three;

417 31 1
                                    

Special POV: MICHAEL CLIFFORD

Il tour era stato divertente. Non solo divertente, ma probabilmente anche un'esperienza che ti cambiava la vita- come sempre. In alcuni modi differenti. Era indescrivibile. Incontrare le fans, esibirsi in live con canzoni per cui avevi lavorato tanto e poter viaggiare per il mondo allo stesso tempo era come vincere alla lotteria. Così tante band fantastiche erano ancora da scoprire; noi saremmo potuti rimanere sconosciuti. Ma per qualche ragione non era successo. Ed ero grato. E scioccato. E felice.

Ma dopo tre mesi di lavoro non-stop- per quanto questo lavoro potesse essere divertente- ero stanco e mi mancava casa. Ero pronto per stare buono per un po' e rilassarmi. Ma prima di poterlo fare, la nostra band, i 5 Seconds of Summer, aveva ancora degli incontri e delle interviste da fare qui a Los Angeles. Questo significava che dovevo rimanere qui per un altro mese prima di poter finalmente tornare a casa mia, l'Australia. Non mi importava. Il tempo sarebbe volato e sarei stato a casa in men che non si dica. Avevamo un sacco di amici a Los Angeles per tenerci occupati: la ragazza di Ashton, Olivia, e l'ultimo amore di Calum, Veronica, erano due di essi.

Ma avrei pensato a lei dopo.

Ero seduto su una sedia di pelle, la mia amica e parrucchiera occasionale, Melissa, era dietro di me. aveva delle forbici in mano e mi stava facendo un taglio veloce. I miei capelli erano cresciuti di più mentre ero in tour e invece che lasciare che se ne occupasse la stylist, avevo aspettato di vedere Mel. Faceva un buon lavoro e mi piaceva parlare con lei. Allo stesso tempo Ashton poteva vedere la sua ragazza, quindi aveva senso.

La guardai lavorare attraverso lo specchio di fronte a me e lasciai che i miei pensieri tornassero alla ragazza che era stata nel salone prima che arrivassimo io e Ash. I capelli rosa erano quello che ricordavo di più- pelle pallida, un po' come Liv, ma più pallida. La sua pelle era bianca come la porcellana. Mi interessava conoscerla.

Peccato che lei non avesse interesse nel conoscere me, l'aveva reso abbastanza chiaro.

"Sei silenzioso." Melissa interruppe i miei pensieri. "Che succede?"

Feci spallucce. "Stanco per il jet lag, affamato, sai, il solito."

Lei sorrise. "Ci siete mancati, non avevamo nessuno con cui andare alle feste."

"Non ho ancora 21 anni, quindi non siamo mai andati ad un party insieme." Ridacchiai.

Ero il secondo ragazzo più grande nella nostra band e avevo ancora solo 20 anni. Li avevo compiuti due mesi fa a novembre e adesso mancavano 10 mesi da aspettare prima di poter far festa propriamente in America senza che fosse illegale. Ashton era l'unico dei 5SOS a poter bere legalmente qui. in Australia era diverso- il limite di età era di 18 anni.

"Cresci più in fretta allora." Si lamentò Mel, mettendo giù le forbici e dandomi dei colpetti sulle spalle. "Fatto."

"Cosa ti devo?" Chiesi, girandomi con la sedia. Ashton e Liv erano seduti li vicino, stretti in una sedia, lei sulle sue gambe, accoccolata a lui come se potesse sparire da un secondo all'altro. Lui sembrava felice e questo andava bene.

"Una cena." Disse Mel, una mano sul suo fianco.

Ashton mi aveva detto spesso che Mel aveva una cotta per me. Io non ne ero mai stato completamente sicuro. Lei aveva 22 anni ed era meravigliosa. Ogni volta che andavamo da qualche parte con lei, gli uomini la guardavano. Trovavo difficile credere che fosse interessata ad un ragazzo di 20 anni. Per quanto potesse essere lusinghiero, non avevo nessun sentimento per lei in quel senso. La vedevo come un fratello vede una sorella. Una sorella sexy. Ma comunque una sorella.

all mine | ft. michael clifford (traduzione italiana)Where stories live. Discover now