Cap.17

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Non dovevo esultare così presto.
Sospettavo che mi avesse sentito urlare per i coridoi della scuola per andarlo a dire a tutti.
Ero molto tranquilla a lezione ma a quanto pare non dovevo esserlo.

Per quanto già avevo recuperato
La prof sostenendo di non avermi messo un '6' politico mi interrogò nuovamente.
Giornata peggiore non poteva capitarmi.
Mi sentivo male.
La prof mi urlò come al solito suo dicendomi cose che realmente non meritavo.
Offendendomi come persona e facendomi sentire meno di un granello di sabbia.

<<PERCHÉ NON HAI STUDIATO DURANTE LE VACANZE!? PERCHÉ? MI PRENDI IN GIRO? GUARDA CHE NON MI FACCIO PRENDERE IN GIRO DA TE!>> mi urlò contro inferocita.
Di come faceva sembrava che avessi fatto qualcosa di orribile.
Avevo una voglia matta di urlarle contro, sputarle il perché non avessi studiato.
Ma lei chi era realmente per sapere i miei fatti personali, non era assolutamente nessuno per sapere quello che mi era realmente successo.

<<COSA HAI FATTO DURANTE LE VACANZE? NULLA? DIMMELO! COSA HAI FATTO?!>> continuava ad urlarmi.

<<AH NON INIZIARE A PIANGERE! GUARDA CHE NON MI INTENERISCI! FACENDO COSÌ DI CERTO NON MIGLIORERAI LA SITUAZIONE.
CHE RIBREZZO.>> Continuava a urlarmi contro.
Senza un contegno.
Sbilacinadosi dalla sua posizione.
Assumendo un'immagine ai miei occhi tale e quella di un mostro.
Un mostro dell'inferi.
Ma la motivazione valida perché si arrabiava tanto realmente qual'era?

Dovevamo preoccuparci noi come alunni per il nostro futuro, non lei che dopo quell'anno non l'avremmo mai più vista.
Non capivo assolutamente il perché di tutto questa aggressività!

Suonò la campanella.
Mentre scendevo le scale e dopo aver rischiato di far un bel capitombolo e volare fino al cortile per i pensieri che mi frullavano in mente.
Arrivai davanti alla macchinetta.
Appoggiai il capo sul bordo bianco, all'ingresso della piccola stanzetta che ospitava le macchinette e chiusi un attimo gli occhi.

<<Kookie.. >> sentii chiamarmi
Aprii gli occhi lentamente.
<<Luca.. Ciao>> sorrisi sforzandomi.
<<Tutto okay? >> disse mentre prendeva un Kinder bueno che sostenevo ogni volta di non amavo.
Mentre non era vero.

<<Certo tutto okay>> dissi fingendo.
In quel momento avrei voluto solo un abbraccio da parte sua.
Si un abbraccio.. Stranamente.
Essere capita da qualcuno.

Lui chicchierava tranquillamente con i suoi amici.
E io messa li ad osservallo
Non sembrava affatto disturbato della mia presenza, oppure ero semplicemente invisibile per lui?
Si forse ero invisibile.
Un'amica qualunque.
Scomparsi velocemente dalla sua vista.
Di nascosto, tra una parola e l'altra scambiata con i suoi amici.
Tanto chi si sarebbe mai accorto di una tipa come me?
In un momento ci sono mentre nell'altro non piu.
Sono un tipo passeggero.
Entro nella vita delle persone e me ne vado allo stesso modo velocemente.
Per lo meno era quello che mi facevano credere loro.

Ma alla fine che importava.
L'importante che gli altri stavano bene mentre a me chi mi pensava realmente?

Confession Where stories live. Discover now