Capitolo 11

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La mattina dopo

POV Maria
Mi sveglio e apro gli occhi colpiti dai raggi dorati del sole. Sbadiglio come se non ci fosse un domani, lasciando intravedere anche lo stomaco dalla mia bocca, e mi giro, scoprendo che Giada non é in stanza.
Non dirmi che ancora non si è saziata...
Decido di alzarmi, dopo un'ultimo sbadiglio, e la trovo in cucina, intenta a cucinare uova e salsiccia.
"Buongiorno" saluto ancora assonnata e con i capelli scompigliati.
"Sshh, James dorme." mi avverte Giada a voce bassissima e gesticolando.
"Ah, giusto. Ma sei impazzita? Ti sembra l'orario adatto per cucinare questa roba?" le chiedo disgustata realizzando che dentro la padella stanno friggendo uova e bacon.
"Rilassati, la sto preparando a James. Non devi mangiarla per forza."

Un momento, adesso gli prepara anche la colazione?

"E perché gliela prepari tu?
"Ho perso una scommessa ieri, e come pegno, devo preparargli la colazione" spiega indifferente

"Di che scommessa si tratta?" chiedo inarcando un sopracciglio.
"Non credevo al fatto che lui da piccolo fosse obeso."
"E invece?"
"E invece lo era. E come se lo era..." risponde continuando a girare il cibo nella padella.
La guardo, indecisa se farle quel discorso. Ma poi, pensando che non può portarsi a letto il primo che gli capita, la prendo per il braccio e comincio a tirarla verso la nostra camera, cioè di James.

"Ahi, aspetta almeno che chiuda i fornelli..." si lamenta, e detto questo, Giada gira le manopole, e chiude i fornelli per evitare di bruciare la colazione di quel puttaniere.
Chiudo la porta alle mie spalle, lei va a sedersi sul letto mente io la fisso a braccia conserte.
"E allora, di che volevi parlarmi?" chiede visibilmente seccata.
"Beh, innanzitutto volevo dirti che forse stai bruciando un po' troppo le tappe" inizio guardandola seriamente.
Mi guarda interrogativa, e poi mi chiede: "Non capisco che vuoi dire..."
"Ma insomma, non fare la finta tonta. Vi abbiamo sentiti ieri" le faccio notare portando le mani sui fianchi e scrutandola attentamente.
"Vi abbiamo, chi?" chiede lei.
"Io e Logan"
"Ah, già... Dimmi, cosa avete fatto quando ce ne siamo andati?" chiede con due occhi pieni di malizia che adesso le cavo.
"Noi siamo stati tranquilli a guardare CSI e a parlare, a differenza di voi. Ti ripeto che vi abbiamo sentiti gridare... Vi sembrava proprio il caso?"

POV Giada
"Vi sembrava proprio il caso?"
Cioè, a questa ha dato fastidio il fatto che abbiamo giocato ad un videogioco?
"Scusa ma che c'è di male?" le chiedo ovvia.
Maria mi guarda esterrefatta, come se avessi appena detto che ieri mattina sono stata su un unicorno, percorrendo la città di Atlantide, in compagnia di Puffetta.
"Che c'è di male? Ma, neanche lo conosci..." inizia ad urlare disperata.

Non ci sto capendo più niente, per caso si è svegliata con la luna storta stamattina?

"Scusa, per giocare un po' bisogna conoscersi da una vita?" domando alzandomi dal letto.

Maria cammina avanti e indietro per la stanza, con l'indice e il pollice a toccarsi la parte superiore del naso, scuotendo la testa e continuando a mormorare parole come: "No, non é possibile. Io non ce la faccio. E hai il coraggio di dirlo come se niente fosse..."
"Oh, ma andiamo, che saranno mai due colpi?" chiedo ancora.
Maria mi guarda, quasi spaventata, tanto i suoi occhi sono sbarrati, ed esce dalla camera, agitando le mani in segno di arresa.
"Guarda, lasciamo perdere..." sbuffa andando via.
E lei dovrebbe diventare psicologa?

POV James
Ero immerso nel mondo dei sogni, quando sento il mio amico Logan chiamarmi.
"Buongiorno dormiglione..." mi saluta con entusiasmo.
In tutta risposta grugnisco e giro dall'altro lato, riprendendo da dove mi ero interrotto.
"Eddai amico, svegliati. Sono le 10:30." mi intima Logan sedendosi.
Controvoglia, apro gli occhi, e mi alzo a sedere dal divano su cui ho dormito stanotte.
Guardo verso la cucina e mi accorgo che Giada ha mantenuto i patti. Sorrido, alla vista della mia colazione preferita, che consiste in uova e bacon, e mi dirigo verso il tavolo, pronto a gustare quella delizia.
"Senti, ma chi l'ha cucinato?" chiede Logan fissando interrogativo il pasto.
"Oh, é stata Giada..." affermo sorridendo.
"Ah, a proposito... Ti é andata alla grande ieri sera."
Non capisco a cosa si riferisca, ma annuisco.
"Si, benone..."
"Però, vorrei darti un consiglio. Non così forte, é debole poverina..." suggerisce Logan con una strana luce negli occhi.
Ah, si riferiva all'incontro sul videogioco.
"In effetti l'ho battuta parecchie volte" confesso "Ma non é affatto debole. Il fatto é che non ci aveva mai provato"
"Ah, quindi é stata la sua prima volta?" chiede ancora con quell'aria strana.
"Si, ma non se l'è cavata affatto male..." ammetto.
Logan sorride... Ma che ha da ridere?
"E..." si avvicina a me e parla quasi sottovoce.
"Com'è andata?" chiede cautamente.
"Benone, siamo arrivati al sesto round..."
"Wow, amico, vai forte!" esulta dandomi una pacca sulla spalla.

SHOW ME • James Maslow & Logan HendersonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora