Vorrei che fossi qui

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Il grande tour mondiale era iniziato ormai da qualche mese e la popstar Libanese si trovava ora in Giappone.
I suoi concerti in Asia erano una parte fondamentale tra le varie tappe, sarebbe rimasto in quelle terre per almeno 2 settimane.
Mika se ne stava sdraiato sul proprio letto a fissare le luci della cittá, che provenivano dalla grande vetrata nella sua stanza.
Erano ormai le 4 del mattino, quella sera aveva avuto un concerto che tutto sommato era andato bene.
Dopo aver finito di cenare con la sua band alle 2 del mattino, si era subito ritirato nella sua stanza, ma nonostante la stanchezza, non riusciva proprio ad addormentarsi.
Un motivo c'era eccome: non vedeva il suo compagno Andy da almeno 3 settimane, da quando aveva fatto le ultime date in Europa prima di partire per l'est.
Si erano sentiti quel pomeriggio al telefono, quando a Londra era appena mattina, eppure Mika non riusciva a pensare ad altro se non a quegli occhi azzurri che tanto amava.
Sbloccò lo schermo del cellulare per vedere l'ora, 4:18.
Fece velocemente due calcoli, a Londra erano solamente le otto di sera, Andy sarebbe stato sicuramente in casa, magari aveva appena finito di cenare.
Si alzò velocemente dal letto, accese la luce e prese il suo portatile poggiato al piccolo tavolino vicino al muro.
Si risedette poi sul letto a gambe incrociate e nel giro di mezzo minuto una chiamata Skype fece portare l'attenzione del biondino a chilometri di distanza sul computer lasciato in soggiorno.
Lasciò da parte il bicchiere che stava sciacquando e si diresse sul divano, mettendosi il portatile sulle gambe.
Appena vide il nome di Mika comparire non esitò a rispondere alla chiamata, trovandosi difronte il viso stanco ma sorridente del suo ricciolino.
Andy sorrise e salutò il suo ragazzo, ma passò poco tempi prima che nel suo volto si dipinse la preoccupazione, pensando alla differenza d'orario.

"Che ore sono lì da te?" Gli chiese infatti.

"Le quattro..."

"È successo qualcosa?"

Michael iniziò a tormentarsi le mani l'una con l'altra, abbassando lo sguardo.

"Mi manchi..."

Il biondo sentì il cuore battere più forte, ma anche un peso al petto che lo fece sospirare tristemente.
Andy mise una mano a contatto con lo schermo del computer, cercando in qualche modo di sentirsi più vicino a lui.

"Mi manchi anche tu"

Disse con sguardo sincero e voce profonda.

Michael non tardò a posare la mano in corrispondenza con quella dell'amato.

"Scusa se ti hi disturbato, ma vorrei che in questo momento fossi qui con me..."

"Non dire sciocchezze, non mi disturbi mai"
Mika sorrise sollevato. Puntò lo sguardo sull'immagine di Andy sullo schermo e subito si sentì un po' meglio.

"Come va a casa? Il lavoro?"

Voleva avere una normale conversazione, come se fossero sul divano di casa loro a raccontarsi a vicenda la giornata trascorsa

"A lavoro è tutto a posto, a casa.."

Esitò pocho secondi prima di rispondere.

"Mi sento vuoto, mi manca la tua voce, i tuoi sorrisi, la melodia del piano.."

Cercò un modo per non far pesare troppo la distanza al compagno.

"Ma forse è meglio così, senza tua parlantina mi concentro meglio con il lavoro."

Quando vide il ricciolino ridere sorrise a sua volta.

"Sei uno stronzo"

"Eppure mi ami" gli disse con una finta aria altezzosa.
Mika lo guardò con ancora il sorriso sulle labbra.

Just like you, there's only oneWhere stories live. Discover now