Capitolo 17

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Tiffany era ad un passo dalla propria aula, quando si accorse di non avere in cartella il suo quaderno degli appunti.

"Dannazione!" imprecò, controllando meglio tra gli altri libri.

Chiuse gli occhi, cercando di ricordare dove fosse andato a finire il suo quadernino e all'ultimo, un piccolo flashback attraversò la sua mente.

Era sicura di aver buttato il proprio quaderno nello zainetto di Wyatt, nella fretta di uscire da lezione, un paio di giorni prima.

Per cui di corsa, ritornò indietro, sperando di trovare il suo migliore amico, nell'esatto punto in cui l'aveva lasciato.

Quando arrivò negli spogliatoi maschili, pensò di dover dire addio ad un polmone per quanto aveva corso.

Tentando di riprendere fiato, si guardò attorno, alla ricerca di Wyatt ma non lo trovò da nessuna parte e di urlare il suo nome come una matta, non le sembrava affatto il caso.

Sbuffò e tirò fuori il telefono, componendo il suo numero e lo portò all'orecchio, attendendo di sentire i vari squilli.

Ma ciò che stranamente iniziò a sentire, fu proprio la suoneria del telefono di Wyatt poco più lontano da dove era.

Ne seguì il suono, finché divenne più nitido e proveniente da uno sgabuzzino.

Si accigliò lievemente, interrompendo la chiamata e per un attimo le balenò in testa l'idea che potesse essere in compagnia di Ardian ma aveva seriamente bisogno di quel quaderno degli appunti ed era già in ritardo per la lezione.

"Wyatt, tesoro puoi uscire un secondo?" chiese in tono abbastanza alto.

Aspettò una risposta che non arrivò e alzò gli occhi al cielo, facendo di testa sua e andando ad aprire la porta dello sgabuzzino.

Si aspettava di vedere due giovani ragazzi che amoreggiavano e invece si trovò catapultata dentro una scena dell'orrore, di cui il protagonista era proprio il suo piccolo Wyatt.

"Wyatt, o mio Dio, Wyatt! Amore, mi senti?" disse in pieno shock, sentendo le lacrime offuscarle la vista, si accasciò per terra, in un bagno di sangue e allungò una mano verso il collo magro del suo migliore amico.

Un brivido di terrore la scosse mentre testava alla cieca, cercando di sentire il dannato battito cardiaco.

Non poteva essere vero, come avevano potuto far del male a lui, chi era il mostro che lo aveva aggredito e abbandonato in mezzo al suo sangue, privo di sensi?

Anche se molto debole, lo sentì chiaramente, sentì il suo cuore pompare sangue e ciò la fece tranquillizzare giusto un attimo sufficiente per acquisire un po' di lucidità e chiamare aiuto.

Uscì di corsa dallo sgabuzzino e andò a bussare alla porta degli spogliatoi, strillando come una pazza.

"Aiuto! Aprite cazzo, dovete aiutarmi!" urlò, sbattendo i palmi contro la porta di plastica che si spalancò poco dopo, facendole incrociare gli occhi verdi di Ardian.

"Ardian! Hanno picchiato a sangue Wyatt, è nello sgabuzzino svenuto. Ho chiamato l'ambulanza ma non ce la faccio.."

Ardian si pietrificò il tempo di un secondo nel sentire quella notizia e il secondo dopo, non lasciò neanche finire di parlare Tiffany che si era già piombato nello sgabuzzino.

Accese la luce e quando vide tutto il sangue nel quale giaceva Wyatt, sentì un dolore al petto che non aveva mai provato.

Si abbassò verso di lui e afferrò tra le braccia il suo piccolo corpo, sentendolo freddo.

Six LettersWhere stories live. Discover now