Ritornai in camera e mi misi subito sotto le coperte aspettando che il sonno prese il sopravvento su di me.

"Ti prego fracassala." Dissi rivolta a Zayn, parlando della sveglia che stava suonando.

Subito dopo quel rumore assordante non ci fu più.

"Che liberazione." Dissi mettendomi a sedere sul letto.

Mi alzai definitivamente ed andai in bagno per farmi una doccia.

Ne uscii poco dopo già vestita.

"Finalmente hai finito. Ma quanto ci metti a prepararti?!" chiese Zayn scioccato.

Io alzai le spalle sorridendo.

Intanto andò lui in bagno e si chiuse dentro per uscirne poco dopo.

In asciugamano.

Arrossii.

"Ehm Zayn, ti devo ricordare che sei in stanza con un femmina?" gli chiesi indicandomi.

"Tanto so che ti piace ciò che vedi." Disse facendo 'ballare' le sopracciglia.

"Che scemo." Dissi scuotendo la testa.

"Mi passi la varsity che c'è sul letto, per favore?"

"Ma quante ne hai? Ti dovrò chiamare varsity-boy d'ora in poi." Dissi sarcasticamente.

Rise.

La presi e gliela passai.

"Tieni."

"Grazie."

"Posso entrare?" chiese Liam dall'altra parte della porta.

"Si." gli risposi.

"Tieni, l'avevi lasciato in sala e ti stava suonando poco fa." Disse porgendomi il mio cellulare.

Mi vibrò in mano e lessi sul display 'mamma'.

"Grazie." Gli risposi mentre accettavo la chiamata.

"Ciao mamma!" dissi aprendomi in un sorriso.

"Ehi bellissima! Come va?"

"Bene grazie. Voi?"

"Noi stiamo bene, non preoccuparti per noi." La risata di mio papà risuonò nel mio cellulare.

Risi.

"Come va con il lavoro?"

"Va bene, tesoro. E tu come va a scuola?"

"Oggi c'è il ballo!" Sentii dire da mio papà in lontananza.

"Si, ma non ci vado. Non ho nessuno con cui andarci." Dissi sospirando.

"Come no? È l'occasione che aspetti da una vita! Vacci lo stesso ti divertirai dai!" disse mia mamma cercando di convincermi.

"Okay, ci penserò." Dissi arrendendomi.

"Ora dobbiamo andare, tesoro. Ci sentiamo presto. Ciao." Dissero salutandomi insieme.

"Ciao." Dissi tristemente chiudendo la chiamata.

Mi ricordai che Liam era ancora lì e nel frattempo era pure uscito Zayn.

"Chi era?" chiese quest'ultimo curioso.

"Fatti gli affari tuoi varsity-boy." Dissi scherzando.

"Varsity-boy?" chiese Liam ridendo.

Ridemmo tutti e tre.

"Comunque ero venuto per chiedervi se eravate pronti." Disse Liam.

"Certo." Rispose Zayn.

"Allora possiamo andare." Appurai uscendo dalla camera con loro al mio seguito.

Le lezioni erano finite e io e Liam stavamo andando dalla prof di canto per provare, visto che ci aveva praticamente obbligati a partecipare al coso di questa sera.

Sì, quella specie di spettacolo.

"Grazie per ieri." Disse ad un tratto Liam fermandosi in mezzo al corridoio.

"Non ce la facevo più a vedervi litigare, quindi o fatto ciò che sentivo di fare." Gli dissi fermandomi anche io.

"Ma tu non dovevi lavorare sta sera?" chiese.

"Lo so che non si dovrebbe fare ma ho sentito la conversazione con i tuoi genitori." Spiegò continuando il discorso.

"Sono stata licenziata, ieri."

"Tu?! Licenziata?! Non ci credo." Disse scuotendo la testa.

Alzai gli occhi al cielo.

"Vai a chiedere conferma a James. Sta sera ho tutta la serata libera e non verrò al ballo perché non so con chi andarci e mi annoierei a morte a stare tra tutte quelle coppiette che si scambiano effusioni amorose mentre ballano su una canzone sdolcinata."

Dopo mi accorsi di quello che avevo detto.

"Scusa, non intendevo che tu e Kate siete una coppia sdolcinata, intendevo che, insomma, le altr-"

Mi tappò la bocca con una mano.

"Ho capito, smettila di straparlare." Disse ridendo sfottendomi.

Io arrossii.

Avevo detto come al solito una delle mie stronzate.

"Poffiamo andafe afeffo?" chiesi cercando di parlare, visto che avevo ancora la sua mano sula mia bocca.

"Sì, andiamo." Disse ridendo.

***

"Finalmente siete arrivati, mancavate solo voi!" disse la prof quando entrammo nella sala dove sta sera si sarebbe svolto il ballo.

Mi bloccai di colpo.

Lei dopo averci detto questo continuò a fare ciò che stava facendo prima.

"Che ti succede?" chiese Liam tornando indietro, visto che era andato avanti.

"P-perché c'è tutta questa gente alle prove? La prof aveva detto che avremmo provato da soli." Dissi cominciando a sudare freddo.

"Calmati Emily, ci vorrà far provare davanti ad un pubblico per vedere come reagiamo. Penso." Chiese confuso pure lui.

"Avanti, andiamo." Mi disse.

Arrivai di fianco a lui, e fatto questo lui intrecciò le sue dita con le mie, stringendo la presa, quasi come a rassicurarmi che sarebbe andato tutto bene.

Io prima fissai le nostre mani e dopo lui.

Si girò a guardarmi, notando che lo stavo fissando.

"Ti dà fastidio?" chiese.

"N-no." Dissi, mentre distoglievo lo sguardo.

Salimmo sul palchetto dove c'era la prof con le nostre mani ancora intrecciate tra di loro.

Convenni di sciogliere la presa o tutti si sarebbero fatti un'idea sbagliata su di noi.

"Come avete visto, oggi proverete davanti ad un pubblico." Disse lei informandoci.

"Prof, le potrei parlare un attimo?" le chiesi sottovoce.

"Certo. Scusateci un minuto."

"Che c'è Emily?" mi chiese gentilmente.

Riflettei un attimo.

Preferivo darmela a gambe e rifiutarmi o per una volta far vedere agli altri che ce la potevo fare?

"No, niente. Possiamo iniziare."

Eh già.

Avevo scelto la seconda opzione.

***

"Sei andata benissimo oggi." Mi disse la prof, facendomi i complimenti.

"Grazie, prof. Ora mi scusi ma dovrei andare." Dissi salutandola cortesemente.

Avevo in mente una canzone da scrivere.

E sta volta in quel testo, non ci sarà più un Emily dolce e fragile.

No, no.

Da qui inizia ilcambiamento.

Teenage Dreams \\ Liam PayneWhere stories live. Discover now