la sua volontá per non gemere direttamente sul microfono durante la canzone e una volta finita fu invitato al bancone dalla giornalista.
Tenne un' espressione sorridente, pregando perfino in arabo per sperare che la sua erezione non si notasse.
Appena si mise seduto, però, dovette fingere un colpo di tosse per nascondere un lamento provocato dal piacere.
In quella posizione il pennarello lo penetrò maggiormente, andando a colpire quel punto al suo interno che lo faceva impazzire.
Durante tutta l'intervista dovette farsi ripetere più di una volta qualche domanda che gli era stata posta, distratto da quell' oggetto dentro di lui di cui sentiva molto bene la presenza.
Dopo circa mezz'ora il programma si concluse, e con sollievo Mika salutò il pubblico per poi recarsi nel suo camerino.
Voleva togliere quell' inconveniente prima che fosse troppo tardi, ormai non aveva la certezza di poter sopportare ancora per molto quella continua stimolazione dentro di lui.
Dopo aver tolto il microfono, si fiondò nel suo camerino e poggiandosi alla porta iniziò a strofinare la mano sul suo membro da sopra la stoffa dei pantaloni.
Proprio quando stava per toglierli e sfilare il pennarello, il suo menager bussò sul legno laccato di bianco.
Mika sobbalzò e imprecando mentalmente aprì la porta.
《Andiamo Mika, dobbiamo sbrigarci a uscire. Prevedono un forte temporale tra poco e nessuno di noi vuole trovarsi bloccato nel traffico》
Mika annuì e prese la sua giacca, seguendo l'uomo verso l'uscita.

"Mantieni la calma, resisti Mika" si ripeteva tra sè e sè.

Una volta raggiunta la macchina, il suo manager sedette nel sedile anteriore affianco all'autista, mentre lui si mise nei sedili dietro.
Per la seconda volta utilizzò lo stratagemma della tosse, sarebbe potuto venire da un momento all'altro.

La macchina partì con destinazione il suo appartamento, sfrecciando tra le vie parigine.
Il viaggio sarebbe durato una mezz'oretta.
Mika prese il telefono cercando di distrarsi e vide dei messaggi da Andy.

A- Come sta andando? :))

A- Aspetto curioso tue notizie ;)

Mika quindi sei decise a rispondere.

M- Sono in auto, l'intervista è andata abbastanza bene. Ho il cazzo che sta per scoppiare, non hai idea di quanto ho dovuto trattenermi durante il programma.

La risposta del greco arrivò quasi subito.

A- Ne sono felice ;) Quindi hai ancora il pennarello dentro?

M- si...

Il suo mebro gli faceva male costretto dai boxer e dai pantaloni stretti. Guardò davanti a sè e vide gli altri due uomini impegnati in una conversazione, così decise di fare un azzardo. Come poco prima nel camerino, fece andare la sua mano sul cavallo dei pantaloni facendo una leggera pressione per darsi un minimo di sollievo.
Ad ogni piccolo sobbalzo dell'auto sull'asfalto, Mika si mordeva la guancia per non emettere suoni.
Le vibrazioni del veicolo che sfrecciava sulla strada, le buche e tutti i movimenti inevitabili della macchina amplificavano l'effetto dell'oggetto dentro di lui.

A- Se fossi lì con te ti farei impazzire del tutto toccandoti amore :*

M- Lo sto giá facendo, non resisto più cazzo...

Just like you, there's only oneWhere stories live. Discover now