Cap.5

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Preparai un disegno, uno di quelli che li raffigurava.
Io so che lei amava i miei disegni, in seconda superiore me ne chiedeva sempre, soprattutto che raffigurava lei i suoi fidanzati.
Arma semplice, innocua perché infondo siamo ad un liceo artistico!

<<Erika! Erika scusami.. >> la chiamai mentre scendeva le scale dell'istituto
<<Oh ciao Eli, dimmi>> disse lei.
<<Io soooo che tu sai che egli sa! Che stai con un ragazzo.. Molto carino >> dissi io facendo la finta.

<<C-come lo sai?!>> disse lei sconvolta
<<Lunga storia ahahah poi ti spiego, vediamoci domani in classe da me e ti faccio vedere una cosa che sicuramente tu adorerai!>> dissi io con un tono sicuro.
<<Va bene a domani>> disse lei salutandomi, urlando verso il ragazzo come al suo solito e prenderlo sotto braccio.

Mancava poco.

Lei il giorno dopo mi cercò ed io feci lo stesso, ottimo come io avevo calcolato.

Era lì nella mia classe a vedere il mio album da disegno, le mostrai quello con lui.
Era rimasta stupita, le piaceva moltissimo.
<<Anche a Luca piacerà moltissimo!>> disse lei sfogliando
<<Luca?>> dissi io perplessa.
<<Si il mio ragazzo, oddio non proprio.. Ci sfrequentiamo! >>
<<Ah.. Non sapevo quele fosse il suo nome>> dissi io come se fossi ignara di questo.
<<Poi glieli posso far vedere?>> disse lei sorridente.
<<Certo>> ricambiai il sorriso.
Il mio piano stava funzionando!

I giorni passarono velocemente uno dietro l'altro, compiti, interrogazioni, preparazioni agli esami e stolkeraggio, ad ogni ricreazione io e la mia amica stolkeravamo questo ragazzo quando un giorno..
Era appena suonata la campanella della pausa, vado da lei, non la trovo, ne al cortile, ne al corridoio, chiedo un po' in giro e tutti mi dicono che è in classe.
Mi chiedevo perché tutti mi dicevano la stessa cosa.
Salí in fretta al piano superiore dove era la sua classe.
La vidi, troppa gente.
Odiavo il contatto con così tante persone.
La vidi avvicinarsi a me con un certo sorriso e sguardo, faceva parecchio paura.
<<Gaia! Ti ho cercato ovunque!>> dissi con il fiatone!
<<Eliiii!>> mi prese per il braccio e mi trascinò si fece spazio tra la folla e mi piazzò davanti la porta della sua classe, dinanzi a me una figura alta, ben impostata, lo riconobbi subito, quel viso serio come al suo solito.

<<Piacere Luca>> mi porse la mano, splendendo da un sorriso mai sfoggiato prima d'ora.
I miei occhi si spalancarono.
In mente mi passarono mille cose.
Prima cosa che Gaia me l'avrebbe pagata.
Seconda cosa.. Doveva sorridere per forza?
Già è bello così com'è ma, quel sorriso lo vestí di luce e bellezza.
Le mie guance andarono a fuoco nel giro di qualche secondo.
Il cuore batteva fortissimo
Le farfalle... No farfalle.
Bisonti alcolizzati che correvano come se non ci fosse un domani nel mio stomaco.
<<Pi-pi-piacere E-Elisabetta>> gli diedi la mano balbettando.
Non capivo perché non mi uscisse chiaramente la voce.
Scappai con un gesto veloce, tolsi la mia mano dalla sua, ma fui bloccata da quella folla che mi tenne.. Ecco perché c'era tutta quella gente.

Mi misero ben ferma vicino al termosifone, esattamente accanto a lui, spalla contro spalla, un centimetro massimo due ci divideva.
Io le mani sul viso per calmarmi ma non ci riuscivo.
Una scena che ricordo chiaramente era quella ragazza.
La sua ragazza che gli ballava davanti...
Lo stava conquistando?
Non capivo, mi ricordava solamente quando gli uccelli si accoppiano.
Alcune specie fanno la danza dell'amore lei sembrava esattamente questi 'animali' solo con poca grazia ed eleganza con cui si muoveva, ricordandomi un bisonte con le zecche, a confronto di splendidi uccelli.

Confession Where stories live. Discover now