Capitolo 19

Depuis le début
                                    

"Quello è tuo," disse Harry mentre usciva dalla cabina, le dita che piegavano il colletto della sua camicia bianca ed arricciata. Louis deglutì ed annuì, la gola che si fece più stretta mentre si spingeva fuori dal letto. Harry aggrottò le sopracciglia e guardò il ragazzo nudo camminare verso di lui, gli occhi che si spalancarono quando Louis si lasciò cadere sulle ginocchia, le dita agili aprirono la cinta che teneva i pantaloni di Harry stretti ai fianchi.

"Che stai facendo?" quasi urlò, spingendo via le mani di Louis dal suo corpo, facendo un largo passo indietro. Louis sembrava distrutto mentre i polsi lividi si piegarono sul suo petto.

"Io- Tu non vuoi che io lo mangi?" suonava confuso allo stesso modo in cui Harry lo era.

"Si che voglio! Quello è il tuo cibo," assicurò Harry, voltandosi per afferrare un largo maglione color lavanda dalla stampella su cui era appeso, muovendosi verso Louis per farglielo indossare, aiutandolo a infilare le mani attraverso i buchi corretti.

"Ma tu non vuoi lasciare che io me lo guadagni," Louis sembrò pensarci per un momento, poi si alzò e si diresse verso il letto. Harry non disse nulla mentre Louis si inginocchiava sull'alto materasso, ma si voltò quando il ragazzo si abbassò in avanti, le braccia che si allungarono all'indietro per allargare le sue natiche e mostrare il suo buco. Sembrava stesse molto meglio oggi rispetto al giorno prima, ma Harry non sapeva che diavolo stesse succedendo.

Guadagnarlo.

"Petalo," il capo della gang emise un respiro spezzato mentre si mosse verso il letto, tirando Louis rialzandolo, cosi che fosse seduto correttamente. "Non devi guadagnarti i tuoi pasti. Mangerai ogni volta, sì?" il suo cuore si spezzò quando Louis sembrò insicuro delle sue parole. La domanda che pose fece cadere Harry sulle sue ginocchia, la testa sul materasso di fronte alle ginocchia di Louis, le lacrime che bagnavano le lenzuola grige.

"Non mi stai ingannando?"

"Che cosa ti hanno fatto, Lou?" Harry pianse nel materasso, le dita che si aggrapparono alla coperta vicino alle cosce dell'esile ragazzo. Il vecchio Louis era dentro il corpo spezzato davanti a lui perchè Louis infilò le sue dita tra i capelli di Harry, mani ferme per la prima volta da quando era a casa.

"Nessun inganno?" domandò di nuovo Louis ed Harry scosse la testa.

"No, nessun trucco piccolo," singhiozzò e alzò la testa per vedere Louis sorridere come se Gesù fosse in piedi davanti a lui. Senza un'altra parola Louis prese il piatto e se lo sistemò in grembo, le dita che per prima cosa afferrarono le patatine dorate, infilandone due tra le sue labbra. Vi erano maccheroni, fagiolini verde, ed un petto di pollo grigliato sul piatto. "Tornerò, okay piccolo?" Harry si spinse dal pavimento, afferrando un asciugamano per le mani dal bagno per asciugarsi le guance bagnate.

Louis non rispose, così Harry uscì dalla stanza dirigendosi in una stanza dove vi erano 5 poliziotti. Harry si sedette alla scrivania, gli uomini lo guardarono attentamente.

*****

Louis stava dormendo quando Harry tornò, la stanza scura e il piatto vuoto. Il ragazzo era raggomitolato nel mezzo del letto, le sopracciglia aggrottate. Sembrava non stesse avendo un sogno carino.

Harry si cambiò e si sedette sul divano che era nell'angolo della stanza. Qualcuno bussò alla porta circa un'ora dopo e Harry rispose, gli occhi che si spostarono su Louis quando iris spinse leggermente la porta per entrare e ispezionare il ragazzo.

"Ho bisogno di prendermi cura della sua bocca," era la sua paura più grande, l'infezione poteva stabilirsi troppo a fondo nella gengiva del ragazzo. Harry uscì dalla stanza quando lei svegliò il ragazzo, dovendolo sedare quando Louis iniziò a dare di matto.

Zayn fece visita mentre Louis era andato e pianse quando Harry gli disse le condizioni del suo migliore amico, "Come hanno potuto fare una cosa del genere a qualcuno così puro?" Zayn domandò, piegando la testa in avanti. "Ha provato a guadagnarsi il suo pasto," l'uomo si alzò e lanciò il proprio telefono per la stanza, lo schermo si distrusse quando urtò col duro muro proprio dietro il letto.

"Non so cosa fare," Harry prese un respiro profondo, necessario. Si dirisse verso il letto e prese la asciugamano che aveva usato quella mattina dopo la doccia, tirandolo nel cesto dei panni sporchi. "E dove diamine è Javaad?" domandò Harry, voltandosi verso il gemello. Si fermò quando Zayn scosse la testa, guardando in basso verso il tappeto.

"Lui uh," Zayn scosse la testa e piegandola all'indietro cosi da poter guardare il soffitto, "Si è suicidato questa mattina."

Harry non sapeva cosa dire. L'uomo era stato l'unica ragione per cui egli era stato in grado di parlare così spesso con Louis come aveva fatto, l'unica ragione per cui Louis era stato abbastanza sicuro mentre era lì, ma era anche una delle persone che lo avevano tenuto lì, guardandolo venire stuprato ancora e ancora, dandogli la droga, guardando il corpicino spegnersi.

"Come lo hai scoperto?" domandò Harry e Zayn scoppiò a piangere. L'uomo cadde in ginocchio, il viso aggrottato, un singhiozzo si fece spazio tra i denti stretto e le sue labbra. Si piegò in avanti, le dita salde tra i capelli, tirandoseli mentre piangeva nel tappeto.

"Si è sparato davanti a me," piagnucolò Zayn ed Harry si inginocchiò, tirando l'uomo al suo petto, proprio come faceva quando Louis piangeva. Zayn si permise di sentirsi piccolo mentre veniva stretto saldamente. Il suo gemello si era sparato.

Zayn si ripulì solo quando Iris tornò nella stanza e avvertì Harry che il ragazzo stava tornando. Doveva parlargli del processo di guarigione dei due interventi, così Zayn se ne andò a testa bassa.

"Niente cibo o bevande per almeno sei ore, cosa che non dovrebbe essere un problema perchè è veramente assonnato per l'astinenza" si interruppe, poi ci pensò per un istante, "parlando della quale, potrebbe iniziare a vedere e sentire delle cose. Questi sono due sintomi veramente comuni della astinenza da Crack," informò. Mostrò ad Harry come impilare i cuscini per assicurarsi che la testa di Louis fosse alzata mentre dormiva.

"Quanto durerà?" domandò Harry mentre Louis veniva portato nella stanza su una sedia a rotelle.

"Una settimana al massimo," rispose Iris mentre aiutava Harry a mettere il fragile ragazzo a letto. Non appena fu comodo, Louis stava dormendo.

"Le allucinazioni?" domandò Harry e lei rispose con lo stesso lasso di tempo.

"Devi stare attento con lui, Harry, Potrebbe sentirsi meglio fra qualche giorno, ma è normale, avrà alti e bassi. Giorni buoni e giorni cattivi. Tra una settimana più o meno, starà benissimo, poi inizierà ad avere di nuovo sintomi da astinenza, diversi, ansia, stress per nulla, paranoia. Sono questi i sintomi che di solito portano i tossicodipendenti a ricadere nelle droghe, perchè sono abituati ad essere drogati quando le loro emozioni diventano troppo forti," avvertì, voltandosi per controllare la pressione sanguigna di Louis una altra volta prima di andarsene.

Harry guardò in basso verso il piccolo ragazzo e sospirò, cadendo nuovamente sul divano. "Immagino che abbiamo una lunga strada davanti a noi, si?"

Season Change {Larry Mpreg}- (Italian Translation)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant