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Per terra c'è un piatto rotto bianco sporco del sangue che cola dal braccio di mia madre. Lei piange e stringe nell'altra mano un coccio tagliente con la punta sporca di rosso.
Tutto succede a rallentatore: corro da lei le tolgo l'arma dalla mano e la butto per terra le strappo la maglietta e le stringo bene il polso mentre Luke chiama la croce rossa.
Arriva in pochi minuti e la sostengo per andare sull'ambulanza e salgo con lei e il mio ragazzo.
Nel tragitto all'ospedale va in svenimento per il troppo sangue perso e mi sale il panico per la paura che possa accadere la stessa cosa che era successa a Thomas anche a mia madre. Mi mangio le pellicine dal nervoso e mi viene fuori un po' di sangue.

La portano in una stanza ma non mi lasciano entrare. Passa mezz'ora e ho sempre più ansia. Cammino avanti e indietro nel corridoio e Luke sembra come se fosse nel suo mondo. Ha lo sguardo nel vuoto, finché finalmente esce un dottore da quella maledetta stanza.

- Sta bene? Quanto è grave? La posso vedere?- sparo le domande a raffica.

- Sì, tutto apposto, per fortuna non era arrivata tanto infondo. Abbiamo fatto i punti e le abbiamo tolto le schegge. Ora sta bene ma sembra ancora sconvolta quindi sia cauta.- dice.

- Va bene.- dico e senza esitare entro seguita dal mio fidanzato nella stanza tutta bianca ad eccezione delle tende.

- Mamma...? Come stai?- chiedo a voce bassa e lei con le lacrime mi invita ad abbracciarla e non me lo faccio ripetere due volte.

- Tesoro... mi dispiace tanto... per tutto quello che causo nella tua vita già stressante... è tutta colpa mia...- sussurra piano tra i miei capelli.

- No, non dire così! È per papà vero?- le chiedo iniziando a piangere, riferendomi al suo polso.

- Si... ero depressa e insicura e dopo aver bevuto fino a vomitare, mi sono fatta questo. E ora sono con una cicatrice d'amore che resterà per sempre impressa sulla mia pelle.- dice sciogliendo l'abbraccio.

- Ma almeno hai noi, che ti staremo sempre vicini, non ti lasceremo mai. Poi dovevo dirti una cosa...- dico guardando Luke.

- Dimmi tutto piccola mia.-

- Io e lui stiamo insieme, siamo fidanzati ormai da un po' ma non ti ho detto niente per non sconvolgerti più di quello che eri già.- dico sperando in una reazione positiva.

- Mi sembra fantastico! Ovvio siete cugini, ma credo che all'amore non si debba mettere limiti. Felicitazioni.- dice finalmente sorridendo.

Passo tutto l'orario di visita con lei e poi io e Luke andiamo a casa, ripuliamo il casino e ci prepariamo la cena.
Sfiniti dalla giornata, andiamo a dormire ovviamente insieme abbracciati.

Quattro giorni dopo...
La mamma è finalmente uscita dall'ospedale e oggi abbiamo deciso, io e Luke, di andare a fare una passeggiata sulla spiaggia e lasciamo Elysa a casa che si riposi.

- Pronta cucciola?- chiede lui.

- Si, andiamo con la macchina o con la moto?- dico mentre infilo il giubbotto dato che fa freddo oggi, siamo in dicembre ormai.

- Macchina, sennò ci congeliamo le chiappe. Ci sono 7 gradi.- risponde prendendo le chiavi e chiudendo la porta dietro di se e io sorrido alla battuta.

Arriviamo dopo una buona mezz'ora e iniziamo a camminare sulla sabbia.
Mano nella mano, il vento freddo che ci arrossa le guance, il mare che fruscia contro la spiaggia, la schiuma bianca tra le onde....
- Amore mi stavi ascoltando?- chiede Luke ridendo.

- No.... che cosa hai detto?- dico mentre le mie guance si tingono di rosso.

- Ho detto che ti amo.- dice stringendo la sua mano nella mia.

- Che dolce! Anche io ti amo! Ma devi promettermi che non mi lascerai mai, per nessuna ragione.- lo faccio giurare.

- Mai! E perché dovrei?- chiede ovvio.

- Non lo so.... in questo periodo come ti ho detto mi sento strana, come se il tuo amore non mi bastasse, in più sono stressata per i miei genitori, mia madre.... Però ti amo. Lo so che la nostra relazione è strana, ma è inevitabile per me.- dico sincera, esplicitando i miei pensieri e lui si ferma e mi abbraccia.

- Grazie perché esisti. Non so cosa farei senza di te!- dice con tanta dolcezza che mi sembra di aver mangiato un cucchiaino di miele. Ci baciamo per un lungo tempo e mentre spero che non finisca mai, sento urlare alle nostre spalle:

- Luke, amore mio!- una voce stridula, mi stacco da lui e guardo la ragazza biondo finto che mi trovo davanti. Io sono un bulldog incazzato e lei il chihuahua che mi ha rubato l'osso.
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Allora, questo è il nuovo capitolo, ma vi devo dire una cosa: vorrei fare i capitoli più corti in modo che non siano troppo noiosi da leggere, come mi ha detto una mia amica anche lei attualmente scrittrice su Wattpad.
Votate e commentate!
Buonanotte,
Alice❤

Jordan on the road (COMPLETATA)Where stories live. Discover now