Capitolo 6

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Wyatt fissò la tazza di the che aveva tra le mani e sussultò dallo spavento nel sentire la sedia davanti a sé, venire malamente trascinata a terra e la sua migliore amica Tiffany buttarsi di peso su di essa con la benché minima grazia.

"Chili e chili di correttore per nascondere le occhiaie!" sbottò, sotto lo sguardo colpevole di Wyatt che le rivolse un sorrisino di gratitudine.

Aveva passato la notte in bianco e non riuscendo a dormire dopo ciò che era successo con Ardian, aveva chiamato Tiffany all'una di notte, tenendola al telefono la bellezza di tre ore.

La ragazza dai lunghi capelli rosso scuro, cercò con lo sguardo un cameriere che la potesse servire ma a pazienza persa, come suo solito finì per urlare, attirando l'attenzione di tutti.

"Ehi cameriere, entro mezzo minuto voglio un triplo caffè grazie!"

Il castano sprofondò nella sedia in pieno imbarazzo, non era facile sfuggire dalle figure in cui costantemente veniva messo in mezzo.

Tiffany era esuberante, menefreghista del pensiero altrui e piena di ideali tutti suoi. Era proprio questa parte del suo carattere che Wyatt amava, amici sin dal liceo, in lei aveva trovato non solo un'amica splendida ma anche una famiglia sempre pronta ad ascoltarlo e sostenerlo.

Due personalità agli antipodi ma che in qualche modo completavano uno, le mancanze dell'altro.

Non appena il caffè le fu servito, Tiffany non perse tempo a fiondarsi sul bordo della tazza, gustandosi il liquido amaro come se fosse il nettare degli Dei.

"Okay, sono sveglia" annunciò, sbattendo la tazza sul tavolino, facendo trasalire Wyatt il quale si preparò psicologicamente al discorso che stava per nascere.

"Intendi dirglielo?" domandò, puntando gli occhi verdi a quelli scuri dell'amico che non poté fare a meno di ricordare un altro paio di occhi verdi.

Si riscosse dai pensieri per annuire alla domanda della rossa.
"Se ci riprova di nuovo ed io voglio farlo con lui, comunque ad un certo punto lo saprebbe per cui devo dirlo"

L'idea lo vergognava come poche cose in vita sua, aveva paura di una reazione negativa o un rifiuto.

Ma non aveva scelta, già la sera prima ci erano andati molto vicini e l'inevitabile era dietro l'angolo.

"Effettivamente hai ragione. Allora, quando rivedrai il tuo principe azzurro?" chiese Tiffany con una punta di malizia.

Wyatt si strinse nelle spalle, non avendo realizzato fino a quel momento, il fatto che avrebbe rivisto Ardian solo la settimana prossima, per la lezione.

Fece per rispondere ma l'amica lo precedette, fissando qualcosa alle sue spalle.

"Il destino ha risposto per te" sussurrò, mandando in confusione Wyatt.

"Cosa?" domandò, trasalendo subito dopo nel sentire una calda voce appartenente all'oggetto dei suoi desideri.

"Ciao dolcezza"

Wyatt voltò il viso verso la sua direzione con una lentezza disarmante, incrociando così gli occhi vispi e maliziosi del biondo che accompagnavano un sorriso splendente e un leggero strato di barba chiara.

Rimase a fissarlo a labbra schiuse per diversi secondi finché Tiffany si schiarì la voce, facendolo uscire dallo stato di trance.

"Oh, ehm.. Ardian ti presento Tiffany la mia migliore amica" annunciò, indicando la rossa che sfoderò il suo miglior sorriso.

"Finalmente ci conosciamo, ho davvero sentito tanto parlare di te" accentuò la parola 'tanto' giusto per rendere chiaro che non aveva altri argomenti di discussione con l'amico, oltre che lui.

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