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STEP CINQUE: SUPERARE LA CENA CON CARLOS.

Indossai un vestito. Non perché ero pronta per una bella cena con amici, ma perché avevo finiti i vestiti e dovevo comprare del detersivo per lavarne un sacco. Ma non c'era abbastanza detersivo nel mondo per lavar via il pensiero dello sguardo da pervertito di Carlos. Il suo nome era abbastanza per farmi soffocare. Ma mancava poco per avere una nuova carta d'identità e poi avrei potuto dare a questa nuova vita tutto quello che avevo.

Inoltre, con Melissa, Calum e Michael lì niente sarebbe potuto andare male. Almeno sarei stata al sicuro. Non avevo idea di come avrebbe reagito Carlos a questo mio 'fidanzato' o alla coppia di accompagnatori, Mel e Michael.

Ma doveva accettarlo, nonostante quello che poteva pensare.

Qualcuno bussò alla mia porta ed io sussultai, finendo di mettere il mascara. Grazie a Dio non mi ero sporcata il viso per lo spavento.

"Andiamo, meraviglia! Faremo tardi!"

Michael. immaginavo che Melissa e Calum l'avessero mandato a prendermi perché probabilmente lui gli aveva detto di essere già stato qui e di conoscere la strada.

"Arrivo!" Urlai, cercando le scarpe- un paio di tacchi neri che avevo comprato per 2 dollari ad un altro negozio dell'usato. Il vestito nero mi arrivava sopra le ginocchia e sapevo già che mi sarei congelata. Ma non avevo comprato nessun tipo di calza adeguata, quindi ero costretta ad uscire senza. Aveva delle maniche lunghe che arrivavano sotto i gomiti. Era uno dei miei vestiti preferiti tra quelli che avevo portato con me dall'Australia.

"Sbrigati!" Più colpi alla porta.

Risi e afferrai le chiavi di casa prima di aprire la porta e trovarmi faccia a faccia con Michael.

Stava bene, con i jeans neri e una maglietta bianca a maniche corte.

"Ti sei lavato bene, Michael." Commentai.

Mi girai e chiusi la porta prima di chiuderla a chiave e rivoltarmi.

"Ti sei lavata bene anche tu, immagino." Rispose, facendo spallucce.

Lo fissai e lui scoppiò a ridere. "Sei mozzafiato, idiota." Rise, girandosi e andando verso le scale.

Io lo seguì, alzando gli occhi al cielo. "Sei affascinante. Sono felice che sia Calum il mio ragazzo."

Lui rise solo di più. "Certo, se ti piacciono le cose noiose e non-da-Michael."

"Scusa, Calum non è noioso." Aprì la bocca con sorpresa, sorridendo mentre camminavamo. "E il fatto che non è come te lo rende molto più interessante."

Lui si girò, camminando all'indietro. "Sono ferito, Mali, davvero."

Io gli feci la linguaccia come una bambina. "Prendi un cerotto, piccolo."

"Mi hai chiamato 'piccolo', mi vuoi." Disse con un ghigno, girandosi di nuovo quando raggiungemmo Pepper Street e il SUV nero.

Alzai gli occhi al cielo e non mi preoccupai di rispondere. Invece salì al posto del passeggero, accanto ad un meraviglioso Calum, che era stato scelto come autista.

"Hey, fidanzata." Disse con un ghigno.

Io ricambiai il sorriso. "Hey, fidanzato."

Indossava un maglione blu e jeans scuri. Super carino con la sua pelle abbronzata e i capelli perfettamente pettinati.

"Sono pronta a rovinare questo appuntamento per Carlos." Disse Mel da dietro.

Mi girai e le sorrisi. "Sono eccitata e terrorizzata per l'espressione che farà."

all mine | ft. michael clifford (traduzione italiana)Where stories live. Discover now