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Quella sera presi un taxi per andare da Olivia, pronta a rilassarmi con i miei nuovo amici. Ero eccitata per il fatto che avrei potuto conoscerle meglio e loro conoscere meglio me. Forse sarebbero riuscite a capirmi meglio di me. Venire a Los Angeles era stato un bene per me ed ero sicura che le cose sarebbero andate solo meglio. Non vedevo l'ora di vedere dove sarei stata tra un mese o giù di lì.

Dopo il disastroso incontro con Carlos, Michael mi aveva lasciato davanti ad un negozio che avevo scelto io ed avevo scelto qualcosa da indossare per un totale di 15 dollari. I negozi dell'usato erano diventati i miei preferiti negli ultimi giorni. Iniziavano a trovarmi senza vestiti che non mi avrebbero fatto sembrare una barbona. Quindi mi infilai il mio nuovo maglione lungo color grigio-oliva sopra delle collant nere e gli stivali. I miei capelli erano sciolti e avevano le loro naturali onde rosa.

Mi sentivo carina. Pulita ora che stavo indossando qualcosa di nuovo.

"Mali, sei qui!" Mi salutò Olivia quando rispose alla porta. "Adesso la festa può ufficialmente iniziare!"

Potevo sentire le risate e le urla dei ragazzi ancora prima di vederli. L'intero gruppo era qui e anche Melissa. Lei mi sorrise e mi abbracciò mentre Olivia mi faceva strada in cucina, dove erano tutti.

L'appartamento di Olivia era moderno, bianco con un pavimento in legno. Era bello e pulito e non si abbinava per niente alla pazza ragazza con i tatuaggi che conoscevo. Ma lo amavo.,

"Hey!" Disse Luke quando entrai.

Sorrisi e li salutai con la mano imbarazzata.

Mancava uno. Michael.

"Spero che ti piacciano i film di paura, Mals." Olivia ridacchiò, aprendo una bottiglia di vino.

Calum e Luke erano seduti su degli sgabelli intorno all'isola della cucina mentre Ashton era vicino Olivia, probabilmente pronto a baciarla in ogni momento.

Io rimasi un po' lontana. Mi sentivo timida anche se non ne avevo ragione. Queste persone mi avevano trattato come se appartenessi a questo gruppo dal primo momento e sapevo che non avevo motivo di sentirmi a disagio.

Ma non ero comunque ancora sicura di non essere un intruso.

Delle braccia si strinsero intorno alla mia vita da dietro e venni sollevata dal pavimento in un istante.

Sussultai e le mie mani afferrarono istintivamente i polsi della persona che mi aveva sollevato.

"Perché sei così lontana da tutti?" Chiese Michael, portandomi avanti fino ad essere vicino ad Olivia. Lei era preoccupata a versare il vino nei bicchieri mentre il resto stava scherzando riguardo qualcosa che non avevo sentito.

Sorrisi, girando la testa per trovare la sua faccia a due centimetri dalla mia. "Stavo ovviamente guardando da un punto di vantaggio."

Questo lo fece ridere. "Punto di vantaggio? E sarebbe?"

"Se succedesse qualcosa di illegale o scoppiasse un incendio, sarei la più vicina alla porta." Risposi con una scrollata di spalle come se fosse una risposta totalmente normale.

"Sei fottutamente strana." Mi disse.

Allora mi resi contro che mi stava ancora stringendo e che le mie mani erano ancora sulle sue braccia. Con una spinta leggera riuscì a liberarmi. Lui mi lasciò andare subito, tirandomi gentilmente i capelli mentre mi superava per raggiungere Calum e Luke.

Adesso potevo studiarlo da lontano. Mi piaceva il suo viso; era simmetrico e i suoi occhi erano verdi, il che contrastava con la sua pelle pallida. Mi piaceva il suo piercing al sopracciglio e quelli alle orecchie. E i suoi capelli; mio Dio, i suoi capelli erano pazzi e un disastro e completamente fantastici. Era piacevole alla vista, non si poteva negarlo. Capivo perché a Melissa piacesse. Anche il suo stile era bello. Questa sera indossava una canotta dei Def Leppard, una giacca di pelle e dei pantaloni neri strappati.

all mine | ft. michael clifford (traduzione italiana)Where stories live. Discover now