Capitolo 7

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Alexis varcò la soglia dell'enorme portone in legno pregiato della villa di famiglia.

Era rimasto sorpreso dal messaggio del padre che lo invitava a pranzo a casa.

Solitamente, non aveva tempo se non per un incontro veloce in cui parlavano del più e del meno, invece stavolta aveva la sensazione che il genitore volesse parlargli di qualcosa di serio.

Un inconfondibile ticchettio di tacchi alti riecheggiò per l'entrata e Sabrina fece la sua apparizione, illuminandosi di un radioso sorriso non appena i suoi occhi color caramello si posarono in quelli del figlio, di ugual colore.

Alexis sorrise di rimando, correndo ad abbracciarla. Lui come Adriel e Ardian, era molto legato alla propria famiglia anche se non lo davano molto a vedere.

Nonostante l'inquietante follia delle loro tre mamme, le amavano più di ogni altra cosa perché loro per prime dimostravano un amore smisurato per i loro figli.

"Come stai mamma?" domandò, staccandosi dalla stretta per poterla guardare in viso.

A Sabrina, ci vollero giusto pochi secondi per capire che Alexis fosse irrequieto e lei d'altronde, non aveva dubbi riguardo al motivo.

"Sto bene, tesoro. Andiamo che tuo padre ci aspetta" si affrettò a dire, prendendolo sotto braccio e lo trascinò verso la sala da pranzo.

Connor era rivolto verso la finestra che dava al giardino, si sentiva combattuto sul dare un tale dispiacere a suo figlio.

Nonostante Alexis fosse fisicamente uguale a sua moglie, il carattere lo aveva ereditato proprio da lui e per questo, poteva benissimo immaginare cosa provasse.

Ma era anche vero che aveva il dovere di proteggerlo così come aveva promesso a Sabrina.

"Papà!"

Connor si voltò di scatto nel sentire la voce di Alexis e si aprì in un sorriso, spalancando le braccia nelle quali lo accolse.

Alexis in quel momento accantonò tutte le brutte emozioni che stava provando, sentendosi solo fortunato.

Fortunato di avere una famiglia che lo amava tanto, due migliori amici che erano due fratelli e due famiglie acquisite che lo adoravano.

Presero posto a tavola e il lungo pranzo ebbe inizio. I tre parlarono di tutto e niente, volendo donare ad Alexis un po' di serenità prima di affrontare l'argomento scottante.

Sabrina lanciò uno sguardo d'intesa a Connor che annuì e schiarì la voce, ottenendo l'attenzione del figlio.

"Come vanno i preparativi? Tu e Carter sarete indaffarati immagino" disse in tono casuale.

Alexis sospirò appena e si strinse nelle spalle, puntando lo sguardo al suo piatto.

"Tutto bene" si sforzò di rispondere.

"Sei sicuro tesoro? Mi sembri turbato" insistette Sabrina.

Alexis alzò lo sguardo, alternandolo tra i suoi genitori e decise di confidarsi anche con loro.

"Carter è fuori città, da sua sorella. Non mi ha detto nulla di questa partenza, l'ho scoperto trovando il suo appartamento vuoto e mi ha spiegato che si sentiva stressato a causa dei preparativi" spiegò, sospirando nuovamente.

Aveva ancora paura che Carter potesse ripensarci, che non lo volesse più o che peggio ancora, non lo amasse più.

Il suo fidanzato, gli mancava come l'aria e tutta quella situazione di non sapere cosa gli passasse per la testa, lo stava facendo impazzire.

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